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Classifica influencer Italia: chi ha più followers su Instagram?

Oggi vogliamo esplorare insieme una delle domande più frequenti nel campo dell’Influencer Marketing: Chi ha più followers su Instagram tra gli Influencer italiani?

Viviamo in un’epoca in cui i social media hanno rivoluzionato la comunicazione e gli influencer hanno conquistato un ruolo di spicco. Instagram, con la sua immensa popolarità, è diventato il terreno di gioco preferito per molti di loro. Ecco perché abbiamo deciso di svelarvi la classifica degli influencer italiani che stanno dominando la scena su questa piattaforma!

Ma prima di immergerci nei dettagli, facciamo un passo indietro e riflettiamo sull’importanza degli influencer. Queste figure, con la loro autenticità, creatività e capacità di connettersi con il pubblico, sono diventate delle vere e proprie fonti di ispirazione per molti di noi. Attraverso i loro profili Instagram, ci guidano nel mondo della moda, della bellezza, del fitness, dei viaggi e molto altro ancora.

In questo articolo, perciò, toccheremo i seguenti argomenti:

Influencer: chi sono e cosa fanno?

Gli influencer sono le superstar dei social media, persone che hanno saputo catturare l’attenzione di migliaia, se non milioni, di seguaci su piattaforme come Instagram. Ma cosa li rende così speciali? Gli influencer sono individui dotati di autenticità e carisma, in grado di creare contenuti coinvolgenti che ispirano e influenzano il loro pubblico. Grazie alla loro influenza, sono diventati veri e propri protagonisti nel mondo del marketing digitale.

Il loro ruolo principale è quello di promuovere prodotti, servizi e marchi attraverso le loro piattaforme social, costruendo un rapporto di fiducia con i loro follower. Gli influencer possono appartenere a diverse categorie, a seconda dei temi che trattano e dei settori in cui si distinguono. Abbiamo influencer nel campo della moda, che ci guidano attraverso le ultime tendenze e ci mostrano outfit straordinari; influencer del settore beauty, che ci suggeriscono i segreti di trucchi e skincare; influencer del fitness, che ci motivano ad adottare uno stile di vita sano e attivo; influencer dei viaggi, che ci fanno sognare con le loro avventure in destinazioni mozzafiato e influencer del cibo, che ci tentano con piatti deliziosi e ricette da provare.

Ma cosa rende così affascinante l’evoluzione degli influencer? In passato, erano semplici utenti dei social media come tutti noi, ma grazie alla loro creatività e abilità nel creare contenuti coinvolgenti, sono riusciti a distinguersi dalla massa. Oggi, gli influencer sono diventati veri e propri punti di riferimento per il loro pubblico, che li segue con entusiasmo e si affida alle loro opinioni e consigli. Questo passaggio da semplici utenti a figure di riferimento testimonia il potere dei social media nel plasmare le nostre scelte e le nostre aspettative.

Continua a leggere per scoprire chi è la persona con più follower su Instagram in Italia!

Classifica Influencer con più followers su Instagram

Stando a quanto riportato da Influencer Italia, negli scorsi giorni c’è stata qualche novità relativamente al podio degli influencer italiani con più followers su Instagram. Di seguito, perciò, puoi trovare la classifica aggiornata:

  1. Khaby Lame (@khaby00) – 79,5 milioni di follower
  2. Chiara Ferragni (@chiaraferragni) – 29,4 milioni di follower
  3. Fabrizio Romano (@fabriziorom) – 26,4 milioni di follower
  4. Gianluca Vacchi (@gianlucavacchi) – 22,5 milioni di follower
  5. Michele Morrone (@iammichelemorroneofficial) – 15,9 milioni di follower
  6. Valentino Rossi (@valeyellow46) – 15,4 milioni di follower
  7. Federico Lucia (@fedez) – 14,7 milioni di follower
  8. Carlo Ancelotti (@mrancelotti) – 12,2 milioni di follower
  9. Mario Balotelli (@mb459) – 11,6 milioni di follower
  10. Belen Rodriguez (@belenrodriguezreal) – 10,6 milioni di follower
  11. Gianluigi Buffon (@gianluigibuffon) – 10,5 milioni di follower
  12. Andrea Pirlo (@andreapirlo21) – 9,7 milioni di follower
  13. Marco Verratti (@marco_verratti92) – 8,8 milioni di follower
  14. Diletta Leotta (@dilettaleotta) – 8,7 milioni di follower
  15. Alex Mucci (@alex_mucci) – 7,6 milioni di follower

