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Whatsapp Marketing: che cos’è, come funziona e come creare un chatbot per il Customer Care

Hai mai ricevuto un messaggio su Whatsapp da un’azienda e ti sei chiesto come fosse possibile? Bene, sei nel posto giusto per trovare una risposta. Benvenuto nell’entusiasmante mondo del Whatsapp Marketing, dove puoi trasformare le chat in un potente strumento di connessione con i tuoi clienti.

Whatsapp, infatti, non è più solo un’app per messaggi tra amici: è una potente piattaforma di marketing. Con oltre 2 miliardi di utenti attivi mensili in tutto il mondo, Whatsapp offre un’enorme opportunità per le aziende di entrare in contatto con il proprio pubblico in modo immediato e personale. Ma, essendo una strategia così diretta e intrusiva, bisogna implementarla nel modo giusto. Nel corso di questo articolo, esploreremo le migliori pratiche e le strategie vincenti per utilizzare Whatsapp come canale di marketing efficace. In particolare, toccheremo i seguenti argomenti:

Fondamenti di Whatsapp Marketing

Fare marketing su Whatsapp è una strategia che sfrutta l’app di messaggistica istantanea più diffusa al mondo per connettersi con i clienti. Le aziende utilizzano questo canale per inviare messaggi promozionali, offerte speciali e per adempiere ad alcune funzioni di Customer Service.

Ma quali sono i vantaggi e le opportunità offerte dal Whatsapp Marketing?

  • Comunicazione istantanea: Whatsapp offre una comunicazione istantanea e diretta con i clienti. I messaggi sono consegnati quasi istantaneamente, consentendo alle aziende di raggiungere il loro pubblico in tempo reale;
  • Personalizzazione: Puoi personalizzare i messaggi in base alle preferenze e ai comportamenti dei tuoi clienti, creando un’esperienza più rilevante e coinvolgente.
  • Basso Costo: rispetto ad altre forme di marketing, il Whatsapp Marketing può essere molto economico, soprattutto se utilizzato in modo strategico.
  • Feedback Istantaneo: I clienti possono scrivere in modo diretto all’azienda se hanno dubbi, domande o problemi, consentendole un Supporto Clienti rapido, chiaro e innovativo.

Inoltre, i numeri parlano chiaro. Le statistiche e i trend mostrano chiaramente l’efficacia di fare Marketing su Whatsapp. Le aziende che utilizzano Whatsapp, infatti, hanno riscontrato un aumento dell’engagement, una maggiore fedeltà dei clienti e un aumento delle conversioni.

Il futuro del Customer Service: chatbot su Whatsapp

Come accennavamo, supportare i clienti utilizzando un canale diretto e innovativo come Whatsapp è indubbiamente il futuro del Customer Care. Ma esiste un modo per evitare di dover rispondere manualmente a tutti i clienti che necessitano supporto: i Chatbot. Scopriamo cosa sono e come si usano!

I chatbot su Whatsapp sono programmi informatici progettati per simulare una conversazione umana. Possono rispondere automaticamente ai messaggi dei clienti e guidarli attraverso una varietà di compiti, dalla risoluzione dei problemi all’assistenza all’acquisto di prodotti. Funzionano attraverso un’interfaccia di messaggistica istantanea, proprio come una chat tra persone reali.

L’uso dei chatbot su Whatsapp per il customer service offre numerosi vantaggi sia per le aziende che per i clienti:

  • Disponibilità 24/7: i chatbot sono sempre disponibili, 24 ore al giorno e 7 giorni alla settimana, per rispondere alle domande dei clienti, eliminando le snervanti attese che tutti conosciamo;
  • Risposte immediate: i chatbot forniscono risposte immediate e accurate, migliorando l’efficienza del customer service;
  • Risparmio di tempo e costi: essi riducono la necessità di personale umano per rispondere a domande frequenti, consentendo alle aziende di risparmiare tempo e denaro.

Come creare un Chatbot su Whatsapp per l’assistenza ai clienti

Ora che hai una solida comprensione dei chatbot su Whatsapp, è tempo di imparare come crearne uno per la tua azienda. Ecco cosa devi fare:

  1. Definizione degli obiettivi: prima di tutto, devi chiarire quali obiettivi vuoi raggiungere con il tuo chatbot. Deve essere progettato per risolvere specifici problemi o compiti, come rispondere alle domande frequenti, raccogliere dati dai clienti o automatizzare alcuni processi;
  2. Scelta di un’API o di una piattaforma: puoi scegliere tra diverse API e piattaforme di chatbot che supportano Whatsapp. Alcune delle opzioni più popolari includono Twilio, WhatsApp Business API e Trengo. Valuta attentamente le caratteristiche e le tariffe di ciascuna opzione per trovare quella più adatta alle tue esigenze;
  3. Progettazione del flusso di conversazione: crea un flusso conversazionale logico e intuitivo per il tuo chatbot. Pianifica come risponderà alle domande dei clienti e come guiderà gli utenti attraverso i processi;
  4. Sviluppo e Programmazione: è necessario programmare il chatbot per rispondere in modo appropriato alle interazioni degli utenti. Questo potrebbe richiedere conoscenze di programmazione o l’aiuto di uno sviluppatore ma, con le piattaforme innovati al giorno d’oggi, non dovrebbe essere necessario.

In definitiva, fare Whatsapp Marketing utilizzando questa strategia per fare Customer Care permetterà alla tua azienda di distinguersi notevolmente dai suoi competitor e avere quel plus che indirizza i clienti verso di lei.

Vuoi avere maggiori informazioni su come implementare una strategia di Whatsapp Marketing? Contattaci ora!

Saremo Very Content-i di trovare la soluzione più adatta alle tue esigenze.

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Guida al Digital Storytelling: significato, esempi e applicazioni nel Branding Aziendale

Bentornati amanti del Digital Marketing! Oggi ci immergeremo nel mondo del Digital Storytelling e scopriremo perché è diventato il cuore pulsante delle strategie di Marketing e Branding aziendale. Che tu sia un esperto del settore o un curioso alla ricerca di nuove idee, questa guida ti fornirà delle basi solide per comprendere il potere delle narrazioni digitali.

Tra Digital Storytelling, Visual Storytelling e Brand Storytelling, in questo articolo toccheremo i seguenti argomenti:

Pronto? Partiamo subito!

Che cos’è il Digital Storytelling e qual è il suo significato?

Il Digital Storytelling è molto più di una semplice buzzword nel mondo del marketing moderno. È il cuore pulsante di ogni campagna di successo. Ma qual è il suo vero significato? In parole semplici:

Il Digital Storytelling è l’arte di comunicare la tua storia aziendale in modo coinvolgente e autentico, utilizzando strumenti digitali come video, immagini e testi su piattaforme online.

Immagina di essere al centro di una conversazione avvincente con il tuo pubblico, un dialogo che crea un legame profondo tra la tua azienda e i clienti. Ecco dove entra in gioco il Digital Storytelling. È il mezzo attraverso cui puoi trasformae i concetti aziendali astratti in narrazioni tangibili e coinvolgenti. Perciò, non sorprende che sia diventato un pilastro fondamentale nella comunicazione aziendale e nel mondo del marketing.

Le basi per un Digital Storytelling di successo

Ecco alcune fondamentali dritte per aiutarti a creare narrazioni digitali coinvolgenti:

  1. Conosci il tuo pubblico: prima di iniziare a raccontare, devi conoscere a chi ti stai rivolgendo. Comprendere le esigenze, i desideri e gli interessi del tuo pubblico ti permetterà di creare storie efficaci;
  2. Definisci il tuo obiettivo: chiarisci cosa desideri ottenere con la tua storia. Vuoi promuovere un prodotto, condividere la tua missione aziendale o coinvolgere il pubblico? L’obiettivo finale deve guidare la tua narrazione;
  3. Sii autentico: il pubblico apprezza la sincerità. Sii autentico nelle tue storie, condividi le sfide e le vittorie dell’azienda in modo onesto;
  4. Struttura la tua storia: ogni buona storia ha un inizio, uno sviluppo e una conclusione. Organizza la tua narrazione in modo coerente e logico per mantenere il pubblico coinvolto dall’inizio alla fine;
  5. Utilizza visual coinvolgenti: video, immagini di alta qualità e grafiche accattivanti possono migliorare notevolmente la tua narrazione. Assicurati che i tuoi visual siano allineati con il messaggio che vuoi trasmettere;
  6. Crea suspense: una buona storia tiene il pubblico col fiato sospeso. Mantieni alta l’attenzione e spingi i tuoi lettori/spettatori a voler scoprire cosa succederà dopo;
  7. Call to Action (CTA): alla fine della storia, guida il pubblico su cosa fare dopo. Che si tratti di visitare il tuo sito web, iscriversi a una newsletter o condividere una storia, una CTA chiara può portare a risultati concreti;
  8. Misure di successo: monitora le metriche di engagement per valutare l’efficacia della tua storia. Questo ti permetterà di apportare miglioramenti continui e di adattare le tue strategie.

