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Quali sono i Social Network più usati al mondo?

Dopo aver visto e analizzato nel dettaglio Quali sono i Social Network più usati in Italia, oggi allarghiamo la lente di ingrandimento e approfondiamo il tema relativo a Quali sono i Social Network più usati al mondo. Come nello scorso articolo, viene in nostro aiuto il Report “Digital 2023” di WeAreSocial che fornisce risposte Data-Driven a molto domande interessanti sul rapporto che noi esseri umani abbiamo con la tecnologia e, in questo caso specifico, con i Social Network.

In questo articolo scopriremo:

Quante persone usano Internet e i Social Media al mondo?

Stando ai dati estrapolati dal Report (che fanno riferimento al 2022) la popolazione mondiale si attesta intorno agli 8 miliardi. Di questi, 5.16 miliardi di individui sono utenti attivi di Internet (64,4% della popolazione) e ben 4.76 miliardi sono utenti attivi dei Social Media (59,4% della popolazione). Molto interessante anche il dato relativo alla variazione rispetto al 2021: gli utenti di Internet sono 98 milioni in più (+1,9%) mentre gli utenti dei Social Network sono aumentati di 137 milioni (+3%).

Dopo aver visto quante persone usano Internet e i Social, capiamo ora quali sono i device più utilizzati dagli utenti di internet lungo tutto il nostro pianeta:

  • il 96.2% degli utenti di Internet possiede un qualsiasi tipo di telefono cellulare;
  • il 95.9% possiede uno smartphone;
  • il 58% è possessore di un Pc o di un Computer fisso;
  • il 33.7% di chi ha una connessione internet utilizza un Tablet;
  • il 29.9% ha uno Smart Watch o una Smart Wristband.

Per fare un confronto Italia-Mondo risulta interessante vedere come nel nostro Paese i dati relativi ai device tecnologici fossero tutti in aumento rispetto al 2021 mentre quando guardiamo i dati globali vediamo che:

  • Gli smartphone sono diminuiti dello 0.3%;
  • I Computer sono diminuiti dell’8.1%;
  • I Tablet hanno registrato un -3.2%;

Quanto tempo passano le persone sui diversi Social Media?

Per avere una panoramica globale del rapporto tra persone e Internet, ma soprattutto tra persone e Social Media, è utile affrontare il tema del tempo di utilizzo delle diverse tipologie di media. Vediamo i dati nello specifico:

  • Internet, 6 ore e 37 minuti al giorno;
  • Televisione, 3 ore e 23 minuti al giorno;
  • Social Media, 2 ore e 31 minuti al giorno;
  • Giornali (Online e Offline), 2 ore e 10 minuti al giorno;
  • Streaming musicale, 1 ora e 38 minuti al giorno;
  • Radio, 59 minuti al giorno;
  • Podcast, 1 ora e 2 minuti al giorno;
  • Videogiochi, 1 ora e 14 minuti al giorno.

Inoltre, il Report mostra un altro dato su cui vale la pena soffermarsi ovvero quello delle motivazioni principali dell’utilizzo di Internet nel mondo. Al primo posto abbiamo trovare informazioni con il 57.8%; al secondo restare in contatto con amici e familiari con il 53.7%, mentre al terzo posto troviamo restare aggiornato su notizie ed eventi con il 49.7%.

Quali sono i Social Network più usati al mondo?

Eccoci arrivati alla domanda a cui tutti vogliono una risposta: Quali sono i Social Network più usati al mondo? Per rispondere dobbiamo basarci ancora una volta sui dati di WeAreSocial, che ha stilato una classifica delle piattaforme più utilizzate nel mondo. Vediamola assieme:

  1. Facebook, con 2 miliardi e 958 milioni di utenti attivi ogni mese;
  2. Youtube, con 2 miliardi e 514 milioni di utenti attivi ogni mese;
  3. Whatsapp, con 2 miliardi di utenti attivi ogni mese;
  4. Instagram, con 2 miliardi di utenti attivi ogni mese;
  5. WeChat, con 1 miliardo e 309 milioni di utenti attivi ogni mese;
  6. TikTok, con 1 miliardo e 51 milioni di utenti attivi ogni mese;
  7. Facebook Messenger, con 931 milioni di utenti attivi ogni mese;
  8. Douyin, con 715 milioni di utenti attivi ogni mese;
  9. Telegram, con 700 milioni di utenti attivi ogni mese;
  10. Snapchat, con 635 milioni di utenti attivi ogni mese.

Invece, le motivazioni principali legate all’utilizzo dei Social sono le seguenti: rimanere in contatto con amici e parenti (47.1%), riempire i tempi morti (36.2%), scoprire storie nuove (34.2%) e trovare contenuti (30.3%).

