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Pubblicità su TikTok: i vantaggi del Social Media del momento.

È sotto gli occhi di tutti come negli ultimi anni il Social Media percentualmente più in crescita sia senza dubbio TikTok, che ad agosto è diventata l’app social più scaricata al mondo con 63 milioni di installazioni in un mese superando colossi come Instagram e Facebook.

Tik Tok è il fenomeno del momento che, conquistando letteralmente la Generazione Z, ha rivoluzionato il concetto di video content marketing: nata come applicazione per registrare, editare e condividere brevi video amatoriali, combina il formato video con la possibilità di produrre user generated content aumentando il coinvolgimento degli utenti.

È notizia di qualche giorno fa la scelta da parte di TikTok di estendere la durata massima dei video da 3 a 10 minuti, con l’intento di permettere alle persone di esprimere senza freni di alcun tipo tutto il loro potenziale creativo. L’effetto che il brand si auspica di innescare con questa decisione strategica è anche quello di migliorare la propria posizione competitiva rispetto a YouTube, rivolgendosi a un pubblico più ampio e aumentando il tempo di coinvolgimento complessivo all’interno dell’app.

Di pari passo alla crescita della piattaforma, anche la pubblicità su Tik Tok sta crescendo alla stessa velocità: ogni giorno, infatti, aumenta sempre più esponenzialmente la mole di inserzionisti che decidono di sponsorizzare i propri annunci su questo social media. Un dato che non lascia affatto sorpresi, se si considera che nella piattaforma sono attivi all’incirca 800 milioni di utenti ogni mese.

Fare pubblicità su TikTok: tutti i vantaggi.

I dati relativi al trend di TikTok parlano chiaro e diventa perciò quasi scontato che siano sempre di più le aziende che decidono di inserire delle campagne pensate appositamente per TikTok all’interno della propria strategia di Social Media Communication

Viene spontaneo chiedersi, a questo punto, se fare pubblicità su TikTok sia davvero conveniente per le aziende: purchè il brand, il prodotto o il servizio sponsorizzati siano in linea con il target che popola questa piattaforma, la risposta è decisamente sì. TikTok è un canale eccellente per fare pubblicità dal momento che non è ancora saturo e offre un miglior rapporto qualità-prezzo: sebbene i prezzi relativi agli Ads risultino superiori a quelli di altri social come Facebook e Instagram, in quanto contrariamente a questi ultimi il budget minimo spendibile su TikTok è di 20$ al giorno, l’efficacia media della pubblicità è superiore. La formula magica del suo successo risiede nell’immediatezza dei contenuti, motivo per cui uno dei vantaggi più importanti insito nel comunicare su questo canale è costituito dalla maggiore facilità di generare engagement nel target rispetto ai Social Media tradizionali.

Un altro dato interessante, infine, riguarda l’età media della “popolazione” che abita questa piattaforma: sebbene la maggioranza abbia meno di 30 anni, l’età media si sta alzando e questo significa che in prospettiva questo canale potrà essere utilizzato per proporre sponsorizzazioni dirette ad ogni fascia di età.

TikTok Ads: i diversi formati per fare pubblicità su TikTok.

Dopo aver chiarito i vantaggi che dovrebbero spingere le aziende a prendere in considerazione l’idea di fare pubblicità su TikTok per integrare la propria strategia di Social Media Communication, è arrivato il momento di passare in rassegna i diversi formati pubblicitari offerti dalla piattaforma. 

Il primo formato da menzionare riguarda i cosiddetti “in-feed native video”, brevi video che vengono visualizzati nella sezione “Per Te” dell’app e che consentono di inserire un link per condurre l’utente in una landing page esterna. Nella sezione “Per Te” gli utenti trovano una selezione di video coerenti con i propri interessi, proposti da un “motore di suggerimento” che individua i contenuti che hanno maggior probabilità di rientrare tra gli interessi di ciascun utente.

Il secondo formato attraverso cui è possibile veicolare una sponsorizzazione è il “Brand takeover”: consistente in un annuncio pubblicitario inserito nel flusso di video di TikTok, con possibilità di inserire un link connesso a una landing page esterna, questo formato pubblicitario ha la peculiarità di essere concesso ad un solo brand al giorno. 

Una novità in termini di formati è costituita poi dalle “challenge”, delle vere e proprie sfide che le aziende possono lanciare e monitorare attraverso uno specifico hashtag: questo formato si dimostra molto coinvolgente, invogliando gli utenti a generare contenuti con l’effetto positivo per l’azienda di generare Brand Awareness. 