Alcuni esempi di Digital Storytelling di successo

La teoria è importante, ma l’ispirazione viene spesso dalla pratica. Ecco perché è così importante esaminare alcune storie di successo nel mondo del Digital Storytelling. Questi casi concreti mostrano come alcune aziende abbiano abbracciato appieno l’arte della narrazione digitale, ottenendo risultati straordinari.

1. Airbnb e la Community globale:

Airbnb ha creato un legame unico tra i suoi utenti attraverso il Digital Storytelling. Presenta storie di viaggiatori provenienti da tutto il mondo, mettendo in evidenza le loro esperienze autentiche e condividendo emozioni e avventure. Questo avvicina il pubblico a una vasta comunità globale di host e viaggiatori. Le tecniche chiave includono:

  • Video coinvolgenti: Airbnb utilizza video ben realizzati che catturano l’essenza di un’esperienza di viaggio. Questi video spesso si concentrano su un aspetto unico della destinazione o della cultura, trasmettendo empatia e interesse.
  • Testimonianze autentiche: le storie di host e viaggiatori sono autentiche e personali. Airbnb trasmette l’autenticità attraverso le parole dei suoi utenti anziché attraverso annunci pubblicitari;

2. Red Bull e l’Estremo:

Red Bull ha fatto del Digital Storytelling un’arte nel raccontare storie di atleti estremi e avventure adrenaliniche. Queste storie connettono il pubblico con l’energia e l’entusiasmo che il marchio rappresenta. Le strategie chiave includono:

  • Video di alta qualità: Red Bull è noto per la produzione di video di alta qualità che catturano le acrobazie mozzafiato degli atleti estremi. Questi video creano una forte empatia con il pubblico, facendolo sentire coinvolto nella narrazione;
  • Live streaming: l’azienda utilizza spesso il live streaming per portare gli spettatori più vicino alle emozioni del momento. Questo crea un senso di partecipazione diretta e immedesimazione.

3. Coca-Cola e la condivisione di gioia:

“Share a Coke” di Coca-Cola è un esempio straordinario di come il Digital Storytelling possa coinvolgere il pubblico in modo creativo. La campagna ha coinvolto i consumatori consentendo loro di personalizzare le etichette delle bottiglie con i propri nomi. Le chiavi del successo includono:

  • Coinvolgimento del pubblico: la campagna ha coinvolto direttamente i consumatori, incoraggiandoli a cercare le bottiglie con i propri nomi o quelli dei loro amici. Questo ha generato una notevole partecipazione e tantissime condivisioni sui social media;
  • Condivisione di emozioni positive: Coca-Cola si è concentrata sulla condivisione di gioia e felicità, creando un legame emotivo con il suo pubblico. Le storie di persone che condividono momenti speciali bevendo Coca-Cola hanno reso il marchio parte di esperienze felici.

Questi esempi dimostrano come il Digital Storytelling possa essere un potente strumento per stimolare il pubblico, generare empatia e costruire un legame emotivo tra il brand e i consumatori.

Che cos’è il Visual Storytelling?

Il Visual Storytelling è una branca affascinante del Digital Storytelling che fa un uso intensivo di immagini, video e grafiche per comunicare storie in modo coinvolgente. Nel contesto dell’era digitale, il Visual Storytelling è diventato un mezzo potente per catturare l’attenzione di un pubblico sempre più visivamente orientato e distratto.

Nel Visual Storytelling le immagini diventano il mezzo principale per trasmettere un messaggio o una storia. Queste immagini possono essere fotografie, illustrazioni, infografiche o video. La sua forza risiede nella capacità di catturare emozioni e trasmettere concetti complessi attraverso visual che parlano direttamente al cuore e alla mente del pubblico. Con l’attenzione sempre più frammentata degli utenti online, offre un modo efficace per attirare e trattenere l’attenzione.

Esempi di visual storytelling in diversi contesti aziendali

Diverse aziende hanno sfruttato con successo il Visual Storytelling in vari contesti. Ad esempio, un’azienda di moda potrebbe utilizzare video di alta qualità per presentare la sua ultima collezione, mostrando i dettagli dei tessuti e i modelli che indossano i capi in contesti reali. Un’agenzia di viaggi potrebbe condividere immagini suggestive dei luoghi esotici in cui offre esperienze indimenticabili. Persino un’azienda tecnologica potrebbe utilizzare infografiche per semplificare concetti complessi e rendere più accessibile l’informazione tecnica.

Che ne pensi?

Vuoi dare vita ad una strategia di Digital Storytelling ma non hai idee e non sai da dove partire? Nessun problema: ci siamo qui noi!

Contattaci per ricevere una prima consulenza gratuita, saremo Very Content-i di trovare la soluzione più adeguata alla tue esigenze.

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Qual è la differenza tra Funnel e Flywheel nel Digital Marketing?

Nell’era moderna, il marketing digitale ha assunto un ruolo fondamentale per le aziende di ogni settore. Con l’avvento delle tecnologie digitali e la crescente presenza online dei consumatori, l’efficacia delle strategie di marketing tradizionali è stata messa in discussione. In questo contesto, sono emersi due approcci distinti e innovativi: il Funnel e il Flywheel di Marketing.

Il concetto di Funnel rappresenta un modello consolidato nel marketing, basato su un processo lineare che guida i potenziali clienti attraverso diverse fasi, dal momento in cui scoprono un prodotto o servizio fino all’acquisto finale. Questo approccio si focalizza sulla generazione di lead e sulla conversione di clienti, con particolare attenzione alle singole transazioni.

Dall’altro lato, il concetto di Flywheel è una prospettiva più recente e orientata al cliente. Questo approccio mira a creare una spinta costante e virtuosa attorno al cliente, focalizzandosi sull’esperienza del cliente stesso e sulla soddisfazione a lungo termine. L’obiettivo principale del Flywheel è quello di generare forza attraverso l’attrazione, il coinvolgimento e la fidelizzazione dei clienti.

In questo articolo, esploreremo approfonditamente le differenze tra i due approcci e analizzeremo le loro applicazioni nel contesto del marketing digitale attuale. Scopriremo quale approccio potrebbe essere più adatto alle esigenze delle aziende in un mondo sempre più digitalizzato e competitivo.

Toccheremo, perciò, i seguenti argomenti:

Che cos’è e come funziona il Funnel Marketing?

Il Funnel è un concetto centrale nel Marketing Digitale, rappresentando un modello strategico che guida i potenziali clienti attraverso un percorso ben definito. Esso rappresenta una metafora visiva che illustra come i consumatori si spostano attraverso diverse fasi, dall’essere consapevoli di un prodotto o servizio fino all’azione finale di acquisto. Le tappe tipiche del funnel includono:

  • la fase di consapevolezza, in cui i potenziali clienti vengono introdotti al marchio;
  • la fase di interesse, dove dimostrano un maggiore coinvolgimento;
  • la fase di decisione, dove valutano le opzioni disponibili;
  • la fase di azione, dove avviene l’effettivo acquisto.

Durante ogni fase del Funnel, vengono utilizzate diverse strategie per coinvolgere e convertire i potenziali clienti. Le campagne ADS, per esempio, sono uno degli strumenti principali per aumentare la consapevolezza del marchio, raggiungendo una vasta audience online. L’Email Marketing è un altro elemento cruciale nel Funnel, permettendo di comunicare in modo personalizzato e diretto con i Lead, mantenendoli informati e costruendo una relazione di fiducia.

Tuttavia, il Funnel presenta sia vantaggi che svantaggi. Tra i vantaggi, vi è la sua struttura ben definita, che consente di misurare e ottimizzare le performance in ogni fase del processo. Inoltre, si concentra sulle conversioni, aiutando a identificare i punti critici in cui i potenziali clienti abbandonano il percorso di acquisto. D’altro canto, il Funnel può risultare troppo lineare e focalizzato esclusivamente sulla conversione a breve termine, trascurando la fidelizzazione a lungo termine dei clienti. Inoltre, può non riflettere completamente l’esperienza complessiva del cliente, poiché si concentra maggiormente sulla generazione di Lead piuttosto che sulla soddisfazione del cliente dopo l’acquisto.

