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Qual è la differenza tra Content Curation e Content Creation?

Oggi ci addentriamo nel mondo affascinante del Content Marketing per rispondere a una domanda fondamentale: qual è la differenza tra Content Curation e Content Creation? Sappiamo quanto sia importante capire le diverse pratiche che guidano il successo delle Content Strategy. Quindi, preparati a scoprire come queste due strategie si intersecano e come possono essere utilizzate per ottenere risultati sorprendenti!

In questo articolo toccheremo i seguenti argomenti:

Content Curation: che cos’è e di cosa si tratta?

La Content Curation è come un tesoro di contenuti preziosi, pronti ad essere scoperti e condivisi con il tuo pubblico. Si tratta di una pratica che consiste nell’individuare, selezionare e condividere i migliori contenuti provenienti da fonti esterne, che siano articoli, video, immagini o altro ancora. Il suo scopo principale è offrire valore al pubblico di riferimento fornendo informazioni rilevanti, approfondimenti e spunti interessanti.

Quali sono gli obiettivi e i benefici della Content Curation? Innanzitutto, attraverso questa pratica, puoi posizionarti come una risorsa autorevole e affidabile nel tuo settore. La Content Curation ti consente di fornire una selezione accurata e curata di contenuti pertinenti, creando un’esperienza di apprendimento e di scoperta per il tuo pubblico.

Inoltre, la Content Curation ti permette di risparmiare tempo ed energie nella creazione di contenuti originali. Puoi sfruttare l’esperienza e l’expertise di altre fonti per arricchire il tuo pubblico con diverse prospettive e informazioni rilevanti.

Il processo di Content Curation comprende diverse fasi. Prima di tutto, devi individuare le fonti affidabili e pertinenti per il tuo settore di riferimento. Successivamente, devi selezionare i contenuti più interessanti, informativi e rilevanti, tenendo conto dei bisogni e degli interessi del tuo pubblico. Infine, condividi questi contenuti con il tuo pubblico attraverso i tuoi canali di comunicazione, arricchendo così l’esperienza dei tuoi follower.

Il ruolo della Content Curation è cruciale nell’offrire valore al pubblico di riferimento. Non si tratta solo di condividere contenuti, ma di creare un ambiente di scoperta, di apprendimento e di condivisione. La Content Curation ti permette di essere un punto di riferimento per il tuo pubblico, fornendo loro una selezione accurata di contenuti che rispondono alle loro esigenze e interessi.

Content Creation: che cos’è e di cosa si tratta?

La Content Creation è l’arte di creare contenuti originali e coinvolgenti che danno vita alla tua visione e alla tua Brand Identity. Si tratta di un processo creativo che ti consente di esprimere la tua unicità e di connetterti in modo autentico con il tuo pubblico di riferimento.

Quali sono gli obiettivi e i benefici della Content Creation? Innanzitutto, la Content Creation ti permette di venir visto come un’autorità nel tuo settore. Creando contenuti originali, dimostri la tua competenza, la tua conoscenza e la tua passione per il tuo campo di specializzazione. Questo ti aiuta a distinguerti come leader e punto di riferimento per il tuo pubblico.

Inoltre, la Content Creation ti offre la possibilità di plasmare l’identità del tuo brand. Attraverso contenuti originali, puoi trasmettere i valori, la personalità e la missione della tua marca. Puoi creare un legame emotivo con il tuo pubblico, aumentando la fedeltà e l’engagement.

Il processo di Content Creation comprende diverse fasi. In primo luogo, devi ideare e pianificare i tuoi contenuti, definendo gli obiettivi che desideri raggiungere e il messaggio che vuoi trasmettere. Successivamente, passi alla fase di creazione vera e propria, che può includere scrittura, design, fotografia, video o qualsiasi altra forma di espressione creativa. Infine, distribuisci i tuoi contenuti attraverso i canali appropriati, assicurandoti di raggiungere il tuo pubblico di riferimento.

Il ruolo della Content Creation è fondamentale nel creare un’identità forte per il tuo brand. Attraverso contenuti originali, puoi raccontare la tua storia, presentare i tuoi prodotti o servizi in modo unico e coinvolgente, e stabilire un legame emotivo con il tuo pubblico. La Content Creation ti consente di trasmettere il tuo messaggio in modo autentico e di creare un impatto duraturo sulla tua audience.

Qual è la differenza tra Content Curation e Content Creation?