Quali sono i servizi di streaming musicale più usati al mondo?

Passando ora alle piattaforme di streaming, questa è la classifica delle più utilizzate al mondo:

  1. Spotify: Con oltre 44,5 milioni di utenti paganti, Spotify è il leader indiscusso nel settore dello streaming musicale. Offre un’ampia libreria musicale, playlist personalizzate e una vasta gamma di contenuti audio, dai brani ai podcast.
  2. Apple Music: Con oltre 32,6 milioni di abbonati, Apple Music si posiziona al secondo posto. Questo servizio offre un vasto catalogo musicale, integrazione con dispositivi Apple e la possibilità di ascoltare musica offline.
  3. Amazon Music: Amazon Music vanta oltre 29 milioni di abbonati. Offre diverse opzioni, tra cui Amazon Music Unlimited e Amazon Prime Music, con una vasta selezione di brani, playlist e podcast.
  4. Deezer: Deezer conta oltre 9,4 milioni di utenti attivi e si distingue per le playlist curate dagli esperti e la personalizzazione dell’esperienza musicale. Offre anche una versione gratuita con pubblicità.
  5. YouTube Music: Con più di 8,5 milioni di utenti paganti, YouTube Music è la scelta di chi ama anche i video musicali. Offre un vasto catalogo musicale e la possibilità di ascoltare brani e video senza interruzioni pubblicitarie.

In conclusione, speriamo che questo articolo ti sia stato utile! Internet e i Social Media sono la nostra passione (oltre che il nostro lavoro) e perciò se hai bisogno di una consulenza o di servizio nel mondo del digital, sai già chi contattare!

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Social Media Trend: Social Customer Service, il report di Hootsuite

Hootsuite, l’azienda proprietaria del famoso e omonimo software per la gestione di profili social, ha rilasciato un Report chiamato “Social Media Trends 2023” in cui mostra i risultati di un’indagine di mercato (sotto forma di sondaggio) svolta su 10.643 marketer di ruoli, settori e nazionalità differenti.

L’analisi è stata suddivisa in tre macro-aree, affinché fosse più dettagliata e specifica possibile:

  1. Social Marketing, ovvero l’uso social network in tutte le componenti del marketing mix: prodotto, prezzo, promozione e luogo;
  2. Social Commerce, ovvero il processo di vendita di prodotti e servizi direttamente attraverso i social network;
  3. Social Customer Service, ovvero fornire un servizio clienti proattivo e reattivo attraverso i social network.

Proprio per questo motivo abbiamo deciso di fare una serie di tre articoli interamente dedicati all’argomento e oggi ci dedichiamo al secondo: il Social Commerce.

In questo articolo parleremo di:

Social Customer Service: cosa aspettarsi nel 2023?

Il processo di alfabetizzazione digitale che la Pandemia da Covid-19 ha imposto a tutti noi, e a tutte le aziende, ha sdoganato una volta per tutte il rapporto digitale tra Brand e Consumatore all’interno dei canali digitali e, quindi, dei Social Media. Allo stesso tempo però, siamo diventati molti più impazienti, critici e disposti ad abbandonare i servizi o i prodotti di un’azienda se non soddisfano le nostre esigenze. Proprio per questo motivo, per le aziende diventa ogni giorno più importante avere un’ottima strategia di Customer Service che, nel corso del 2023, tenderà ad essere sempre più automatizzato o mediato dalle tecnologie emergenti.

Andiamo ora ad analizzare e approfondire i due Trend relativi al Social Customer Service individuati dal Report di Hootsuite: la mancanza di attenzione da perte delle aziende nei confronti del Digital Customer Service e la tendenza dei Marketer a diventare esperti in Customer Service.

Trend 1: il ritorno agli acquisti fisici ha fatto perdere attenzione alle aziende in termini di Digital Customer Service

Durante il periodo di restrizioni e chiusure dovute alla pandemia, molte aziende hanno gestito con successo l’aumento del bisogno di acquisti e servizi digitali da parte delle persone. L’e-commerce, la consegna a domicilio e tutti i servizi online hanno avuto un boom e le aziende che sono riuscite a rinnovare l’esperienza del cliente durante la pandemia hanno primeggiato negli scorsi anni. 

Ma con l’abolizione delle restrizioni e il ritorno dei consumatori agli acquisti fisici, molte aziende non sono riuscite a mantenere la qualità dei loro servizi digitali nel 2022. Forrester ha condotto un sondaggio su oltre 96.000 consumatori statunitensi e ciò che emerge è che la qualità complessiva dell’esperienza del cliente è diminuita per oltre il 19%. Nel frattempo, la soddisfazione complessiva dei clienti è scesa al livello più basso degli ultimi 17 anni.