Che cos’è la Flywheel e come funziona nel Digital Marketing?

Il Flywheel è un’innovativa prospettiva nel marketing digitale che mette al centro il cliente, creando un ciclo virtuoso di crescita continua. A differenza del funnel, che si concentra sulla conversione dei potenziali clienti, il flywheel mira a mantenere costante il momentum attorno al cliente, puntando sull’esperienza e sulla soddisfazione a lungo termine. Esso si basa su tre elementi chiave: Attrazione, Coinvolgimento e Delizia.

  1. Fase di Attrazione. La prima fase coinvolge gli utenti sconosciuti tramite la creazione di contenuti di valore e l’uso di strategie di Inbound Marketing per catturarne l’attenzione. Questo può avvenire attraverso blog, video, social network e altre forme di contenuti che rispondano alle esigenze e ai desideri del pubblico di riferimento.
  2. Fase di Coinvolgimento. La seconda fase si concentra sull’interazione e sulla costruzione di relazioni durature con i clienti. Il customer service diventa un elemento chiave, fornendo supporto e assistenza personalizzata per soddisfare le necessità dei clienti, accrescendo la loro fedeltà e coinvolgimento con il marchio;
  3. Fase di Delizia. La terza e ultima fase è focalizzata sulla creazione di esperienze positive e memorabili per i clienti. Qui entrano in gioco referenze e testimonianze dei clienti soddisfatti, che diventano potenti strumenti di promozione per attrarre nuovi clienti.

A differenza del Funnel, il Flywheel pone una maggiore enfasi sulla soddisfazione del cliente e sulla creazione di un rapporto a lungo termine con la clientela. L’obiettivo è quello di generare un effetto a cascata, in cui la soddisfazione dei clienti li spinge a condividere esperienze positive con altri, generando così nuovi potenziali clienti.

Tra i vantaggi del flywheel nel marketing digitale, troviamo una maggiore enfasi sulla creazione di relazioni a lungo termine con i clienti, il che può portare a una maggiore fedeltà e a una migliore reputazione del brand. Tuttavia, il flywheel richiede tempo e sforzi costanti per mantenere il momentum e potrebbe essere meno adatto a modelli di business a ciclo breve o con necessità di conversione immediata.

Funnel vs Flywheel: un confronto

Vediamo ora un confronto diretto tra questi due approcci nel marketing digitale. Una delle principali differenze tra i due è la prospettiva del cliente e la gestione del suo ciclo di vita.

Il Funnel si concentra principalmente sulla conversione dei potenziali clienti in clienti effettivi, con una visione più transazionale del rapporto con il cliente. L’obiettivo principale è spingere i clienti attraverso il processo di acquisto, mettendo l’accento sulla generazione di lead e sulle conversioni a breve termine.

D’altra parte, il Flywheel pone l’attenzione sulla soddisfazione del cliente e sulla creazione di relazioni durature con essi. L’approccio è orientato a un ciclo continuo di attrazzione, coinvolgimento e delizia dei clienti, con l’obiettivo di generare un passaparola positivo e fidelizzare i clienti a lungo termine.

L’adattabilità dei due approcci varia a seconda delle tipologie dei business e dei settori. Il Funnel può essere particolarmente efficace per prodotti o servizi con un ciclo di vendita breve e per obiettivi di marketing a breve termine. D’altra parte, il Flywheel è più indicato per aziende che puntano alla creazione di relazioni solide con la clientela, come nel caso di business basati sulla fiducia, sulla fidelizzazione e sulla creazione di una community attiva di clienti.

Tuttavia, non è necessario scegliere uno dei due approcci in modo esclusivo. In realtà, il Funnel e il Flywheel possono coesistere o essere integrati all’interno della stessa strategia. Ad esempio, si può utilizzare il Funnel per acquisire nuovi clienti, mentre il fFywheel per mantenere un rapporto di lungo termine con i clienti esistenti. In questo modo, si può trarre vantaggio dai punti di forza di entrambi gli approcci e ottenere una strategia di marketing completa ed efficace.

Se sei interessato a scoprire qual è l’approccio più adeguato per la tua azienda, contattaci! Saremo Very Content-i di trovare la soluzione e la strategia che si adatta maggiormente al tuo business.

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KPI Digital Marketing: cosa sono e quali conviene prendere in considerazione?

Nel mondo sempre più digitale in cui le aziende operano oggi, misurare e valutare l’efficacia delle proprie iniziative di marketing è diventato essenziale per ottenere risultati tangibili e migliorare costantemente le strategie. In questo articolo, esploreremo in dettaglio le principali metriche e i KPI utilizzati nel Digital Marketing, mettendo in luce l’importanza di una valutazione accurata e mirata delle performance.

Il Digital Marketing offre alle aziende una vasta gamma di strumenti e canali per raggiungere il proprio pubblico di riferimento, coinvolgerlo e convertirlo in cliente. Tuttavia, per ottenere risultati significativi, è fondamentale valutare attentamente l’impatto delle proprie azioni. Le metriche e i KPI forniscono un quadro chiaro delle performance delle strategie di marketing, consentendo alle aziende di prendere decisioni informate e di ottimizzare le proprie attività.

In questo articolo, esploreremo una varietà di metriche e KPI utilizzati nel contesto del Digital Marketing. Toccheremo i seguenti argomenti:

Definizione di metriche e KPI nel Digital Marketing:

Nel contesto del marketing digitale, le metriche e i KPI (Key Performance Indicators) sono strumenti fondamentali per misurare l’efficacia delle strategie di marketing e valutare il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Le metriche rappresentano i dati quantitativi che misurano specifici aspetti delle attività di marketing, come il numero di visite al sito web, la durata media delle sessioni o il tasso di conversione. D’altra parte, i KPI sono le metriche chiave che vengono selezionate in base all’importanza strategica per l’azienda e che indicano il successo o il fallimento delle attività di marketing.

Ogni azienda ha obiettivi e priorità diversi, pertanto è importante identificare quali misure sono rilevanti per il proprio contesto aziendale. Ad esempio, se l’obiettivo principale è aumentare la consapevolezza che il pubblico ha del marchio, metriche come Impression e Reach sui social media potrebbero essere più rilevanti. D’altra parte, se l’obiettivo è generare lead di alta qualità, le metriche come il Tasso di Conversione e il Valore Medio degli Ordini possono essere più significative.

Metriche e KPI per valutare il traffico e l’audience

Le metriche di traffico del sito web forniscono informazioni preziose sul numero e l’andamento delle visite al tuo sito. Alcune delle metriche chiave includono:

  • il numero totale di visite,
  • le pagine viste
  • il tempo medio trascorso sul sito.

Le metriche di audience, d’altra parte, sono orientate a fornire informazioni sul pubblico che visita il tuo sito web. Queste metriche includono:

  • il numero di utenti unici;
  • la frequenza delle visite;
  • la durata media della sessione.

Analizzando attentamente queste metriche, potrai identificare gli aspetti del tuo sito web che attirano il maggior interesse, nonché eventuali aree di miglioramento. Ad esempio, se le visite al sito sono elevate, ma il tempo medio sulla pagina è basso, potrebbe essere necessario esaminare la qualità e la rilevanza dei contenuti offerto.

Metriche e KPI per misurare le conversioni e la Lead generation

Le metriche di conversione sono essenziali per valutare l’efficacia delle tue strategie di marketing nel generare azioni desiderate, come acquisti, iscrizioni o download. Alcune delle metriche di conversione comuni includono:

  • il Tasso di Conversione, che misura il rapporto tra il numero di azioni desiderate e il numero totale di visite o impressioni;
  • il Tasso di Abbandono del carrello, che indica quanti utenti lasciano il carrello senza completare l’acquisto;
  • il Valore Medio degli Ordini, che calcola la spesa media dei clienti.

Queste metriche sono di fondamentale importanza per valutare l’efficacia delle strategie di conversione e di acquisizione clienti. Le metriche di conversione ti permettono di comprendere quanto efficacemente stai convertendo il traffico in azioni desiderate, identificando eventuali punti deboli o aree di miglioramento nel processo di conversione. Le metriche di lead generation, invece, ti aiutano a misurare la qualità e il potenziale di conversione dei lead generati, offrendo informazioni sulla tua capacità di attrarre e coinvolgere potenziali clienti interessati.