Nuovi Instagram top follower 2024

Mentre esploriamo il mondo degli influencer italiani di grande successo, non possiamo ignorare l’emergere di una nuova generazione di talenti digitali che seguono le ultime tendenze e catturano l’attenzione dei loro follower con contenuti autentici e coinvolgenti. Questi giovani influencer stanno rapidamente guadagnando popolarità grazie alla condivisione delle loro vite quotidiane, alla creazione di contenuti divertenti e alla partecipazione agli eventi più in voga del momento. Ecco chi sono i più seguiti su instagram nel 2023-2024:

Alessia Lanza, influencer, instagram, TikTok 1. Alessia Lanza

  • Instagram: 764 mila follower
  • TikTok: 4,3 milioni di follower

 

Elisa Maino, influencer, instagram, TikTok2. Elisa Maino

  • Instagram: 3,1 milioni di follower
  • TikTok: 5,9 milioni di follower

 

Marta Losito, influencer, instagram, TikTok3. Marta Losito

  • Instagram: 2,2 milioni di follower
  • TikTok: 4,5 milioni di follower

 

Chico, influencer, instagram, TikTok4. Chico Maltipoo

  • Instagram: 688 mila follower
  • TikTok: 723,9 mila follower

 

Yasmin Barbieri, influencer, instagram, TikTok5. Yasmin Barbieri

  • Instagram: 606 mila follower
  • TikTok: 2,5 milioni di follower

 

Emily Pallini, influencer, instagram, TikTok6. Emily Pallini

  • Instagram: 912 mila follower
  • TikTok: 2,2 milioni di follower

 

Sofia Crisafulli, influencer, instagram, TikTok7. Sofia Crisafulli

  • Instagram: 1,5 milioni di follower
  • TikTok: 2,5 milioni di follower

 

Mattia Stanga, influencer, instagram, TikTok8. Mattia Stanga

  • Instagram: 1,2 milioni di follower
  • TikTok: 3 milioni di follower

 

Martina Strazzer, influencer, instagram, TikTok, Amabile9. Martina Strazzer

  • Instagram: 728 mila follower
  • TikTok: 1,5 milioni di follower

 

  • Amabile
  • Instagram: 240 mila follower
  • TikTok: 46 mila follower

Camilla Clemente, influencer, instagram, TikTok, A-more10. Camilla Clemente

  • Instagram: 38,9 mila follower
  • TikTok: 104,9 mila follower

 

  • Amore
  • Instagram: 126 mila follower
  • TikTok: 426,5 mila follower

Martina Socrate, influencer, instagram, TikTok11. Martina Socrate

  • Instagram: 251 mila follower
  • TikTok: 1,6 milioni di follower

 

Carlotta Fiasella, influencer, instagram, TikTok12. Carlotta Fiasella

  • Instagram: 764 mila follower
  • TikTok: 2,1 milioni di follower

 

Questi giovani talenti permettono al loro pubblico di entrare nel loro mondo in modo autentico. Con un approccio fresco e innovativo all’influencer marketing, infatti stanno rapidamente guadagnando un seguito fedele e diventando parte integrante della scena digitale italiana. 

Quanti ne segui tra questi top Influencer italiani? Li conoscevi tutti?

Se vuoi rimanere sempre aggiornato sul mondo dei Social e del Digital Marketing, Very Content è ciò che fa per te!

Contattaci se vuoi intraprendere un strategia di Influencer Marketing o se vuoi iniziare il percorso di digitalizzazione verso il successo del tuo brand.

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Social Media Trend 2023: Social Marketing, il report di Hootsuite

Hootsuite, l’azienda proprietaria del famoso e omonimo software per la gestione di profili social, ha rilasciato un Report chiamato “Social Media Trends 2023” in cui mostra i risultati di un’indagine di mercato (sotto forma di sondaggio) svolta su 10.643 marketer di ruoli, settori e nazionalità differenti.

L’analisi è stata suddivisa in tre macro-aree, affinché fosse più dettagliata e specifica possibile:

  1. Social Marketing, ovvero l’uso social network in tutte le componenti del marketing mix: prodotto, prezzo, promozione e luogo;
  2. Social Commerce, ovvero il processo di vendita di prodotti e servizi direttamente attraverso i social network;
  3. Social Customer Service, ovvero fornire un servizio clienti proattivo e reattivo attraverso i social network.

Proprio per questo motivo abbiamo deciso di fare una serie di tre articoli interamente dedicati all’argomento e oggi ci dedichiamo al primo: il Social Marketing.