Infine, così come avviene anche su Instagram, vi è la possibilità di realizzare “maschere personalizzate” che gli utenti possono utilizzare nella produzione dei propri contenuti.Sei venuto a conoscenza delle straordinarie possibilità offerte dal Social Media del momento e stai pensando di affidarti a un’agenzia per sponsorizzare la tua azienda e i tuoi prodotti o servizi su TikTok? Sei nel posto giusto: visita il nostro sito e contattaci!

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Quali sono i Social Network più usati al mondo?

Dopo aver visto e analizzato nel dettaglio Quali sono i Social Network più usati in Italia, oggi allarghiamo la lente di ingrandimento e approfondiamo il tema relativo a Quali sono i Social Network più usati al mondo. Come nello scorso articolo, viene in nostro aiuto il Report “Digital 2023” di WeAreSocial che fornisce risposte Data-Driven a molto domande interessanti sul rapporto che noi esseri umani abbiamo con la tecnologia e, in questo caso specifico, con i Social Network.

In questo articolo scopriremo:

Quante persone usano Internet e i Social Media al mondo?

Stando ai dati estrapolati dal Report (che fanno riferimento al 2022) la popolazione mondiale si attesta intorno agli 8 miliardi. Di questi, 5.16 miliardi di individui sono utenti attivi di Internet (64,4% della popolazione) e ben 4.76 miliardi sono utenti attivi dei Social Media (59,4% della popolazione). Molto interessante anche il dato relativo alla variazione rispetto al 2021: gli utenti di Internet sono 98 milioni in più (+1,9%) mentre gli utenti dei Social Network sono aumentati di 137 milioni (+3%).

Dopo aver visto quante persone usano Internet e i Social, capiamo ora quali sono i device più utilizzati dagli utenti di internet lungo tutto il nostro pianeta:

  • il 96.2% degli utenti di Internet possiede un qualsiasi tipo di telefono cellulare;
  • il 95.9% possiede uno smartphone;
  • il 58% è possessore di un Pc o di un Computer fisso;
  • il 33.7% di chi ha una connessione internet utilizza un Tablet;
  • il 29.9% ha uno Smart Watch o una Smart Wristband.

Per fare un confronto Italia-Mondo risulta interessante vedere come nel nostro Paese i dati relativi ai device tecnologici fossero tutti in aumento rispetto al 2021 mentre quando guardiamo i dati globali vediamo che:

  • Gli smartphone sono diminuiti dello 0.3%;
  • I Computer sono diminuiti dell’8.1%;
  • I Tablet hanno registrato un -3.2%;

Quanto tempo passano le persone sui diversi Social Media?

Per avere una panoramica globale del rapporto tra persone e Internet, ma soprattutto tra persone e Social Media, è utile affrontare il tema del tempo di utilizzo delle diverse tipologie di media. Vediamo i dati nello specifico:

  • Internet, 6 ore e 37 minuti al giorno;
  • Televisione, 3 ore e 23 minuti al giorno;
  • Social Media, 2 ore e 31 minuti al giorno;
  • Giornali (Online e Offline), 2 ore e 10 minuti al giorno;
  • Streaming musicale, 1 ora e 38 minuti al giorno;
  • Radio, 59 minuti al giorno;
  • Podcast, 1 ora e 2 minuti al giorno;
  • Videogiochi, 1 ora e 14 minuti al giorno.

Inoltre, il Report mostra un altro dato su cui vale la pena soffermarsi ovvero quello delle motivazioni principali dell’utilizzo di Internet nel mondo. Al primo posto abbiamo trovare informazioni con il 57.8%; al secondo restare in contatto con amici e familiari con il 53.7%, mentre al terzo posto troviamo restare aggiornato su notizie ed eventi con il 49.7%.

Quali sono i Social Network più usati al mondo?