Metriche di engagement sui Social Media

Le metriche di engagement sono fondamentali per valutare l’interazione e l’interesse del pubblico sui canali social. Queste metriche riflettono l’efficacia delle tue strategie di social media marketing nel coinvolgere e stimolare il pubblico. Alcune delle metriche di engagement comuni includono:

  • i like;
  • i commenti;
  • le condivisioni;
  • l’interazione complessiva con i tuoi contenuti sui social media.

I like indicano l’apprezzamento del pubblico per i tuoi contenuti, mentre i commenti offrono l’opportunità di interagire direttamente con gli utenti e creare conversazioni. Le condivisioni indicano che i tuoi contenuti sono ritenuti interessanti o rilevanti al punto da essere condivisi con i propri amici o consocenti.

Oltre alle metriche di engagement, è importante misurare il Reach e le Impression dei tuoi contenuti. Il Reach indica quanti utenti sono stati esposti ai tuoi contenuti, mentre le Impression misurano quante volte i tuoi contenuti sono stati visualizzati complessivamente. Queste metriche sono cruciali per valutare l’efficacia della tua presenza sui social media e per comprendere l’entità dell’audience raggiunta.

Se stai cercando dei professionisti a cui affidare la tua comunicazione digitale, contattaci! Da sempre riteniamo che un approccio Data-driven (ovvero basato sui dati e quindi su metriche e KPI) sia l’unico modo per dimostrare concretamente il ruolo strategico delle nostre attività di Marketing.

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Advergames: che cosa sono e perchè funzionano?

In un’epoca in cui l’attenzione dei consumatori è sempre più difficile da catturare, gli advergames si sono affermati come uno strumento di marketing straordinario. Ma cosa sono esattamente gli advergames? Sono giochi appositamente creati per promuovere un marchio, un prodotto o un servizio. Questi giochi, sviluppati con l’obiettivo di coinvolgere il pubblico in modo divertente e interattivo, offrono un’esperienza unica che va al di là dei tradizionali messaggi pubblicitari.

Il segreto del successo degli advergames risiede nella loro capacità di catturare l’attenzione e coinvolgere il pubblico in modo emozionale. Conquistano il cuore dei “giocatori” creando un legame profondo con il marchio che si trova dietro l’esperienza di gioco. Gli advergames offrono una forma di intrattenimento coinvolgente, che stimola il pubblico a interagire con il marchio in modo positivo e memorabile.

In questo articolo, perciò, toccheremo i seguenti argomenti:

Che cosa sono gli Advergames?

Gli advergames sono giochi che uniscono il divertimento del gioco con il potere del marketing. Sono appositamente creati per promuovere un marchio, un prodotto o un servizio in modo coinvolgente ed emozionale. A differenza dei giochi tradizionali, gli advergames hanno uno scopo di marketing ben definito: creare un’esperienza interattiva che coinvolga il pubblico e lo connetta con il marchio.

Gli advergames si distinguono dai giochi tradizionali per il loro obiettivo di promuovere e pubblicizzare. Mentre i giochi tradizionali possono essere creati semplicemente per intrattenere e divertire, gli advergames sono progettati con l’intento di veicolare un messaggio di marketing e creare un’associazione positiva con il marchio. Possono integrare elementi di branding, storytelling e messaggi pubblicitari all’interno del gameplay, rendendo l’esperienza di gioco un’estensione naturale della strategia di marketing dell’azienda.

Ci sono numerosi esempi di advergames famosi e di successo che hanno lasciato un’impronta duratura nel mondo del marketing. Ad esempio, il gioco “Doritos Crash Course” ha coinvolto i giocatori in una serie di sfide divertenti, creando un forte legame con il marchio di snack Doritos. Un altro esempio è “McDonald’s The Lost Ring“, un gioco che ha coinvolto gli utenti nella ricerca di un anello virtuale, promuovendo l’immagine di McDonald’s come sponsor olimpico.

Come funzionano gli advergames?

Gli advergames seguono un processo di sviluppo che combina l’arte del gioco con l’obiettivo di marketing. Ecco una panoramica di come funzionano gli advergames:

  1. Processo di sviluppo: lo sviluppo di un advergame inizia con la definizione degli obiettivi di marketing dell’azienda e del pubblico di riferimento. Successivamente, viene creata una concezione creativa per il gioco, che può includere la scelta del genere di gioco, il gameplay e la grafica. Il gioco viene quindi programmato e testato per garantire un’esperienza di gioco fluida e coinvolgente.
  2. Integrazione dei messaggi di marketing: gli advergames sono progettati per integrare i messaggi di marketing in modo naturale nel gameplay. Questo può avvenire attraverso varie strategie, come l’inserimento di prodotti o marchi all’interno del gioco, la creazione di missioni correlate al marchio o l’utilizzo di dialoghi o video promozionali all’interno del gameplay. L’obiettivo è di trasmettere il messaggio di marketing in modo non invasivo e divertente, in modo che il giocatore si senta coinvolto e motivato a interagire con il marchio.
  3. Utilizzo di elementi di branding e storytelling: gli advergames sfruttano anche elementi di branding e storytelling per creare un’esperienza coinvolgente. Possono utilizzare elementi grafici, come colori e loghi, che richiamano il marchio, creando un’associazione immediata nella mente del giocatore. Inoltre, possono incorporare una trama avvincente o personaggi memorabili che coinvolgono emotivamente il giocatore e lo spingono a interagire con il marchio in modo positivo.

Considerazioni per la creazione di advergames efficaci

La creazione di advergames efficaci richiede una pianificazione attenta e una considerazione accurata di diversi fattori. Ecco alcune considerazioni importanti da tenere presente:

  1. Identificazione del target di riferimento: rima di iniziare a sviluppare un advergame, è fondamentale comprendere chi è il tuo pubblico di riferimento e quali sono gli obiettivi di marketing che desideri raggiungere. Capire le preferenze, i comportamenti e le aspettative del tuo pubblico ti aiuterà a creare un advergame mirato e coinvolgente che si rivolga direttamente ai loro interessi e desideri,
  2. Design di gameplay coinvolgente e accessibile: il gameplay di un advergame deve essere coinvolgente e divertente per catturare l’attenzione del pubblico. È importante creare un’esperienza di gioco che sia facile da comprendere e da giocare, anche per coloro che non sono abituati a video-giocare. L’obiettivo è coinvolgere il pubblico il più possibile, mantenendo un equilibrio tra sfida e gratificazione;
  3. Misurazione delle prestazioni e ottimizzazione degli advergames: una volta che l’advergame è stato lanciato, è essenziale misurare le prestazioni e analizzare i dati per valutare l’efficacia della tua strategia di marketing. Monitora le metriche chiave, come il coinvolgimento degli utenti, il tempo di gioco e le condivisioni sui social media, per valutare il successo del tuo advergame. Utilizza queste informazioni per apportare eventuali ottimizzazioni, apportando modifiche al gioco in base ai feedback del pubblico e agli obiettivi di marketing.

Creare advergames efficaci richiede un approccio strategico e attento. Prenditi il tempo per comprendere il tuo pubblico di riferimento, progettare un gameplay coinvolgente e misurare le prestazioni dell’advergame per garantire il successo della tua strategia di marketing. Con un advergame ben progettato e ben eseguito, puoi creare un’esperienza coinvolgente che accresce la consapevolezza del marchio, coinvolge il pubblico e alimenta il successo della tua campagna di marketing.

Per intraprendere questa o altre strategie innovative di Digital Marketing, contattaci!

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Call To Action (CTA): significato, esempi e regole da seguire

Hai mai visitato un sito web o letto una newsletter che ti ha spinto istintivamente a compiere una determinata azione? Bene, quel piccolo pezzo di magia è proprio la Call To Action. Quante volte hai cliccato su un pulsante con scritto “Scopri di più” o a “Acquista ora”? Ebbene, quel semplice messaggio è frutto di una strategia ben studiata per coinvolgere il pubblico e spingerlo verso l’obiettivo desiderato. Nel mare magnum del marketing digitale, il significato della CTA è quello di guidare gli utenti nella direzione che desideriamo. Con una buona dose di chiarezza, creatività e un pizzico di persuasione, possiamo trasformare i visitatori del nostro sito web o i lettori delle nostre email in clienti entusiasti o sostenitori fedeli.

In questo articolo, perciò, esploreremo il significato della CTA, esamineremo esempi di successo su diverse piattaforme e vi sveleremo le regole d’oro per creare CTA efficaci. In particolare, toccheremo i seguenti argomenti:

CTA: significato e scopo

Prima di immergerci nell’universo delle Call To Action, è importante comprendere cosa siano esattamente e quale sia il loro significato e il loro ruolo nel vasto panorama del marketing digitale.