In questo articolo parleremo di:

Social Marketing: cosa aspettarsi nel 2023

Definito Social Marketing come la possibilità di fare Marketing sui Social Network, è bene calarsi nel contesto socio-culturale in cui questi dati sono stai raccolti. Terminata la pandemia da Covid-19, le aziende hanno iniziato ad aumentare nettamente le voci di Budget dedicate ai Social Media. Questo ha fatto sì che i marketer si sentissero molto più sicuri rispettivamente al loro operato e non solo in termini di ROI (Return On Investment) ma anche relativamente alla loro capacità di spiegare che cosa significa questo ai dirigenti più anziani e scettici. Grazie a questa spinta, i marketer avranno sempre più fiducia in loro stessi e nel loro lavoro, aspetto che li renderà più appassionati, strategici e orientati al risultato.

Trend 1: le PMI familiarizzeranno con i Content Creator

La prima considerazione che è possibile fare analizzando i risultati dell’indagine di Hootsuite è che le grandi imprese e le multinazionali stanno diminuendo il budget da dedicare agli Influencer e ai Content Creator, lasciando la porta aperta a tutte le PMI che vogliono iniziare a trarre vantaggio da questa strategia che finora era stata appannaggio esclusivo dei Big.

A causa della recessione e della crisi che stiamo vivendo a livello globale, le grandi aziende hanno molti più costi da sostenere ed è stato provato che, quando si tratta di fare dei tagli, le prime voci che vengono snellite sono quelle relative al Marketing . I creatori di contenuti di piccole e medie dimensioni, infatti, hanno dichiarato che quest’anno un numero sempre maggiore di Brand si è tirato indietro dagli accordi che erano già stati stabiliti.

Nonostante l’effetto della crisi si riverserà anche sulle PMI, questa diminuzione del budget da parte delle Big farà sì che le prime possano sfruttare Content Creator di un livello molto alto, che prima non potevano permettersi a causa di prezzi troppo elevati. Il sondaggio di Hootsuite ha rilevato che le piccole imprese sono le meno propense a lavorare con Influencer e Content Creator e che la più grande barriera all’ingresso di questa strategia è il costo: abbassata questa barriera, il trend non potrà che invertirsi.

Trend 2: i Responsabili delle aziende chiederanno soluzioni Social per migliorare i bilanci in bilico

Uno dei più importanti risultati derivati dall’indagine è che la fiducia nel ROI del social media marketing è ai massimi storici. I social media hanno trascorso più di un decennio a lottare per farsi spazio nel marketing mix e adesso lo hanno decisamente trovato.

L’anno scorso, l’83% dei marketer che hanno partecipato al sondaggio ha dichiarato di avere un buon livello di fiducia nel ritorno sull’investimento dei social media, rispetto al 68% dell’anno precedente. Quest’anno è stato chiesto agli esperti di marketing quanto fossero convinti che i social media fossero utili per il marketing o il coinvolgimento del loro pubblico e il 96% di loro ha dichiarato di avere un elevato livello di fiducia.

Raccomandazioni:

  • Tenere traccia di metriche in linea con gli obiettivi aziendali.
  • Creare un report del ROI che mostri il vero impatto dei Social Network.
  • Ricordare il quadro generale. È fondamentale non puntare tutto sulla massimizzazione del ROI a breve termine: è meglio impostare una strategia a lungo termine piuttosto che saltare da un trend all’altro senza mantenere coerenza con i valori e l’immagine del Brand.

Trend 3: i marketer smetteranno di “cross-postare”

Con il termine “cross-posting” s’intende la pubblicazione di un contenuto su diversi social network senza apportare modifiche. Si tratta di una soluzione che permette di risparmiare molto tempo ma che ha un costo molto più elevato (e non in termini strettamente monetari).

Ogni social media, infatti, è stato pensato per un determinato scopo e i suoi utenti li utilizzano per motivazione diverse. Chi apre Instagram non si aspetta di trovare brevi contenuti testuali come su Twitter e chi usa Facebook non si aspetta di trovare video di lunga durata come su Youtube. Questo significa che è fondamentale adattare i propri contenuti alla piattaforma su cui devono essere pubblicati.

Per far parlare i dati, dal Report di Hootsuite emerge che il 52% dei marketer ha dichiarato di postare contenuti su più piattaforme sociali con il minor numero possibile di modifiche. Solo il 18% di loro crea post diversi da zero per ogni piattaforma.

Raccomandazioni:

  1. Social Media Listening, di che cosa si tratta?. È importante fare un bilancio delle attività e dei risultati ottenuti finora;
  2. Adattare i contenuti ad ogni piattaforma. Rendendo i vostri contenuti idonei a ogni piattaforma, è possibile offrire esperienze in linea con le aspettative del pubblico specifico di ogni Social.
  3. Non smettere mai di cercare ispirazione. Dando un’occhiata ai competitor o ai casi di maggior successo potrai avere spunti preziosi per ottimizzare i vostri obiettivi sui vari Social.