Eccoci arrivati alla domanda a cui tutti vogliono una risposta: Quali sono i Social Network più usati al mondo? Per rispondere dobbiamo basarci ancora una volta sui dati di WeAreSocial, che ha stilato una classifica delle piattaforme più utilizzate nel mondo. Vediamola assieme:

  1. Facebook, con 2 miliardi e 958 milioni di utenti attivi ogni mese;
  2. Youtube, con 2 miliardi e 514 milioni di utenti attivi ogni mese;
  3. Whatsapp, con 2 miliardi di utenti attivi ogni mese;
  4. Instagram, con 2 miliardi di utenti attivi ogni mese;
  5. WeChat, con 1 miliardo e 309 milioni di utenti attivi ogni mese;
  6. TikTok, con 1 miliardo e 51 milioni di utenti attivi ogni mese;
  7. Facebook Messenger, con 931 milioni di utenti attivi ogni mese;
  8. Douyin, con 715 milioni di utenti attivi ogni mese;
  9. Telegram, con 700 milioni di utenti attivi ogni mese;
  10. Snapchat, con 635 milioni di utenti attivi ogni mese.

Invece, le motivazioni principali legate all’utilizzo dei Social sono le seguenti: rimanere in contatto con amici e parenti (47.1%), riempire i tempi morti (36.2%), scoprire storie nuove (34.2%) e trovare contenuti (30.3%).

Quali sono i servizi di streaming musicale più usati al mondo?

Passando ora alle piattaforme di streaming, questa è la classifica delle più utilizzate al mondo:

  1. Spotify: Con oltre 44,5 milioni di utenti paganti, Spotify è il leader indiscusso nel settore dello streaming musicale. Offre un’ampia libreria musicale, playlist personalizzate e una vasta gamma di contenuti audio, dai brani ai podcast.
  2. Apple Music: Con oltre 32,6 milioni di abbonati, Apple Music si posiziona al secondo posto. Questo servizio offre un vasto catalogo musicale, integrazione con dispositivi Apple e la possibilità di ascoltare musica offline.
  3. Amazon Music: Amazon Music vanta oltre 29 milioni di abbonati. Offre diverse opzioni, tra cui Amazon Music Unlimited e Amazon Prime Music, con una vasta selezione di brani, playlist e podcast.
  4. Deezer: Deezer conta oltre 9,4 milioni di utenti attivi e si distingue per le playlist curate dagli esperti e la personalizzazione dell’esperienza musicale. Offre anche una versione gratuita con pubblicità.
  5. YouTube Music: Con più di 8,5 milioni di utenti paganti, YouTube Music è la scelta di chi ama anche i video musicali. Offre un vasto catalogo musicale e la possibilità di ascoltare brani e video senza interruzioni pubblicitarie.

In conclusione, speriamo che questo articolo ti sia stato utile! Internet e i Social Media sono la nostra passione (oltre che il nostro lavoro) e perciò se hai bisogno di una consulenza o di servizio nel mondo del digital, sai già chi contattare!

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Quali sono i Social Network più usati in Italia?

Tutti lo sappiamo: al giorno d’oggi i Social sono diventati strumenti fondamentali per la vita di noi esseri umani. Che ci piaccia o no, usiamo sempre più Social Network e, contestualmente, aumentiamo anche il loro tempo di utilizzo. A fornire supporto a queste affermazioni viene il Report “Digital 2023” di WeAreSocial, che fornisce risposte a molte domande interessanti sulla tecnologia e sul rapporto che noi esseri umani abbiamo instaurato con essa, ad esempio: quante persone usano i Social Network in Italia? Quali sono i Social Newtork più utilizzati in Italia? E tante alte.

In questo articolo cercheremo di rispondere alle questioni più intriganti e appassionanti sulle tecnologie e i Social Network in Italia nel 2022. In particolare, risponderemo alle seguenti domande:

Quante persone usano Internet e i Social Media in Italia?

Stando a quanto riportato dal Report “Digital 2023” di WeAreSocial, a fronte di una popolazione 60.32 milioni di abitanti, l’84,3% di essi possiede almeno una connessione ad Internet (50.85 milioni di persone) e, per quanto riguarda telefoni cellulari, ce ne sono 78.22 milioni (129.7% della popolazione).

Passando alla domanda “Quante persone utilizzando i Social Media in Italia”, possiamo rispondere in modo molto chiaro. Il 71.6% della popolazione in Italia può essere considerato un utente attivo dei Social Media (43.20 milioni di persone).

Social Media più utilizzati Italia - Report WeAreSocial

Facendo un confronto con il 2021, i dati relativi alle tecnologie hanno tutti segno positivo. Nello specifico:

  • I telefoni cellulari sono aumentati dello 0,8% (+634mila);
  • Gli utenti di internet sono aumentati dell’1,7% (+869mila);
  • Gli utenti attivi dei Social Media sono aumentati del 5,4% (+2.2 milioni).