La Call To Action, o CTA, è una frase o un elemento visivo che invita attivamente gli utenti a intraprendere un’azione specifica. Può essere un semplice testo, come “Iscriviti alla nostra newsletter”, oppure un pulsante accattivante con la scritta “Prenota ora” o “Prova gratis”. La CTA è quel piccolo dettaglio che cattura l’attenzione degli utenti e li spinge ad agire.

Il suo scopo principale nel contesto del marketing digitale è quello di incanalare i visitatori o i lettori verso una determinata azione che si desidera che compiano. Che si tratti di iscriversi a una mailing list, acquistare un prodotto, richiedere un preventivo o condividere contenuti sui social media, la CTA è l’elemento cruciale che guida l’utente verso l’obiettivo desiderato.

Una CTA ben progettato e posizionata strategicamente può contribuire a generare lead qualificati, aumentare le conversioni, migliorare l’engagement degli utenti e, alla fine, influire positivamente sulle vendite e sulla crescita dell’azienda.

In sostanza, la CTA è come una bussola che indica agli utenti la direzione da seguire all’interno del panorama digitale.

Elementi chiave di una CTA efficace

Creare una Call To Action efficace richiede di prestare attenzione a diversi elementi fondamentali. Ecco alcuni dei pilastri su cui si basa una CTA di successo:

  1. Chiarezza e concisione: una CTA deve comunicare in modo chiaro e diretto l’azione che si desidera che l’utente compia. Utilizzare parole d’azione concise e facili da comprendere, come “Iscriviti“, “Acquista” o “Scopri“, per evitare ambiguità e rendere evidente l’azione che si attende dagli utenti;
  2. Testo persuasivo e coinvolgente: oltre alla chiarezza, una CTA deve essere persuasiva e coinvolgente. Utilizzare parole che suscitano interesse e stimolano l’azione, come “Esclusivo”, “Limitato”, “Ottieni vantaggi immediati” o “Non perdere l’opportunità”. Il testo della CTA dovrebbe comunicare un beneficio o un incentivo per spingere gli utenti a compiere l’azione;
  3. Design accattivante e distintivo: una CTA deve attirare l’attenzione degli utenti e distinguersi visivamente dalla resto della pagina o email. Per questo bisogna utilizzare colori contrastanti che si integrino bene con il design complessivo, dimensioni appropriate per il pulsante o l’elemento CTA e, se necessario, elementi grafici o icone che lo rendano visivamente attraente;
  4. Posizionamento strategico: la posizione della c t a all’interno di una pagina o di un’email può fare la differenza nel suo impatto. È consigliabile collocare la CTA in un’area prominente, facilmente visibile senza scorrere la pagina, come ad esempio in alto o in basso al centro. Inoltre, considerare il flusso e il contesto del contenuto per posizionare il CTA nel punto in cui gli utenti sono più coinvolti e pronti ad agire.

Esempi di Call To Action su diversi canali di comunicazione

Per comprendere meglio come le Call To Action si manifestano su diverse piattaforme di marketing digitale, esploreremo alcuni esempi di CTA efficaci che si trovano su siti web, email e social media. Analizzeremo gli elementi di successo di ciascun esempio e spiegheremo il contesto e gli obiettivi che si celano dietro ogni C T A.

  1. Sito web: un esempio di CTA efficace su un sito web potrebbe essere un pulsante ben visibile con la scritta “Iscriviti ora per ricevere il nostro ebook gratuito” o “Contattaci per un preventivo gratuito!”. Queste CTA combinano chiarezza e un beneficio immediato per l’utente, stimolando l’azione di iscrizione o contatto;
  2. Email: in una campagna di email marketing, un esempio di CTA coinvolgente potrebbe essere un link testuale con scritto “Approfitta dello sconto del 20% solo per oggi”. Questa CTA crea un senso di urgenza e offre un incentivo che spinge gli utenti a fare clic per ottenere lo sconto;
  3. Social media: Nei social media, una CTA efficace potrebbe essere inserita nella caption un post invitando gli utenti a “Scoprire le ultime tendenze moda nell’e-commerce online“. Questa CTA sfrutta l’interesse per le tendenze e crea un collegamento diretto tra l’azione desiderata (scoprire) e l’obiettivo del business (vendite online).
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Regole da seguire per CTA efficaci e di successo

Di seguito una serie di linee guida e regole che dovresti seguire per garantire il successo dei tuoi CTA:

  1. Conoscere il pubblico di riferimento e adattare il CTA di conseguenza. È fondamentale comprendere a chi ti rivolgi e quali sono i loro desideri, bisogni e interessi. Adatta la tua CTA per coinvolgere il tuo pubblico, utilizzando il loro linguaggio;
  2. Utilizzare parole d’azione e verbi imperativi: scegli le parole con attenzione. Utilizza verbi imperativi come “Iscriviti“, “Acquista“, “Scarica” o “Prenota” per comunicare chiaramente l’azione che si desidera che l’utente compia. Queste parole creano un senso di impegno e invogliano gli utenti a fare clic;
  3. Creare un senso di urgenza o scadenza: aggiungi un elemento di urgenza al tuo CTA. Utilizza frasi come “Solo per oggi“, “Ultimi posti disponibili” o “Offerta valida per un tempo limitato” per spingere gli utenti a compiere l’azione immediatamente. Questo crea un senso di importanza e incita alla tempestività;
  4. Offrire un incentivo o un beneficio chiaro: Motiva gli utenti offrendo loro un incentivo o un beneficio tangibile. Ad esempio, puoi promettere uno sconto esclusivo, una guida gratuita o l’accesso a contenuti riservati. Assicurati che il valore dell’incentivo sia chiaro nella CTA per aumentare la sua attrattiva;
  5. Sperimentare e testare diversi tipi di CTA per ottimizzare i risultati: non abbassare la guardia. Sperimenta con diversi tipi di CTA, testando diverse parole, colori, design e posizionamenti. Monitora le metriche e analizza i risultati per identificare quali CTA funzionano meglio con il tuo pubblico e ottimizzale di conseguenza.

Seguendo queste regole, sarai in grado di creare CTA che catturano l’attenzione, generano interazione e portano a risultati tangibili per la tua attività. Ricorda, la chiave è adattare la CTA alle caratteristiche del tuo pubblico e sperimentare per trovare la versione perfetta.

Se vuoi ricevere maggiori informazioni o se hai bisogno di implementare una strategia di Digital Marketing e non sai da dove partire, contattaci! Saremo Very Content-i di aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi di business.

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Personal Branding: significato ed esempi

Oggi affronteremo un argomento fondamentale per ogni individuo che vuole distinguersi nella panorama digitale: il personal branding. Viviamo in un’epoca in cui il mondo virtuale ha assunto un ruolo sempre più centrale nelle nostre vite e i social media, i siti web e le piattaforme online offrono infinite opportunità per far sentire la nostra voce e lasciare un’impronta duratura nel cuore e nella mente delle persone.

Ed è proprio qui che entra in gioco il Personal Branding.

Ma in che cosa consiste il personal branding? In breve, si tratta di costruire e promuovere un Brand che rappresenti noi stessi. È il modo in cui ci presentiamo al mondo, la nostra identità digitale, la nostra reputazione online. È il segno distintivo che ci differenzia dagli altri e ci fa emergere in un mare di voci e volti.

In questo articolo, perciò, toccheremo i seguenti argomenti:

Personal Branding: significato e base di partenza

Una definizione accademica di Personal Brandin potrebbe essere: gestione strategica della propria immagine professionale.