Se vuoi restare aggiornato su tutti i trend di marketing del 2023 non perderti gli articoli del nostro Blog, se invece vuoi iniziare a collaborare con noi non esitare a contattarci per organizzare una call conoscitiva e gratuita!

 

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Cosa sono gli hashtag e a cosa servono?

Con lo sviluppo smodato dei social network avvenuto nel recente passato, che continua a imperversare anche nel presente, l’utilizzo della parola hashtag è entrata pienamente di diritto nel nostro vocabolario: sono infatti innumerevoli le situazioni in cui viene menzionata, tanto che spesso personaggi in vista come cantanti, blogger e influencer coniano addirittura degli hashtag personalizzati per garantire la massima esposizione mediatica ai propri contenuti. 

Tanti di voi si staranno chiedendo: “Si, ma a quale scopo?”. Se è vero, infatti, che il termine hashtag è ormai diventato di pubblico dominio, è altrettanto vero che non tutti sanno ancora con esattezza che cosa sia un hashtag, a cosa serva e come utilizzarlo. Se ti interessa ottenere maggiori informazioni sugli hashtag per comprenderne il significato e apprenderne al meglio l’utilizzo nell’ecosistema dei social media, questo articolo farà sicuramente al caso tuo. Al suo interno troverai i seguenti argomenti: 

Ma che cosa sono, quindi, gli hashtag e a cosa servono? Il concetto di hashtag nasce dall’esigenza di categorizzare i contenuti attraverso la creazione di etichette specifiche in grado di esprimere un’idea ben definita. Gli hashtag sono dunque degli aggregatori tematici, delle “etichette” che, apposte su un contenuto, lo categorizzano riconducendolo ad un determinato argomento con l’obiettivo di facilitare la ricerca da parte degli utenti. Oltre ad agevolare gli utenti nella loro ricerca, gli hashtag hanno anche l’utilità di massimizzare l’esposizione di un contenuto a vantaggio dell’utente che lo sta pubblicando: etichettare un contenuto con un hashtag, infatti, espone il nostro contenuto a tutti gli utenti che digitano nella loro ricerca quell’hashtag specifico. Da qui si può comprendere l’enorme potenzialità di questo fenomeno: se siamo abili a scegliere i giusti hashtag per etichettare i nostri contenuti, abbiamo la possibilità di massimizzarne l’esposizione a costo zero.

Cosa vuol dire hashtag? 

La parola hashtag nasce su Twitter nel 2007 con l’obiettivo, appunto, di creare e categorizzare specifici argomenti chiave all’interno del social network e non è altro che una crasi tra due termini: “hash”, che significa letteralmente “cancelletto” e indica il carattere della tastiera attraverso cui si attivano gli hashtag, e “tag”, la cui traduzione è appunto “etichetta” e designa una parola chiave a cui associare un concetto e dei contenuti. 

Chi ha inventato gli hashtag? 

La persona a cui dobbiamo l’invenzione del modo più immediato e organizzato per categorizzare i nostri post all’interno di argomenti specifici è Chris Messina. Era il lontano 2007 quando l’ex UX designer di Google utilizzò per la prima volta un hashtag su Twitter con l’intento di raccogliere tutte le conversazioni riguardanti BarCamp: una rete internazionale di non conferenze aperte incentrate su temi relativi alle innovazioni del web, di cui Messina era il fondatore. Il suo scopo era quello di migliorare la User Experience nei social media attraverso il tracciamento dei contenuti relativi ad uno stesso argomento: adesso, a 15 anni di distanza, sembra superfluo dire che evidentemente ci è riuscito. 

Cosa sono gli hashtag

Come si scrive un hashtag? 

Un hashtag, dunque, non è altro che una parola preceduta dal simbolo “cancelletto” (#), un termine coniato dall’unione di un hash e di un tag che riconduce un contenuto all’interno di una specifica categoria o di uno specifico argomento. È bene tenere presente che nella scrittura di un hashtag bisogna omettere gli spazi e i segni di punteggiatura: se si intende utilizzare più parole in un unico hashtag è possibile separarle attraverso l’uso delle lettere maiuscole.