Le aziende non possono aspettarsi che, tornando ai vecchi metodi di lavoro, i clienti facciano lo stesso. Nel 2023, perciò, le aziende di tutte le dimensioni dovranno trovare un migliore equilibrio tra l’esperienza dei clienti online e offline per mantenerli un alto livello di soddisfazione. Si tratta di un tema molto delicato, anche perchè richiede ingenti risorse economiche.

Quindi, qual è la soluzione? Le aziende che necessitano di tenere sotto controllo i costi ma che, contestualmente, vogliono aumentare l’efficienza dei propri servizi online, nel 2023 dovranno implementare strumenti di automazione a basso costo. I chatbot e i semplici strumenti di intelligenza artificiale conversazionale possono ridurre i tempi di attesa senza dover aumentare il personale. Inoltre, permettono di gestire istantaneamente le domande più frequenti e di supportare il processo di evasione degli ordini online. Nel 2023, questi strumenti di IA diventeranno indispensabili per le aziende che vorranno bilanciare il servizio clienti online e offline.

Trend 2: i marketer dovranno puntare sempre di più sul Customer Service

Alla luce di queste considerazioni, tutti gli addetti al reparto marketing delle aziende (piccole, medie e grandi) si stanno rendendo conto che dovranno assumere un ruolo sempre più preponderante all’interno del reparto Customer Service. Purtroppo, però, il report constata che molti marketer non si sentono pronti ad occuparsi dell’assistenza ai clienti. Secondo una ricerca del CMO Council e di IBM, solo il 21% di loro ritiene di svolgere un buon lavoro di assistenza ai clienti sui canali sociali.

La causa principale di questo problema è da ricercarsi nella mancata formazione del personale marketing e della rigidità, ancora troppo marcata, tra i reparti e le divisioni di un’azienda. Per risolvere questo problema, sono due le principali raccomandazioni di Hootsuite:

  1. Dare la giusta importanza ai Social. Spesso, infatti, vengono visto solo come il luogo in cui lanciare promozioni quando dovrebbe avere un ruolo centrale all’intero di tutta la strategia aziendale. Solo in questo modo il team social potrà capire come il suo lavoro si inserisce nel quadro generale dell’organizzazione.
  2. Investire nella formazione del personale. È fondamentale che, una volta assunti, i dipendenti del reparto marketing facciano corsi di formazione anche in tema Customer Service, in modo che riescano ad intercettare le necessità e i bisogni dei clienti per garantirgli un’esperienza ottimale e soddisfacente.

Se vuoi restare aggiornato su tutti i trend di marketing del 2023 non perderti gli articoli del nostro Blog, se invece vuoi iniziare a collaborare con noi non esitare a contattarci per organizzare una call conoscitiva e gratuita!

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Social Media Trend: Social Commerce, il report di Hootsuite

Hootsuite, l’azienda proprietaria del famoso e omonimo software per la gestione di profili social, ha rilasciato un Report chiamato “Social Media Trends 2023” in cui mostra i risultati di un’indagine di mercato (sotto forma di sondaggio) svolta su 10.643 marketer di ruoli, settori e nazionalità differenti.

L’analisi è stata suddivisa in tre macro-aree, affinché fosse più dettagliata e specifica possibile:

  1. Social Marketing, ovvero l’uso social network in tutte le componenti del marketing mix: prodotto, prezzo, promozione e luogo;
  2. Social Commerce, ovvero il processo di vendita di prodotti e servizi direttamente attraverso i social network;
  3. Social Customer Service, ovvero fornire un servizio clienti proattivo e reattivo attraverso i social network.

Proprio per questo motivo abbiamo deciso di fare una serie di tre articoli interamente dedicati all’argomento e oggi ci dedichiamo al secondo: il Social Commerce.

In questo articolo parleremo di:

Social Commerce: cosa aspettarsi nel 2023

Definito Social Commerce il processo di vendita di prodotti e servizi attraverso i Social Media, è bene premettere che in Occidente questa pratica non è ancora del tutto emersa e non ha ancora portato agli incredibili risultati raggiunti, per esempio, in Cina e in Giappone. Le stime indicano che solo negli Stati Uniti nel 2023 le vendite derivate dal Social Commerce aumenteranno del 34,4% andando così a raggiungere un giro d’affari di più di 53 miliardi di dollari. Questo significa che tutti i marketer che riusciranno a cavalcare quest’onda avranno un vantaggio competitivo molto più elevato di chi non intraprenderà questa strada.