Una volta capito questo, vediamo quali i primi passaggi da intraprendere per creare un Personal Brand di successo:

  • Identificazione della propria identità e dei valori personali: il primo passo fondamentale per creare una base solida per il Personal Branding è l’identificazione della propria personalità e dei propri valori. Devi chiederti: chi sono io veramente? Quali sono i miei punti di forza, i miei interessi e le mie passioni? Cosa mi rende unico e diverso dagli altri? Prenditi del tempo per riflettere su queste domande e cerca di definire la tua identità digitale in modo autentico. Un Personal Brand efficace parte dalla tua essenza e si basa sulla coerenza tra chi sei veramente e come ti presenti online. Inoltre, identifica i tuoi valori: cosa ti guida nella vita e nelle scelte? L’integrità, l’innovazione, l’autenticità, la sostenibilità? I valori sono il cuore del tuo personal brand e ti aiuteranno a prendere decisioni coerenti e a comunicare in modo autentico con il pubblico.
  • Definizione del pubblico di riferimento: una volta che hai fatto chiarezza sulla tua identità e i tuoi valori, è importante definire il tuo pubblico di riferimento. Cerca di rispondere a queste domande: Chi sono le persone che vuoi raggiungere, influenzare e coinvolgere? Quali sono i loro interessi, le loro esigenze e le loro sfide? Definire il pubblico di riferimento ti permetterà di adattare la comunicazione e le strategie per essere pertinenti e rilevanti per loro. Pensa alle loro esigenze per creare contenuti che li interessano e svilupperai relazioni autentiche e significative.
  • Creazione di una Mission e di un messaggio chiaro: ogni personal brand di successo ha una missione e un messaggio chiari. La missione rappresenta il tuo scopo più ampio, il motivo per cui fai ciò che fai e il valore che offri al tuo pubblico. Ad esempio, potrebbe essere quello di ispirare e aiutare le persone a scoprire il loro potenziale e realizzare i loro sogni. Il messaggio, d’altra parte, è il modo in cui comunichi la tua missione in modo chiaro e coinvolgente. Sviluppa un elevator pitch che riassuma in poche frasi cosa ti rende speciale e migliore dei tuoi competitor.

Personal brand 3 

Elementi chiave del Personal Branding

Di seguito puoi trovare un elenco di tutti gli elementi fondamentali per costruire una strategia di Personal Branding di successo:

Logo e design visivo

Nel personal branding, l’aspetto visivo è essenziale per creare un’immagine coerente e riconoscibile. Uno dei primi elementi da considerare è il logo, che rappresenta l’identità visiva della tua marca personale. Assicurati che il tuo logo rifletta la tua identità e i tuoi valori e che sia facilmente identificabile e memorabile.

Oltre al logo, prendi in considerazione il design visivo del vostro sito web, dei profili sui social media e di altri materiali di branding. Scegli una palette di colori che rappresenti il tuo stile e la tua personalità e utilizza font coerenti per creare un aspetto professionale in tutti i tuoi canali online.

Presenza online

Essere presenti online, ovviamente, è uno dei pilastri del Personal Branding. Per avere un’ottima presenza digitale ci sono diversi elementi chiave da considerare:

  1. Sito web personale: creare un sito web personale ti permetterà di avere un punto di riferimento online per presentare la tua storia, il tuo lavoro, le tue esperienze e i tuoi servizi. Assicurati che il sito sia ben strutturato, facile da navigare e ottimizzato per dispositivi mobili;
  2. Profili sui social media: i social media sono un potente strumento per costruire il tuo personal brand. Scegli i social media più adatti al tuo pubblico di riferimento e crea profili professionali che riflettano la vostra identità. Mantieni i profili aggiornati con contenuti di valore e interagisci con il tuo pubblico in modo autentico;
  3. Blogging e Content Creation: creare contenuti di qualità è una strategia efficace per posizionarsi come esperti nel settore e fornire valore al pubblico. Considera la possibilità di avviare un blog o di creare video, podcast o altri tipi di contenuti che siano rilevanti per il target di riferimento e che riflettano la tua expertise.

Consistenza e coerenza nella comunicazione

La consistenza e la coerenza nella comunicazione sono fondamentali per un personal branding di successo. Assicurati che il tuo messaggio, lo stile di scrittura e il tono di voce siano coerenti in tutti i tuoi canali di comunicazione. Questo contribuirà a creare un’immagine unificata e professionale e a consolidare la tua reputazione online.

Personal brand 2

Personal Branding di successo: alcuni esempi

Per farti capire meglio, abbiamo deciso di mostrarti uno dei progetti di cui andiamo più fieri. Si tratta della strategia di Personal Branding intrapresa per Peter Luntz, un professore madrelingua di inglese specializzato in teorie e tecniche di apprendimento linguistico.

Il processo di creazione della strategia è partito con un’intervista. Abbiamo infatti dovuto conoscere meglio Peter, la sua storia e i suoi obiettivi per strutturare le linee e lo stile comunicativo. Subito dopo siamo partiti con la creazione del Logo e con la scelta dei colori e del Tone of Voice da utilizzare. Superati questi step, abbiamo proceduto con la creazione del sito e con la scrittura dei contenuti da inserirvi all’interno.

Infine, abbiamo convenuto che la migliore strategia per attirare pubblico verso il sito e, di conseguenza, verso i suoi servizi fosse l’implementazione di un Blog su cui strutturare una strategia di Content Marketing SEO-Oriented.

Se anche tu vuoi intraprendere una strategia di Personal Branding ma non hai le competenze necessarie per farlo in modo efficente ed efficace, non temere! Puoi contattarci quando preferisci: insieme troveremo la soluzione più adatta alle tue esigenze!

Personal brand - PeterLuntz

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Food and Beverage Marketing: quali sono le migliori campagne Digital del settore?

Il settore del Food and Beverage è uno dei più competitivi e affascinanti del panorama economico globale. In un mondo sempre più digitale e interconnesso, le aziende del settore stanno cercando di differenziarsi dalla concorrenza utilizzando strategie di marketing innovative e mirate. In questo contesto, il Digital Marketing sta diventando sempre più importante per le aziende del settore del Food and Beverage. Grazie ai canali digitali, infatti, le aziende possono raggiungere un pubblico più vasto e diversificato, aumentare la loro visibilità e costruire un rapporto più stretto e duraturo con i propri clienti.

L’obiettivo di questo articolo è di esplorare alcune delle migliori campagne di marketing digitale nel settore del food and beverage, analizzando le strategie, gli obiettivi e gli elementi distintivi di ciascuna campagna. Il Marketing Digitale è un fattore chiave per il successo in questo settore e questo articolo vuole fornire un’analisi approfondita delle migliori campagne di Digital Marketing nel Food and Beverage per aiutare le aziende a raggiungere i loro obiettivi di business.

Per farlo, toccheremo i seguenti argomenti:

Cosa rende una campagna di Marketing efficace nel settore del Food and Beverage?

Il settore del Food and Beverage presenta alcune caratteristiche distintive rispetto ad altri settori, che devono essere prese in considerazione quando si progettano strategie di Digital Marketing efficaci. Innanzitutto, il Food and Beverage è un settore altamente influenzato dalle tendenze e dalle preferenze dei consumatori, che sono in continua evoluzione. Inoltre, si tratta di un settore in cui l’estetica, la presentazione e la qualità degli ingredienti sono fondamentali per il successo di un prodotto.

I principali obiettivi del marketing digitale nel settore del Food and Beverage sono:

  • la creazione di un brand forte e riconoscibile;
  • la promozione di prodotti e servizi specifici;
  • l’incremento delle vendite;
  • la fidelizzazione dei clienti esistenti.

Per raggiungere questi obiettivi, le aziende del settore utilizzano diverse strategie di Digital Marketing, tra cui la creazione di contenuti di alta qualità, la pubblicità su piattaforme digitali, la gestione dei social media e la realizzazione di campagne di E-mail marketing.

Gli elementi chiave di una campagna di Digital Marketing efficace nel settore del Food and Beverage sono la creatività, l’autenticità, l’utilizzo di immagini e simboli accattivanti e la presentazione accurata dei prodotti e dei servizi offerti. Inoltre, le campagne di marketing digitale più efficaci in questo settore devono essere in grado di creare un legame emotivo con i consumatori, utilizzando la nostalgia, il comfort food o la sostenibilità come elementi di connessione.

In sintesi, una campagna di Digital Marketing efficace nel settore del Food and Beverage deve essere in grado di catturare l’attenzione dei consumatori, creare un rapporto emotivo con loro e promuovere i prodotti e i servizi offerti dall’azienda in modo autentico e creativo.

Food and Beverage Marketing: esempi di campagna di Digital Marketing di successo

Eccoci arrivati al succo del discorso. Nei prossimi paragrafi andremo ad analizzare alcune delle campagne di Digital Marketing che hanno avuto più successo negli ultimi anni all’interno del settore del Food and Beverage. Partiamo!

Digital Marketing Esperienziale: l’esperienza Omnichannel di Findus

Quando si parla di Esperiential Marketing (Marketing Esperienziale), Findus ha dato vita ad un progetto che sarebbe un insulto definire di successo.