Prendiamo come esempio il nostro caso: Very Content è una Digital Agency e contrassegnando i nostri contenuti sui social con l’hashtag “#digitalagency” creeremmo un’etichetta grazie a cui chiunque cerchi tale hashtag ci vedrebbe comparire tra i risultati di ricerca relativi. Utile no? Un modo intelligente per ordinare i contenuti e trovare agevolmente le informazioni che stiamo cercando.

Cosa sono gli hashtag

Hashtag su Instagram  

Come abbiamo visto, gli hashtag hanno la funzione di categorizzare i contenuti postati sui social network e influiscono notevolmente sui risultati di ricerca proposti agli utenti su Instagram e sugli altri social media: sono molti gli utenti che, nella loro ricerca di contenuti sui social, partono proprio dagli hashtag. Di conseguenza, capire come utilizzarli in modo strategico può influire notevolmente sulla propria visibilità online. 

Per utilizzare al meglio gli hashtag su Instagram bisogna tenere in considerazione due variabili fondamentali: la popolarità e la pertinenza con il contenuto che etichettano. Il concetto di pertinenza può apparire quasi scontato, ma non lo è: è fondamentale che il contenuto etichettato sia coerente con l’etichetta utilizzata, in quanto gli utenti che cercano un hashtag specifico su Instagram sono evidentemente interessati all’argomento correlato. Se i tuoi contenuti saranno pertinenti e di buona qualità, verrai sicuramente premiato dagli utenti interessati attraverso la loro interazione.

Per quanto riguarda il concetto di popolarità, è bene chiarire che quanto più gli hashtag sono popolari tanto più numerosi saranno gli utenti che cercano i contenuti che riguardano l’argomento relativo: utilizzando hashtag popolari, a parità di pertinenza, sarà dunque più semplice massimizzare l’esposizione dei propri contenuti. 

Cosa sono gli hashtag

Hashtag su Twitter 

Anche nel caso del celebre social network appena acquistato da Elon Mask per la modica cifra di 44 miliardi di dollari, il meccanismo di funzionamento relativo agli hashtag è analogo: possiamo avere in mente il tweet più impattante del mondo, ma per ottenere una visibilità considerevole è imprescindibile ricorrere all’utilizzo dei giusti hashtag

Su Twitter, l’utilizzo degli hashtag serve a raggruppare tweet e conversazioni categorizzandoli per argomenti specifici in modo tale che gli utenti possano cercare e trovare facilmente gli argomenti di loro interesse.

Analogamente a quanto avviene su Instagram e negli altri social network, la pertinenza è una variabile fondamentale per avere successo in termini di visibilità: se gli hashtag sono pertinenti con i tweet è probabile che compaiano nelle ricerche degli utenti che digitano i suddetti hashtag in fase di ricerca, aumentando la probabilità di ampliare la reach. Più visibilità acquistano i tweet, più sarà probabile che gli utenti vi interagiscano contribuendo ad aumentarne la popolarità.

Cosa sono gli hashtag

I migliori software per selezionare hashtag 

Saper utilizzare gli hashtag in modo strategico è fondamentale per ogni social media marketer, rappresentando uno strumento estremamente efficace per aumentare la visibilità di brand e prodotti. Individuare gli hashtag di tendenza più pertinenti con i propri contenuti, però, non è certamente un’attività. Posto che non tutti hanno le conoscenze di un social media marketer, per la fortuna di tutti gli utenti attivi quotidianamente sui social esistono software online pensati per selezionare gli hashtag migliori per ogni argomento. Essi consistono in veri e propri motori di ricerca per hashtag che in base alle parole chiave immesse generano i migliori hashtag correlati all’argomento. 

Tra i software più famosi per selezionare hashtag da utilizzare su Instagram troviamo sicuramente HashtagStack, una piattaforma gratuita che utilizza il machine learning per aiutare gli utenti a generare i migliori hashtag correlati all’argomento di loro interesse: non serve nemmeno effettuare una registrazione, è sufficiente inserire le parole chiave desiderate e la piattaforma procederà all’elaborazione dei risultati. Per quanto riguarda Twitter, invece, il software per selezionare hashtag più famoso è probabilmente Ritetag: una piattaforma online che analizza gli hashtag di Twitter con lo scopo di classificarli in ordine di popolarità, consentendo agli utenti di selezionarli e pubblicarli automaticamente ai tweet in fase di pubblicazione. Esistono anche software che consentono di selezionare hashtag al contempo sia per Instagram che per Twitter, come per esempio TagsFinder: una piattaforma online che genera, a partire dall’inserimento di una parola chiave, i migliori hashtag correlati (diversi dalla parola chiave, ma estremamente popolari), simili (contengono la parola chiave) o combinati.