Quanto tempo passano gli italiani sui diversi media?

Passiamo ora ad un altro tema molto importante quando si vuole analizzare il rapporto tra le persone e la tecnologia: il tempo di utilizzo e le diverse tipologie di media.

Social Media più utilizzati Italia - Report WeAreSocial

Il Report fornisce dati molto dettagliati riguardo al tempo di utilizzo medio giornaliero dei diversi Media online. Nello specifico:

  • Internet = 6h e 9min
  • Televisione = 3h e 12min
  • Social Media = 1h e 47min
  • Giornali (Online e Offline) = 1h e 22min
  • Servizi di streaming musicale = 1h e 5min
  • Radio = 1h e 9min
  • Podcast = 29min
  • Videogiochi = 48min

Facendo uno spaccato, possiamo aggiungere che delle (circa) 6 ore in cui utilizziamo Internet, 2h e 45min provengono dagli Smartphone mentre 3h e 25min da Computer e Tablet.

Inoltre, sono state analizzate anche le principali motivazioni dell’utilizzo di Internet da parte degli italiani. Vediamole assieme: al primo posto abbiamo “Trovare informazioni” con il 73,6%; subito dopo abbiamo “Seguire le notizie e gli eventi di attualità” con il 67,4% e all’ultimo gradino del podio si trova “Cercare come si fanno le cose” con il 60,7%.

Quali sono i Social Network più usati in Italia nel 2022?

Per rispondere alla domanda è bene dare qualche dato di contesto. Come abbiamo detto, in Italia ci sono 43.20 milioni di persone (71.6% della popolazione e 80.2% della popolazione over13) che utilizzano attivamente i Social Network. Inoltre, gli italiani utilizzano 6 piattaforme di Social Networking al mese per una media di 1h e 47min al giorno (-5min rispetto all’anno precedente).

Se sei interessato all’argomento e vuoi avere una panoramica di quali saranno i Social Media Trend del 2023, abbiamo pubblicato una serie di tre articoli in cui analizziamo i tre trend principali che si svilupperanno nel 2023 all’interno del mondo dei social: Social Marketing, Social Commerce e Social Customer Care.

Ma torniamo a noi e andiamo ancora più nello specifico analizzando le ragioni principali legate all’utilizzo dei Social Network da parte degli italiani:

  1. Scoprire storie nuove = 48%
  2. Rimanere in contatto con amici e familiari = 46,8%
  3. Riempire i tempi morti = 46,1%
  4. Trovare contenuti = 29,8%
  5. Trovare cose da fare o da comprare = 28,3%

Social più usati in Italia - Report WeAreSocial

Ma veniamo al dunque e rispondiamo alla domanda “Quali sono i Social più usati in Italia?”. Stando ai dati del Report Digital 2023 di WeAreSocial, questa è la classifica:

  1. Whatsapp = 90,8%;
  2. Facebook = 78,6%;
  3. Instagram = 71,4%;
  4. Facebook Messenger = 51,1%;
  5. Telegram = 45,3%;
  6. TikTok = 28.9%;
  7. Twitter = 28,2%;
  8. LinkedIn = 27,6%;
  9. Pinterest = 27,6%;
  10. Skype = 24,3%.

Social network più usati in Italia - Report WeAreSocial

Un dato particolarmente interessante è quello che risponde alla domanda “Quali sono i Social Network preferiti dagli italiani?” e no, la classifica non è la stessa. Al primo posto troviamo sempre Whatsapp (39,7%), al secondo Instagram (21,7%) e al terzo Facebook (16,4%). Menzione speciale per TikTok che, da una classifica all’altra, guadagna una posizione.

Speriamo di aver risposto alle tue domande relative al mondo di Internet e dei Social Network! Se hai bisogno di maggiori informazioni sulla nostra azienda o sui nostri servizi, non esitare a contattarci!

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Social Media Trend 2023: Social Marketing, il report di Hootsuite

Hootsuite, l’azienda proprietaria del famoso e omonimo software per la gestione di profili social, ha rilasciato un Report chiamato “Social Media Trends 2023” in cui mostra i risultati di un’indagine di mercato (sotto forma di sondaggio) svolta su 10.643 marketer di ruoli, settori e nazionalità differenti.