Il brand leader nel settore dei surgelati ha realizzato un partnership con Ogyre, la prima piattaforma di Fishing for Litter, nata con l’obiettivo di fare da tramite tra le persone che hanno a cuore la salute del mare e dell’oceano. Il risultato di questa partnership è stato Seascape room, un’installazione presentata in piazza XXV Aprile a Milano con l’obiettivo di rivolgere l’attenzione all’inquinamento dei mari, un tema che tutti dovremmo avere a cuore…

Si tratta di una struttura labirintica che ha permesso alle persone di simulare l’esperienza di vita di un pesce qualunque all’interno delle acque oceaniche, piene di rifiuti e plastiche di ogni tipo. Immergendosi in quest’esperienza multisensoriale, il pubblico ha provato sulla sua pelle e ha visto con i suoi occhi le problematiche che affliggono i nostri mari. Alla fine dell’esperienza è stato possibile condividere i propri pensieri sui social ed è grazie alla risonanza mediatica (e non) che ha ricevuto che è stata un campagna di Digital Marketing Omnichannel di incredibile successo.

“Raise Your Arches”, la prima campagna di Silent Marketing di McDonald’s

Tornando a strategie di Digital Marketing più convenzionali, questa volta parliamo dello Spot creato dai pubblicitari di Mc Donald’s mandato online solo nel Regno Unito. Ma che cosa significa Silent Marketing? Il brand Mc Donald’s, potendo contare su una Brand Awareness invidiabile da qualsiasi competitor, ho provato a dar vita ad una campagna di comunicazione non utilizzando riferimenti al brand stesso. Com’è possibile? Ti starai chiedendo. É presto detto., ecco il video:

Nonostante eviti espliciti riferimenti al proprio marchio, McDonald’s celebra chiaramente i suoi due archi gialli. Questa scelta di comunicazione è enfatizzata anche sul profilo Instagram dell’azienda, dove è stato pubblicato un breve video il 10 gennaio. In esso, i due archi assumono la forma di sopracciglia che si sollevano a ritmo. Questo richiama l’invito del titolo dello spot, “Raise your arches” (in italiano, “alza le tue arcate”).

Con più di mezzo milione di views solo su YouTube, è stata una delle campagne di Digital Marketing di più successo dall’inizio dell’anno.

Barilla x Disney: lo spot per celebrare i 100 del brand americano

In occasione dei 100 anni di Disney, il noto Brand italiano di pasta ha dato vita ad una partnership che si è conclusa con la realizzazione di un suggestivo cortometraggio in cui viene rivisitata l’iconica scena in cui Lilly e il Vagabondo mangiano gli spaghetti con le polpette finendo per darsi un bacino.

La decisione di modernizzare una scena iconica di un noto film è stata impiegata per descrivere le qualità della gamma di prodotti premium di Barilla che intensificano l’esperienza di gustare la pasta, ricostruendo il processo di lavorazione grezza tramite la tradizionale trafilatura al bronzo.

La collaborazione di Barilla con un brand iconico come Disney è estremamente strategica: l’impiego di un film e di una scena così popolari tra i consumatori globali potrebbe creare un senso di affinità in chi guarda lo spot pubblicitario della nuova linea Barilla al bronzo, spingendolo a sperimentare questo nuovo tipo di prodotto. Le vendite di questo prodotto in seguito alla partnership dimostrano da sè il successo che questa campagna a riscontrato.

Che ne pensi? Qual è la campagna di Digital Marketing che ti ha colpito di più tra le tre che abbiamo proposto nel settore del Food And Beverage?

Se vuoi ricevere maggiori informazioni su come implementare una strategia del genere, non esitare a contattarci! Saremo Very Content-i di trovare la soluzione più adatta alle tue esigenze.

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Obiettivi SMART: che cosa sono, significato e come migliorano le performance aziendali

Si sa, il mondo del Digital Marketing è pieno di sigle, acronimi e abbreviazioni. Come potrai immaginare, però, ce ne sono alcuni più importanti di altri. Uno su tutti è sicuramente S.M.A.R.T. , un acronimo pensato appositamente per definire gli obiettivi all’interno di una qualsiasi azienda. Si tratta di un framework concettuale (ma con ampi risvolti pratici) per scegliere e pianificare i KPI (Key Performance Indicator) con cui raggiungere gli obiettivi.

Ma procediamo con calma. In questo articolo vedremo:

Che cosa sono gli obiettivi SMART e qual è il significato dell’acronimo

Il concetto di obiettivi SMART è nato relativamente da poco. Il primo a introdurre questo acronimo è stato George Doran nel 1981 all’interno di un paper dal titolo “There’s a S.M.A.R.T. way to write management’s goals and objectives” ovvero “C’è un modo S.M.A.R.T. per definire gli obiettivi e le finalità della gestione aziendale”.

Ma che cosa significa l’acronimo S.M.A.R.T.? SMART è l’acronimo inglese che sta per:

  • SPECIFIC, specifico;
  • MEASURABLE, misurabile;
  • ACHIEVABLE, raggiungibile;
  • RELEVANT, rilevante;
  • TIME-BASED, definito nel tempo.

“Come si applica agli obiettivi aziendali?” ti starai chiedendo. È presto detto.

Obiettivi - SMART

Specific

Per il raggiungimento di un obiettivo, nel marketing così come nella vita, è fondamentale avere le idee quanto più chiare possibile e cercare di non essere troppo ampi o vaghi. Questo è il significato della “S” del nostro acronimo: nella fase di impostazione degli obiettivi bisogna avere ben chiaro dove si vuole arrivare e come s’intende farlo.

Un modo molto utile per la definizione di un’obiettivo Specifico è quello di farsi le stesse domande che i giornalisti si fanno prima di scrivere un articolo di giornale: il famoso modello delle 5W. Vediamo quali sono:

  • Who (Chi): chiediti chi deve raggiungere l’obiettivo e quanti sono i soggetti coinvolti per il suo raggiungimento;
  • What (Cosa): definisci nel modo più dettagliato ed esatto ciò che vuoi ottenere;
  • When (Quando): nonostante sia la T dell’acronimo SMART (e quindi l’approfondiremo in seguito), in questa fase è bene avere almeno un’idea iniziale del tempo necessario per raggiungere l’obiettivo;
  • Where (Dove): pensa a tutti i luoghi (fisici o virtuali) rilevanti per il raggiungimento dell’obiettivo;
  • Why (Perchè): sopratutto se stai definendo l’obiettivo che qualcun altro dovrà realizzare, è bene sapere perchè è importante raggiungerlo e realizzarlo.

Ma qual è un esempio di obiettivo Specifico nel Marketing? Per esempio, invece che definire come obiettivo “migliorare la comunicazione sui Social”, potresti impostare come obiettivo “Aumentare il coinvolgimento degli utenti sui Social tramite la definizione di post più coinvolgenti e che stimoli il pubblico ad interagire”.

Measurable

Pensaci, come puoi capire se sei sulla strada giusta per la realizzazione di un obiettivo se non è possibile misurarlo? Come fai a correggere gli errori in corso d’opera se non hai metriche e KPI da monitorare? Risposta: non puoi.

Proprio per questo motivo ogni obiettivi che si rispetti deve esse quantificabile numericamente e valutabile oggettivamente. Per fare ciò, ti consigliamo di farti le seguenti domande:

  • Hai bisogno di particolari dati per raggiungere l’obiettivo?
  • Come potrai accedere a questi dati?
  • Quali sono le metriche e i KPI che verrano utilizzati per la sua valutazione?
  • È possibile definire delle tappe intermedie?

In generale, prima di definire un obiettivo dovrai chiederti come misurarlo durante il processo, come valutarlo una volta raggiunto e come analizzare le problematiche nel caso contrario. Per mantenere l’esempio citato nel paragrafo superiore e dargli un taglio Misurabile potremmo aggiungere: “Aumentare del 20% il coinvolgimento degli utenti sui social tramite la definizione di post più coinvolgenti e che stimoli il pubblico ad interagire”.

Achievable

Spesso e volentieri, aziende e marketer, fissano e pretendono il raggiungimento di obiettivi che sono completamente fuori portata e irrealizzabili. Per questo la terza lettera di s.m.a.r.t. acronimo è la A di Achievable. Per fare ciò potresti farti domande come: Quali sono le fasi necessario al raggiungimento? Prima di questo esistevano altri obiettivi simili? È possibile fare un confronto? Quali sono i fattori che potrebbero impedirne la realizzazione?

Approfondiamo ancora l’esempio citato: aumentare il coinvolgimento del 20% può essere raggiungibile, ma devi valutare le basi di partenza. Se un account è fermo da mesi o da anni, forse sarebbe meglio impostare un’obiettivo più raggiungibile come, per esempio, aumentare i like del 10%.