Cosa sono gli hashtag

Le piattaforme che consentono di generare hashtag per i propri post social sono innumerevoli, ma purtroppo da soli non sono sufficienti per strutturare una strategia social efficace. Se vuoi implementare una strategia vincente per aumentare la visibilità della tua azienda sui social media, affidati a un professionista che non lasci nulla al caso: affidati a Very Content, digital agency di Milano. Visita il nostro sito e contattaci!

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Marketing nel Metaverso: la nuova frontiera del marketing digitale.

Come già ampiamente verificatosi a partire dall’inizio della rivoluzione digitale, il perpetuo cambiamento si è consolidato come unica costante nella società liquida post-moderna e questo trend sembra non volersi arrestare nemmeno con la nascita del Metaverso. A cambiare saranno innumerevoli aspetti della nostra vita personale e professionale: attraverso l’utilizzo di un avatar personale in tre dimensioni sarà possibile vivere a tutti gli effetti una vita virtuale parallela e interconnessa con quella reale, interagendo con gli altri utenti, partecipando a varie attività, lavorando e facendo acquisti.

Di conseguenza, a cambiare sarà certamente anche il modo di fare marketing e comunicazione da parte delle aziende: se ti interessa approfondire l’argomento e cercare di capire come il Metaverso possa cambiare il modo di fare marketing e comunicazione nel passaggio dal web 2.0 al web 3.0, allora potrebbe interessarti leggere questo articolo. Al suo interno troverai i seguenti argomenti:

Cos’è il Metaverso?

Il Metaverso può essere definito come la completa realizzazione del tanto agognato web 3.0, la naturale evoluzione dell’attuale universo costituito dai Social Network in cui trionferà la natura collaborativa e decentralizzata di internet grazie all’utilizzo della tecnologia blockchain. Tecnologia che renderà possibile il fatto, che fino a qualche anno fa poteva essere considerato solo un sogno, di essere rappresentati da un vero e proprio avatar in quello che è a tutti gli effetti un universo virtuale sempre più interconnesso con quello reale. Non si sa ancora con precisione tutto ciò che sarà reso possibile in questo nuovo universo multidimensionale, ma quello che è certo è che verranno offerte soluzioni innovative per affrontare la quotidianità della propria vita: per esempio, sembra che non sarà più necessario creare account diversi per ogni sito ma che la propria identità, attribuita al relativo avatar, verrà certificata automaticamente tramite blockchain. Sarà inoltre possibile partecipare alle riunioni di lavoro in un vero e proprio ufficio virtuale nei panni del proprio avatar grazie all’integrazione nel Metaverso della piattaforma Teams, già annunciata da Microsoft. Il Metaverso si appresta ad essere quindi un vero e proprio insieme di universi multimediali interconnessi in quella che è a tutti gli effetti una realtà aumentata, accessibile da diverse piattaforme attraverso un visore VR.

Marketing nel metaverso

Marketing nel Metaverso: un nuovo trend per le aziende. 

Utilizzare il Metaverso per ampliare e integrare le proprie strategie di marketing appare sempre di più come un trend inevitabile, dal momento che viene descritto dagli esperti come un “economia perfettamente funzionante”: al suo interno, infatti, gli individui e le aziende potranno infatti creare, possedere, vendere e comprare proprietà fisiche e virtuali, traendone profitto. Il contesto ideale per offrire alle aziende la possibilità di innovare e rivoluzionare le proprie strategie di marketing e comunicazione per coinvolgere in modi senza precedenti i propri consumatori: ancor di più se si pensa che nel Metaverso si verificherà una piena interoperabilità di dati, contenuti e prodotti digitali. Questo nuovo universo multidimensionale consentirà alle aziende di sfondare le barriere tradizionali tra brand e consumatori, consentendo di creare prototipi facilmente osservabili e testabili dagli utenti, generando e immagazzinando informazioni specifiche a cui nessun questionario potrebbe mai nemmeno avvicinarsi.

Sono già numerosi, infatti, i brand che si sono avvicinati a questo nuova estensione vituale dell’universo fisico, stipulando partnership con i colossi tech maggiormente coinvolti in questa rivoluzione. È il caso, ad esempio, di Gucci, che ha creato una versione multimediale e immersiva del Gucci Garden Museum di Firenze, rendendolo accessibile per due settimane nel Metaverso attraverso la piattaforma Roblox: un modo estremamente innovativo e rivoluzionario per fare branding e branded entertainment.

Marketing nel metaverso

Metaverse Ads: l’evoluzione del Social Media Advertising.