L’analisi è stata suddivisa in tre macro-aree, affinché fosse più dettagliata e specifica possibile:

  1. Social Marketing, ovvero l’uso social network in tutte le componenti del marketing mix: prodotto, prezzo, promozione e luogo;
  2. Social Commerce, ovvero il processo di vendita di prodotti e servizi direttamente attraverso i social network;
  3. Social Customer Service, ovvero fornire un servizio clienti proattivo e reattivo attraverso i social network.

Proprio per questo motivo abbiamo deciso di fare una serie di tre articoli interamente dedicati all’argomento e oggi ci dedichiamo al primo: il Social Marketing.

In questo articolo parleremo di:

Social Marketing: cosa aspettarsi nel 2023

Definito Social Marketing come la possibilità di fare Marketing sui Social Network, è bene calarsi nel contesto socio-culturale in cui questi dati sono stai raccolti. Terminata la pandemia da Covid-19, le aziende hanno iniziato ad aumentare nettamente le voci di Budget dedicate ai Social Media. Questo ha fatto sì che i marketer si sentissero molto più sicuri rispettivamente al loro operato e non solo in termini di ROI (Return On Investment) ma anche relativamente alla loro capacità di spiegare che cosa significa questo ai dirigenti più anziani e scettici. Grazie a questa spinta, i marketer avranno sempre più fiducia in loro stessi e nel loro lavoro, aspetto che li renderà più appassionati, strategici e orientati al risultato.

Trend 1: le PMI familiarizzeranno con i Content Creator

La prima considerazione che è possibile fare analizzando i risultati dell’indagine di Hootsuite è che le grandi imprese e le multinazionali stanno diminuendo il budget da dedicare agli Influencer e ai Content Creator, lasciando la porta aperta a tutte le PMI che vogliono iniziare a trarre vantaggio da questa strategia che finora era stata appannaggio esclusivo dei Big.

A causa della recessione e della crisi che stiamo vivendo a livello globale, le grandi aziende hanno molti più costi da sostenere ed è stato provato che, quando si tratta di fare dei tagli, le prime voci che vengono snellite sono quelle relative al Marketing . I creatori di contenuti di piccole e medie dimensioni, infatti, hanno dichiarato che quest’anno un numero sempre maggiore di Brand si è tirato indietro dagli accordi che erano già stati stabiliti.

Nonostante l’effetto della crisi si riverserà anche sulle PMI, questa diminuzione del budget da parte delle Big farà sì che le prime possano sfruttare Content Creator di un livello molto alto, che prima non potevano permettersi a causa di prezzi troppo elevati. Il sondaggio di Hootsuite ha rilevato che le piccole imprese sono le meno propense a lavorare con Influencer e Content Creator e che la più grande barriera all’ingresso di questa strategia è il costo: abbassata questa barriera, il trend non potrà che invertirsi.

Trend 2: i Responsabili delle aziende chiederanno soluzioni Social per migliorare i bilanci in bilico

Uno dei più importanti risultati derivati dall’indagine è che la fiducia nel ROI del social media marketing è ai massimi storici. I social media hanno trascorso più di un decennio a lottare per farsi spazio nel marketing mix e adesso lo hanno decisamente trovato.

L’anno scorso, l’83% dei marketer che hanno partecipato al sondaggio ha dichiarato di avere un buon livello di fiducia nel ritorno sull’investimento dei social media, rispetto al 68% dell’anno precedente. Quest’anno è stato chiesto agli esperti di marketing quanto fossero convinti che i social media fossero utili per il marketing o il coinvolgimento del loro pubblico e il 96% di loro ha dichiarato di avere un elevato livello di fiducia.

Raccomandazioni:

  • Tenere traccia di metriche in linea con gli obiettivi aziendali.
  • Creare un report del ROI che mostri il vero impatto dei Social Network.
  • Ricordare il quadro generale. È fondamentale non puntare tutto sulla massimizzazione del ROI a breve termine: è meglio impostare una strategia a lungo termine piuttosto che saltare da un trend all’altro senza mantenere coerenza con i valori e l’immagine del Brand.

Trend 3: i marketer smetteranno di “cross-postare”

Con il termine “cross-posting” s’intende la pubblicazione di un contenuto su diversi social network senza apportare modifiche. Si tratta di una soluzione che permette di risparmiare molto tempo ma che ha un costo molto più elevato (e non in termini strettamente monetari).