Andiamo ora ad analizzare e approfondire i due Trend relativi al Social Commerce individuati dal Report di Hootsuite: la scarsa fiducia dei consumatori e i Social come motori di ricerca.

Trend 1: i marketer dovranno affrontare la scarsa fiducia dei consumatori

Questo primo trend relativo al Social Commerce è un ottimo esempio di come un ostacolo può diventare un vantaggio competitivo per i professionisti che sapranno come gestirlo. Stiamo parlando del fatto che i consumatori non si fidano ciecamente dei social network e degli Influencer come venditori. Mentre in Cina questa forma di e-commerce ha avuto un successo strepitoso, negli USA e in Europa le principali piattaforme di social networking stanno tornando sui loro passi per quanto riguarda il Social Commerce: Facebook ha deciso di chiudere la sua nuova funzionalità di Live Shopping e anche TikTok ha annunciato che ne rimanderà il lancio.

Stando ai dati derivati dai un report di Accenture, le principali preoccupazioni dei consumatori relativamente al Social Commerce sono che i prodotti non vengano protetti o che non hanno la possibilità di richiedere un rimborso in caso di errori o di prodotti difettosi. Inoltre, hanno paura di condividere le proprie informazioni finanziarie all’interno dei social media: in altre parole, non vogliono inserire metodi di pagamento all’interno delle piattaforme di social networking. I risultati del report di Hootsuite hanno dato praticamente gli stessi risultati: tra i marketer intervistati, il 37% ha dichiarato che la loro preoccupazione principale è quella di inserire informazioni di pagamento sulle piattaforme social.

Allo stesso tempo, però, gli esperti di marketing sanno che la frizione ad adottare questa nuova tecnologia del social commerce va ben oltre le preoccupazioni tecniche. Per superare la mancanza di fiducia e trasformare gli utenti scettici in compratori, i marketer dovranno tornare alle basi: offrire l’opzione di reso gratuito, facilitare le pratiche per il rimborso, mostrare valutazioni e recensioni di altri acquirenti e tenerli informati sullo stato dei loro acquisti durante tutto il customer journey.

Trend 2: i Social Network diventeranno i nuovi motori di ricerca

Si sa, quando si tratta di cercare informazioni su Internet, Google (o gli altri motori di ricerca) è il nostro punto di riferimento. Stando al report di Hootsuite, però, la situazione sta radicalmente cambiando: Google, abituato a battere i competitor e ad essere leader del mercato da anni, dovrà affrontare una nuova challenge, che forse lo metterà maggiormente in difficoltà.

Ciò di cui stiamo parlando è la tendenza, sopratutto delle nuove generazioni, di utilizzare i Social Network come dei veri e propri motori di ricerca. Molti ragazzi, infatti, quando devono decidere dove andare a mangiare o quali scarpe comprare vanno su piattaforme come Instagram e TikTok piuttosto che su Google. Secondo uno studio interno all’azienda fondata da Page e Brin, il 40% dei giovani tra i 18 e i 24 anni utilizza i social media come motore di ricerca principale; inoltre, già a settembre 2022, il New York Times ha dichiarato che “Per la generazione Z TikTok è il nuovo motore di ricerca”.

Vediamo assieme qualche dato a conferma di questo trend:

  • I social network vengono visitati ogni mese da un molte più persone rispetto ai motori di ricerca;
  • Gli utenti di Internet di età compresa tra i 16 e i 64 anni visitano i social network più dei motori di ricerca su base mensile;
  • Quasi un terzo del tempo che le persone trascorrono su Internet è dedicato ai social media.

Nonostante ci sia una fila di persone che non aspettano altro che la morte di Google, il passaggio dalla ricerca web a quella social sarà molto lungo e soprattutto generazionale. Ciò che, però, i marketer possono iniziare a fare nel 2023 è indubbiamente sviluppare skill di Social Search Optimization, ovvero l’ottimizzazione dei contenuti prodotti e pubblicati sui social media affinchè risultino tra i primi risultati quando un utente digita una determinata query.

Due raccomandazioni base che tutti i marketer dovrebbero tenere in considerazione, secondo Hootsuite, sono:

  1. Non scordarsi mai di aggiungere l’Alt Text all’interno delle immagini e dei contenuti: questo aiuterà l’algoritmo della piattaforma a indicizzare le immagini e ritrovarle in caso di query coerente;
  2. Aggiungere sempre la geolocalizzazione: fare Local SEO è fondamentale in settori come il turismo, gli eventi o la ristorazione e aggiungendo la geolocalizzazione sarà più facile emergere tra i primi risultati di ricerca in base a luogo da dove viene chiesta la query.

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