Il Metaverso, oltre che un universo multimediale ricreativo, si appresta dunque a diventare un vero e proprio canale di comunicazione innovativo per brand e retailer e più in generale la nuova frontiera dell’interazione online rivoluzionando l’intero ecosistema digitale. Una rivoluzione che annuncia l’evoluzione delle pratiche attuali del Digital Marketing a beneficio del cosiddetto “gamevertising”, in cui i mondi virtuali hanno già iniziato la loro trasformazione in veri e propri campi di battaglia pubblicitari: nulla a che vedere con la “pubblicità” come siamo abituati a concepirla. Ma i cambiamenti non sono finiti qui.

Con la decentralizzazione di internet, infatti, a cambiare sarà l’intero paradigma del Social Media Advertising: Facebook, ad esempio, oggi guadagna vendendo spazi pubblicitari all’interno dei propri social media forte del suo controllo esclusivo sulle sue piattaforme e dei benefici a cui consente di accedere agli inserzionisti. Nel Metaverso, invece, questo controllo esclusivo non sussiste più e i provider di servizi agli inserzionisti saranno coloro che riusciranno ad avere l’esclusivo controllo sui prodotti digitali largamente adottati: è il caso, per esempio, dei produttori dei visori VR, già considerati come i browser del futuro in qualità del punto di accesso al Metaverso più prossimo all’utente, dei provider di infrastrutture Cloud e dei provider di identità sulla blockchain.

Marketing nel metaverso

Marketing nel Metaverso: il nuovo scenario del retailing.

Come abbiamo visto, quindi, la nascita del Metaverso sta innescando un processo di rivoluzione dell’intero ecosistema digitale che avrà inevitabilmente una ripercussione sulla definizione e sull’integrazione delle strategie di marketing delle aziende. Il Metaverso costituirà un’opportunità sia per le aziende B2C, che avranno a disposizione scenari e modalità sempre nuove e sempre più coinvolgenti per interagire con i consumatori in tutte le diverse fasi del funnel, sia per le aziende B2B, sfruttando la decentralizzazione del web 3.0 per svincolarsi dalla concorrenza oligopolistica dei colossi che attualmente presidiano ingombrantemente il mercato.

È bene tenere presente, infine, che la tecnologia blockchain è al centro di controversie per quanto riguarda i dubbi ancora da sciogliere sul suo impatto ambientale (soprattutto per quanto riguarda l’influenza sul cambiamento climatico) e sui suoi possibili utilizzi illegali, motivi per cui può rappresentare attualmente un campo minato per le aziende intenzionate a entrare nel Metaverso.

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Canzoni per storie e reel instagram

Al giorno d’oggi, i Social Media si sono radicati profondamente nelle abitudini che compongono la nostra vita quotidiana: circa 500 milioni di utenti sono attivi ogni giorno su questa piattaforma pubblicando post, stories, reel o semplicemente curiosando tra i contenuti dei propri follow. Se nel condividere i nostri post siamo ormai dei veri esperti, spesso non siamo invece a conoscenza di tutti i segreti per ottimizzare i nostri video dal momento che alcuni formati, come ad esempio i reel e le stories, sono stati introdotti solo recentemente. 

Affinché un video riscuota il successo desiderato, la musica e le canzoni scelte come abbinamento giocano un ruolo fondamentale: ecco perché per ricevere tanti likes e visualizzazioni è importante scegliere le giuste canzoni per i reel e le stories che pubblichiamo su Instagram. All’interno di questo articolo parleremo di:

I nuovi trend su instagram: musica adatta per instagram stories e reel.

Come abbiamo già anticipato, negli ultimi anni Instagram ha introdotto nei nuovi formati per pubblicare contenuti sulla piattaforma: qualche anno fa è stata la volta delle instagram stories, più recentemente degli instagram reel. L’introduzione di questi due nuovi formati ha dato agli utenti, e di conseguenza alle aziende, la possibilità di raggiungere una copertura sempre più ampia massimizzando la propria reach su Instagram. Per raggiungere tante visualizzazioni, però, è cruciale ottimizzare i propri contenuti e, come abbiamo visto, scegliere la canzone del momento o canzoni che vanno di moda è fondamentale per migliorare la qualità dei reel e delle stories su Instagram. 

L’utilizzo della giusta musica nelle instagram stories e nei reel ha permesso che alcuni video diventassero virali sul web oltre ogni aspettativa iniziale, superando di gran lunga la portata mediatica attesa: in particolare la scelta di alcune canzoni ha fatto in modo che migliaia di persone non riuscissero a smettere di canticchiare dei frammenti di specifiche canzoni, a cui associavano istintivamente le immagini dei video correlati impresse ormai nella loro memoria. Video e musica infatti compongono un mix esplosivo per creare un contenuto d’impatto e soprattutto immediato, che attiri istantaneamente l’attenzione dell’utente impedendogli di scorrere al contenuto successivo. 