Relevant

Va da sè che se un obiettivo non è utile al miglioramento delle performance aziendali o per l’azienda in generale, non ha nemmeno senso definirlo. Per questo dovresti farti la domanda “Perchè vogliamo raggiungere questo obiettivo? Quali sono le conseguenze del suo raggiungimento e quali quelle nel caso in cui non ci si riesca?”.

Per esempio, se un’azienda vuole avere maggiori feedback dal pubblico/clienti, l’obiettivo che abbiamo definito in questo articolo è perfetto. Al contrario, se volesse aumentare le vendite tramite il social shopping, non avrebbe nessun senso porre come obiettivo l’aumento del coinvolgimento bensì ne avrebbe molto di più il far leva sulla curiosità dell’utente per stimolare le conversioni.

Time-based

Come accennavamo nel paragrafo “Specific“, è fondamentale che ogni obiettivo abbia limiti temporali bene definiti. In fase di impostazione dell’obiettivo, perciò, fatti queste domande e cerca di dargli una risposta:

  • Si può realizzare entro una certa deadline?
  • Qual è il tempo massimo per il suo raggiungimento?
  • Qual è il tempo minimo per il suo raggiungimento?
  • Sarà possibile fare un’analisi a metà percorso? Se sì, quando?

All’interno dell’obiettivo che ci siamo dati, perciò, dobbiamo inserire anche un orizzonte temporale e quindi il nostro obiettivo SMART diventerà:

“Aumentare del 20% in 6 mesi il coinvolgimento degli utenti sui Social tramite la definizione di post più coinvolgenti e che stimoli il pubblico ad interagire”.

In che modo gli obiettivi SMART migliorano le performance aziendali?

 

Performance aziendali - Ob SMART

Una volta compreso il significato dell’acronimo e aver fatto degli esempi pratici in ambito Digital Marketing, vediamo in che modo la definizione di obiettivi SMART è una tecnica molto utile per migliorare le performance di un’azienda.

Gli obiettivi SMART migliorano le performance aziendali perché, come abbiamo visto, consentono di definire obiettivi specifici e misurabili, che possono essere monitorati e valutati nel tempo. In questo modo, è possibile individuare le strategie di marketing più efficaci e migliorarle continuamente. Gli obiettivi SMART aiutano anche a mantenere il focus sulla strategia di marketing e a evitare di disperdere risorse e tempo in azioni non pertinenti.

Risultano anche utili per coinvolgere tutti i membri di un team nella definizione degli obiettivi e nel loro raggiungimento, creando un ambiente di lavoro più motivante e collaborativo. Inoltre, gli obiettivi SMART permettono di misurare il’ROI (Return On Investment) delle campagne di marketing, valutando il rendimento degli investimenti in modo preciso e concreto. Infine, la definizione di obiettivi SMART consente di monitorare costantemente i risultati ottenuti e di apportare eventuali correzioni di rotta, migliorando la capacità dell’azienda di adattarsi ai cambiamenti.

In conclusione, consigliamo di utilizzare il metodo SMART a tutti coloro che hanno ruoli manageriali o che si trovano a dover definire degli obiettivi. In alternativa, puoi scegliere di affidarti ad una Digital Agency che provvederà a rendere SMART i tuoi obiettivi aziendali. Contattaci se vuoi ricevere ulteriori consigli o per fissare una prima call gratuita! Saremo Very Content(i) di aiutarti a soddisfare tutte le tue richieste ed esigenze.

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Come creare una Landing Page efficace e stimolare le vendite

Chi naviga nel mondo del Digital Marketing sa perfettamente che ad oggi la parola più importante del settore è Conversione. Con questo termine si possono indicare numerose metriche ma, quella che viene utilizzata più frequentemente è Vendita. Insomma, Conversioni = Vendite. Per aumentare le conversioni esistono infinte strategie e tattiche di altrettanto infiniti esperti, ma un aspetto è trasversale a tutto ciò: all’interno del Funnel, prima o poi, dovrai presentare al tuo potenziale cliente una Landing Page, ovvero una pagina di atterraggio in cui lo inviterai a compiere una determinata azione che, probabilmente, è quella di acquistare un prodotto o un servizio. Vediamo perciò come creare una Landing Page efficace!

In questo articolo parleremo di:

Che cos’è una Landing Page?

Partiamo dalle basi. Innanzitutto, traduciamo in italiano così da avere più chiaro il concetto: pagina di atterraggio. Con questo termine si intende una specifica pagina di un sito web creata con l’obiettivo di trasformate i potenziali clienti in clienti, i Prospect Lead in Lead. Sappiamo perfettamente che per acquistare un prodotto o un servizio c’è bisogno che il potenziale cliente clicchi su determinati bottoni e compia determinate azioni. Una Landing Page non è altro che una pagina dedicata alla stimolazione del potenziale cliente, che viene indirizzato e spinto a fare qualcosa di specifico.

Come dicevamo all’inizio dell’articolo, generalmente quando si parla di Conversioni si parla di Vendite, ma non deve essere per forza così. Se un business non ha come obiettivo principale quello di stimolare le vendite potrebbe considerare come Conversione un cliente che lascia un suo recapito per essere ricontattato, un utente che si iscrive alla newsletter, che scarica materiale informativo…

Ciò che però è fondamentale è che ognuna di queste azioni sia tracciabile e misurabile, così da capire chi effettivamente genera conversioni, chi sta per generarle ma abbandona all’ultimo e chi non le prende nemmeno in considerazione. In questo modo si riesce a fare un’analisi dettagliata e ad agire in modo mirato modificando ciò che non ha funzionato.

Come creare una Landing Page efficace?

Per creare una Landing Page efficace che stimoli le Conversioni (e quindi le Vendite) è fondamentale sapere che cosa mettere al suo interno per indurre l’utente alla Conversione ma facendo attenzione a non mettere nulla di più! Se si costruiscono Landing Page troppo elaborate o troppo piene di informazioni si rischia di confondere il potenziale cliente portandolo ad abbandonare la pagina.

Il primo elemento fondamentale per creare una Landing Page efficace è il Titolo. È infatti di fondamentale e primaria importanza catturare l’attenzione dell’utente fin da subito, così da incuriosirlo e convincerlo a leggere di più. Alcune indicazioni sul Titolo: deve essere breve, conciso e (possibilmente) dovrebbe far capire immediatamente qual è il bisogno che il Brand soddisferà al cliente.

Trattandosi di una pagina unica, una Landing Page deve essere molto breve e non contenere troppo testo. Certamente è possibile inserire un Sottotitolo informativo o uno o due paragrafi di testo per spiegare in maniera sintetica tutte le informazioni necessarie alla Conversione del cliente. Inoltre, è di fondamentale importanza la scelta delle immagini che, come tutti sanno, sono molto più catchy di un qualsiasi testo scritto.

Infine, non si può non prestare attenzione all’uso dei colori e dei vari elementi grafici. Ricorda che determinati colori suscitano determinate emozioni e sfruttare le tue conoscenze grafiche per mantenere il futuro cliente incollato alla Landing Page non potrà altro che tornarti utile. Cerca di posizionare tutti gli elementi visivi al suo interno in modo che non si accavallino e che guidino l’utente fino alla Conversione.

Come trovare la giusta Call To Action (CTA)?

Quando si parla di Call To Action per capire come costruire una Landing Page efficace bisogna prestare molta attenzione poiché si tratta dell’elemento principale e più importante. Call To Action significa letteralmente Chiamata All’Azione ed è un piccolo testo che deve invitare e convincere il Potenziale Cliente a diventare Cliente. Per intenderci è quel tasto “Compra ora”, “Acquista adesso”, “Approfitta degli sconti”, “Contattaci per una consulenza!” che troviamo ogni giorno sul web.

Può sembrare insignificante ma ci sono infiniti studi che dimostrano come cambiando anche solo una lettera, una parola, un font o un colore della CTA, questa performi in modo molto migliore o perda tutta la sue efficacia. Per trovare la miglior CTA infatti è possibile utilizzare dei software specializzati in A/B Testing che permettono di mettere online versione diverse della stessa CTA e per la stessa Landing Page così da capire qual è quella che performa meglio.

Per altri consigli su come creare una Landing Page efficace e con la giusta Call To Action o su come stimolare le Conversioni non esitare a contattarci: saremo più che felici di trovare la soluzione perfetta per le tue esigenze e di accompagnarti nel tuo percorso di crescita!

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