Ogni social media, infatti, è stato pensato per un determinato scopo e i suoi utenti li utilizzano per motivazione diverse. Chi apre Instagram non si aspetta di trovare brevi contenuti testuali come su Twitter e chi usa Facebook non si aspetta di trovare video di lunga durata come su Youtube. Questo significa che è fondamentale adattare i propri contenuti alla piattaforma su cui devono essere pubblicati.

Per far parlare i dati, dal Report di Hootsuite emerge che il 52% dei marketer ha dichiarato di postare contenuti su più piattaforme sociali con il minor numero possibile di modifiche. Solo il 18% di loro crea post diversi da zero per ogni piattaforma.

Raccomandazioni:

  1. Social Media Listening, di che cosa si tratta?. È importante fare un bilancio delle attività e dei risultati ottenuti finora;
  2. Adattare i contenuti ad ogni piattaforma. Rendendo i vostri contenuti idonei a ogni piattaforma, è possibile offrire esperienze in linea con le aspettative del pubblico specifico di ogni Social.
  3. Non smettere mai di cercare ispirazione. Dando un’occhiata ai competitor o ai casi di maggior successo potrai avere spunti preziosi per ottimizzare i vostri obiettivi sui vari Social.

Se vuoi restare aggiornato su tutti i trend di marketing del 2023 non perderti gli articoli del nostro Blog, se invece vuoi iniziare a collaborare con noi non esitare a contattarci per organizzare una call conoscitiva e gratuita!

 

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Social Media Listening, di che cosa si tratta?

Anche per quanto riguarda le ricerche di mercato, così come in tutti i campi del marketing, l’Intelligenza Artificiale ha rivoluzionato completamente il settore. Tempo fa se un’azienda avesse voluto sapere cosa pensano le persone del suo brand, di un suo prodotto o di un suo servizio si sarebbe dovuta rivolgere per forza ad una società di ricerca di mercato. Al giorno d’oggi, grazie alle innovazioni dell’IA, non è più così: scopriamo assieme che cos’è il Social Media Listening.

In questo articolo parleremo di:

Che cos’è il Social Media Listening?

Grazie all’avvento e allo sviluppo cosi massivo dei Social Network e dei cosiddetti UGC (User Generated Content, ovvero tutti i contenuti generati volontariamente da un utente di un sito o di una piattaforma), le aziende hanno cercato un modo per poter utilizzare a loro vantaggio queste due novità.

È nato così il SML (Social Media Listening). Con questo termine intendiamo:

Una specifica applicazione di data mining e data analytics applicata a dati di tipo linguistico, e a documenti testuali non strutturati.

Se il data mining è l’insieme di tecniche e metodologie che hanno per oggetto l’estrazione automatica o semi-automatica di informazioni utili da grandi quantità di dati, il text mining (associato alla text analytics) ha ugualmente lo scopo di estrarre informazioni di valore da grandi basi di dati, ma di tipo testuale.

All’interno di questo frame concettuale il Social Media Listening rappresenta dunque l’applicazione di tali metodologie ai contenuti presenti sui social, e nel web, realizzata per orientare le decisioni aziendali e fare business.

Gli obiettivi del SML

I principali obiettivi che possono essere perseguito ascoltando la Rete e i Social sono:

  • Customer Insight, rilevare cosa pensano le persone di determinati prodotti/servizi;
  • Ottimizzare le Marketer Personas, ovvero utilizzare i dati pubblici per costruire target molto più specifici;
  • Brand Monitoring, valutare la Brand Awareness in modo molto minuzioso;
  • Valutazione campagne comunicazione o eventi
  • Competitive Intelligence
  • Content Intelligence
  • Attività di recruitment

Infine, se hai la necessità di scoprire che cosa pensano le persone del tuo business, di un tuo prodotto o di un tuo servizio, il Social Media Listening è esattamente ciò che fa per te. Contattaci per ricevere un preventivo personalizzato!

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Cos’è e come si costruisce un piano editoriale efficace per i Social Media?

Pubblicare contenuti sui Social, si sa, è una pratica ormai comunemente diffusa nella società attuale. Spesso però, a causa della familiarità che abbiamo con i Social Media e dell’utilizzo quotidiano, si pensa erroneamente che non servano particolari competenze e accorgimenti per comunicare la propria azienda attraverso questi canali. La realtà è però distante da questa teoria.