Dopo tutte queste rivelazioni, probabilmente stai pensando che la pubblicazione di reel e stories su instagram potrebbe integrarsi alla perfezione con le tue strategie di digital marketing: se è così, ti consigliamo di visitare il nostro sito e di contattarci per creare insieme la strategia di social media marketing più adatta per massimizzare le performance del tuo business.

Ma torniamo al nocciolo della questione: quali sono le migliori canzoni italiane per rendere virali instagram stories e reel?

Canzoni per storie e reel instagram

Le migliori canzoni italiane per instagram reel e instagram stories. 

La prima canzone italiana che sta spopolando su Instagram è senza dubbio “Povero Gabbiano”, o sarebbe più giusto chiamarla “Tu comm’ a me”, il suo vero titolo con cui è stata scritta dall’autore Gianni Celeste nel lontano 1988. Ti sarà sicuramente capitato di intonare la celebre frase “Povero gabbiano, hai perduto la compagna”, leitmotiv che racconta la storia di un uomo pervaso dalla solitudine dopo la fine di una storia d’amore. 

Un altro tormentone da segnalare è “Ciao ciao”, la canzone portata sul palco del Festival di Sanremo 2023 dal gruppo musicale “La rappresentante di lista”: canzone che le cui note hanno sedotto un pubblico di tutte le età, tanto da indurre l’illustre regista italiano Paolo Sorrentino a sceglierla per accompagnare il finale alternativo del suo ultimo film “È stata la mano di Dio”. 

E visto che anche le interazioni online, quasi come le interazioni nel mondo fisico, sono spesso “una questione di chimica” è impossibile non citare tra le migliori canzoni per reel e instagram stories “Chimica”, brano cantanto a Sanremo 2022 da Donatella Rettore e Ditonellapiaga. È facilmente comprensibile come questo brano sia rapidamente diventato virale se si considera la geniale semplicità del suo testo, caratteristica essenziale per la sua memorabilità, in cui viene ripetuta addirittura 48 volte la parola “chimica”. 

Infine, degna di nota tra le canzoni del momento su Instagram è “Brividi”: la canzone vincitrice di Sanremo 2022, cantata da Blanco e Mahmood, è diventata ancora più virale (come se ce ne fosse stato bisogno) grazie ad un video molto particolare e del tutto insolito. Un parroco ha infatti deciso di intonarne una parte durante l’omelia di una sua messa, con il risultato di spopolare oltre ogni immaginazione su Instagram e su tutto il web in generale. 

Canzoni per storie e reel instagram

Altre canzoni virali nel 2023 per instagram stories e reel. 

Grazie all’introduzione dei formati stories e reel per pubblicare i propri video su Instagram, con annessa la possibilità di accompagnarli con un frammento delle nostre canzoni preferite, molti brani anche sconosciuti hanno avuto l’inattesa possibilità di raggiungere milioni di visualizzazioni. Ma non solo: anche canzoni che hanno goduto di un breve periodo di intensa notorietà ma che poi sono velocemente scivolate nel dimenticatoio, hanno avuto la possibilità di tornare in auge grazie all’introduzione di questi nuovi formati. Quest’ultimo è il caso di “Take me to church”, cantato da Hozier, che aveva conosciuto il suo momento di massimo splendore nel 2014 e che oggi grazie a Instagram e agli altri social media ha avuto l’occasione di tornare alla ribalta sotto forma di due diversi remix. 

Un esempio illustre di un cantante sconosciuto la cui notorietà è stata catalizzata da questo fenomeno social è costituito dall’artista nigeriano CKay, grazie alla sua canzone “Love Nwantiti”: in seguito allo sviluppo di TikTok e all’introduzione dei reel da parte di instagram, questo cantante è passato rapidamente da essere sconosciuto al di fuori del suo paese di origine a registrare milioni di ascolti su tutte le piattaforme di streaming. 

Altre canzoni di cantanti e gruppi parzialmente sconosciuti poi divenute virali grazie a Instagram sono “Swing Lynn (Harmless)” dei Twin Cabins, “Oh No” di Capone, utilizzata spesso e volentieri per accompagnare video di incidenti imprevisti e dalla spiccata comicità con la parte finale del brano che recita “Oh no no no no no”, e “Monkeys spinning Monkeys”, caratterizzata da una melodia allegra e “soft” che la rende perfetta per i video buffi di animali e neonati.

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