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Threads, la nuova piattaforma di Meta: che cos’è e quali sono le differenze con Twitter?

La competizione all’interno del settore dei Social Network diventa sempre più agguerrita. Il 6 luglio, infatti, il CEO di META Mark Zuckerberg ha lanciato Threads, una nuova piattaforma che ha tutte le carte in regola per fare la guerra a Twitter, il social che da qualche mese è di proprietà di Elon Musk. Quest ultimo, tra l’altro, non sembra aver preso particolarmente bene l’uscita di questo nuovo social, soprattutto perchè è evidente che il proprietario di Instagram e Whatsapp si sia deliberatamente “ispirato” a Twitter.

Perciò in questo articolo toccheremo i seguenti argomenti:

Che cos’è Threads?

Come accennato nell’introduzione, Threads è l’innovativo servizio di social media sviluppato dalla rinomata azienda tecnologica Meta. Questa piattaforma offre un’esperienza coinvolgente di microblogging, simile a Twitter, consentendo agli utenti di condividere una varietà di contenuti intriganti, tra cui testi, immagini e video, di interagire con la community in modo facile e divertente tramite le funzioni like, commento e ri-condivisione.

In una sola settimana Threads ha già raggiunto più di 150 milioni di utenti superando di gran lunga il record di PokemonGo nel 2016. L’enorme successo di questa piattaforma, oltre ad essere dovuto alla grande risonanza mediatica che ha avuto a causa delle controversie con Twitter, è da riscontrarsi nella facilità di accesso e di utilizzo.

Come funziona Threads?

Per utilizzare Threads non bisogna fare altro che scaricare l’app e collegare il proprio profilo Instagram (continua a leggere per scoprire perchè questo non è un proprio un Pro). In questo modo sarà possibile iniziare a seguire automaticamente tutti i tuoi “Seguiti” che hanno un’account Threads e possedere un profilo già strutturato con immagine e Bio senza dover ricominciare tutto da capo.

La User Interface e la User Experience di Threads sono molto semplici e intuitive. In basso sono presenti 5 schede principali:

  1. L’icona della casa ti porterà al tuo feed di notizie personalizzato;
  2. L’icona della lente d’ingrandimento ti permetterà di cercare e seguire nuovi utenti inserendo il loro nome utente;
  3. L’icona della carta e della penna ti consentirà di scrivere nuovi post per condividere le tue idee con la community;
  4. L’icona a forma di cuore mostrerà l’attività del tuo account, inclusi i nuovi follower, le risposte ai tuoi post e le menzioni;
  5. L’icona del profilo ti porterà alla tua area personale dove potrai visualizzare la tua attività e le impostazioni.

All’interno di Threads è possibile pubblicare post di 500 caratteri, massimo 10 immagini e video di una lunghezza inferiore ai 5 minuti.

Quando arriverà Threads in Italia?

Come spesso accade, i Paesi europei dovranno aspettare ancora un po’ prima di poter usufruire della nuova piattaforma di Zuckerberg. Il CEO di META, infatti, ha lanciato l’app in 99 paesi, tra cui USA, Canada, Regno Unito e Giappone ma non in Europa a causa di problematiche legate al rispetto del GDPR la regolamentazione europea sull’uso dei dati personali degli utenti di internet.

Purtroppo, non è ancora noto quando Threads verrà rilasciato in Italia e in Europa.

Quali sono le differenze tra Threads e Twitter?

Come accennato in precedenza, Threads è molto simile a Twitter: tant’è vero che Musk ha lasciato intendere che potrebbe portare Zuckerberg davanti ad un giudice, commentando in questo modo sotto un Tweet:

Ma vediamo nello specifico quali sono le differenze principali tra Threads e Twitter:

  1. Threads richiede un account Instagram, e non sarebbe un problema se non per il fatto che per eliminare l’account Threads si è obbligati a eliminare anche l’account Instagram. Si tratta di una furbata da parte di Zuckerberg o di un semplice errore di programmazione? Ai posteri l’ardua sentenza.
  2. Threads non è ancora disponibile su Desktop, bensì solo su App. Twitter, invece, è utilizzabile sia da pc che da smarphone.
  3. Threads non possiede la funzione Direct Message (DM), al contrario di Twitter su cui è possibile instaurare conversazioni private tra utenti.
  4. Threads non supporta le GIFs, mentre Twitter sì. La mancanza di questa funzione ha portato gli utenti e gli esperti a giudicare come frettolosa la scelta di Zuckerberg di lanciare un’app senza aver pensato veramente a tutto.
  5. Threads permette di pubblicare post di massimo 500 caratteri, mentre gli abbonati a TwitterBlue possono arrivare fino a 25.000.
  6. Threads, sicuramente ancora per poco, è priva di pubblicità al contrario di Twitter che permette di sponsorizzare post e video in maniera molto semplice.
  7. Twitter ha la funzione Tendenze, uno dei suoi cavalli di battaglia e che Threads sembra aver omesso all’interno della piattaforma.

In conclusione, si tratta di una tematica molto avvincente e che nei prossimi mesi regalerà sicuramente molti spunti di riflessione per tutti gli appassionati del mondo dei Social e del Digital Marketing.

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