Un post pubblicato sui Social, infatti, non è mai da intendere come un’azione individuale e circostanziale ma va concepito come parte di un piano strategico più ampio in cui ogni elemento deve essere coerente con gli altri e dirigersi verso un unico obiettivo di comunicazione. 

 

Un piano strategico più ampio che prende il nome di piano editoriale social. Un piano editoriale social può essere definito come un documento strategico e operativo che consente di definire e organizzare tutti i contenuti che andranno pubblicati all’interno della propria strategia di Social Media Marketing: lo scopo è quello di costruire un filo conduttore tra tutti i post, l’identità del brand e i suoi obiettivi di comunicazione (che devono essere a loro volta coerenti con gli obiettivi di business e quelli di marketing). È uno strumento indispensabile per razionalizzare e tenere sotto controllo una grande mole di informazioni, ancor di più nel caso in cui a gestire la comunicazione siano più persone.

 

Piano editoriale per i Social Media: come si struttura?

Innanzitutto, prima di procedere alla creazione di un piano editoriale social, è necessario avere ben chiaro la Brand Identity dell’azienda che si rappresenta e il suo settore di riferimento: è quindi importante avere piena consapevolezza circa l’azienda per cui si comunica, i suoi valori, la sua storia, gli elementi distintivi della sua value proposition e il suo posizionamento sul mercato rispetto ai competitor. Questi ultimi costituiscono un punto fondamentale nella definizione della propria strategia: chi sono, cosa fanno e come operano sui social media? Utilizzare i competitor come benchmark, ovvero come termine di paragone, non significa assolutamente “copiarli” bensì “monitorarli”. In questo modo è possibile trovare eventuali spunti utili e soprattutto approfondire la comprensione del proprio target, al fine di individuare il giusto punto di leva per la propria comunicazione e differenziarsi

 

Dopo aver delineato lo scenario competitivo e il target, ponendo l’attenzione sugli interessi, le abitudini e i touchpoints(letteralmente “punti d’incontro”) in cui gli individui che ne fanno parte interagiscono con il brand, si può procedere alla definizione dell’obiettivo di comunicazione: generazione di lead, aumento della Brand Awareness o della Brand Reputation, massimizzazione delle conversioni e generazione di traffico al sito web sono alcuni tra gli esempi più comuni.

 

Definito l’obiettivo, bisogna scegliere i canali social da presidiare in base ai trend in atto ma soprattutto in base ai canali in cui è maggiormente presente il target di riferimento. In questa valutazione, si deve tenere presente che ogni Social Media ha delle specificità formali (immagini, spazio per link o testi, predisposizione a formati audio e video) e delle specifiche modalità di fruizione: conoscere queste peculiarità consente di scegliere la piattaforma giusta e di creare contenuti coerenti con i suoi format oltre che con ciò che gli utenti cercano al suo interno.

 

Infine, è fondamentale misurarsi con le risorse che si hanno effettivamente a disposizione: i contenuti per la propria strategia di comunicazione social vanno progettati coerentemente con le risorse impiegabili per la sua realizzazione.

 

Piano editoriale per i Social Media: argomenti e linee narrative. 

Una volta che è stata definita la struttura del piano editoriale social, è il momento di scegliere gli argomenti da trattare per creare engagement (coinvolgimento) nel target: si può scegliere di parlare dei prodotti che compongono la propria offerta commerciale, dei valori che rendono unico il brand o ricorrere a eventuali ricorrenze offerte dal calendario (come le festività, ad esempio) per stimolare l’identificazione nel brand da parte del target. L’identificazione è un punto chiave della strategia di comunicazione perché avvicina il consumatore all’azienda, abbattendo le sue barriere e spianando la strada alla sua fidelizzazione: altre modalità efficaci consistono nel ricorrere ai cosiddetti “mondi condivisi”, facendo leva su interessi e modi di essere che brand e audience condividono, e monitorare gli insight dei post per avere una misura dei diversi livelli di gradimento che suscitano. 

 

Scelti gli argomenti di cui parlare, rimangono da definire solo altri due elementi: visual e copy.

Il visual è il contenuto multimediale scelto (solitamente immagine o video) mentre per copy si intende la parte testuale del post, che a seconda del Social Media scelto varia per lunghezza e tone of voice (stile comunicativo).

 

Se hai un’azienda e stai pensando di affidare a un professionista strategia e gestione della tua comunicazione social, visita il nostro sito e contattaci

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