Di seguito puoi trovare un elenco delle principali differenze tra queste due attività di Digital Maketing:

  1. Approccio alla produzione di contenuti: La Content Curation si concentra sulla cura dei contenuti esistenti. I Content Curators selezionano, filtrano e condividono i contenuti di terze parti, presentando una raccolta accurata e rilevante di informazioni provenienti da fonti affidabili. D’altra parte, la Content Creation si basa sulla creazione di contenuti originali da zero. Gli esperti in Creazione sviluppano idee, producono e personalizzano i contenuti per rispecchiare la propria identità di marca e raggiungere gli obiettivi specifici.
  2. Fonte dei contenuti: La Content Curation si basa sulla selezione e condivisione di contenuti di terze parti. Gli specialisti in Curation sfruttano la vasta rete di informazioni disponibile online, identificando i contenuti più rilevanti e di qualità per il proprio pubblico. D’altra parte, la Content Creation coinvolge la creazione interna di contenuti originali. Gli esperti in Creazione mettono a frutto le proprie competenze e conoscenze per generare contenuti unici, che siano testi, immagini, video o altro ancora.
  3. Tempo e risorse necessari: La Content Curation richiede meno tempo e risorse rispetto alla Content Creation. La Curation si concentra sulla ricerca e selezione dei contenuti, che possono essere condivisi rapidamente con il pubblico. D’altra parte, la Creazione richiede più tempo e risorse, poiché è necessario sviluppare idee, pianificare, creare e produrre contenuti originali, che richiedono impegno e competenze specifiche.
  4. Tipo di valore offerto: La Content Curation offre valore attraverso l’aggregazione e il filtraggio di contenuti rilevanti provenienti da diverse fonti. I Content Curators offrono una selezione accurata, risparmiando tempo al pubblico nella ricerca di informazioni pertinenti. D’altra parte, la Content Creation offre valore attraverso la produzione di contenuti unici e innovativi. Gli esperti in Creazione forniscono contenuti originali che intrattengono, educano e coinvolgono il pubblico, offrendo un’esperienza unica e personalizzata.

In conclusione, la Content Curation e la Content Creation sono due approcci distinti nella produzione di contenuti. La Curation si concentra sulla selezione e condivisione di contenuti di terze parti, mentre la Creazione si basa sulla produzione di contenuti originali. Entrambi gli approcci offrono valore al pubblico in modo diverso, rispondendo a esigenze e obiettivi specifici. La scelta tra Content Curation e Content Creation dipenderà dalla strategia e dagli obiettivi di marketing che desideri raggiungere.

Se vuoi implementare una strategia di Content Creation o Curation ma non sai da dove partire, non disperare! Ci siamo noi di Very Content per aiutarti nella definizione della strategia più adeguata e per raggiungere i tuoi obiettivi!

Contattaci per un preventivo gratuito!

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Google Search Console: cos’è, a cosa serve e come accedere

Ammettilo, quante volte ti è capitato di creare contenuti di qualità che però non si posizionano sui motori di ricerca? Ti sei mai chiesto quale potesse essere il problema? Indipendentemente dalla risposta, per tua fortuna c’è Very Content a spiegarti come non rimanere invisibile tra le pagine di Google bensì come riuscire a posizionarti tra le prime posizioni della SERP in modo tale che gli utenti interessati ai tuoi contenuti riescano a trovarli in modo semplicissimo. In questo articolo, perciò, approfondiremo uno strumento di marketing che molti non conoscono ma che dovrebbe essere utilizzato da qualsiasi marketer: la Google Search Console (GSC).

In questo articolo toccheremo i seguenti argomenti:

Google Search Console: cos’è?

La Google Search Console è una piattaforma gratuita di Google dedicata alla gestione della presenza online dei siti web. Grazie a questa piattaforma, è possibile monitorare e migliorare il posizionamento del proprio sito web sui motori di ricerca, identificare problemi tecnici e ottenere informazioni utili sulla performance del sito.

I principali servizi offerti da Google Search Console sono:

  • Monitoraggio del posizionamento sui motori di ricerca: la Google Search Console permette di visualizzare le parole chiave per cui il tuo sito web viene mostrato nei risultati di ricerca e di monitorare la posizione del tuo sito web su Google. In questo modo, è possibile capire quali sono le parole chiave più importanti per il tuo sito e ottimizzare la tua strategia di SEO;
  • Analisi del traffico organico: Google Search Console offre informazioni dettagliate sul traffico organico del tuo sito web, ovvero le visite generate dai motori di ricerca. È possibile visualizzare il numero di clic, le impressioni, il CTR (click-through rate) e la posizione media del tuo sito web;
  • Rilevamento e correzione degli errori tecnici: grazie a Google Search Console, è possibile identificare gli errori tecnici del tuo sito web, come le pagine 404 o i problemi di crawling, e correggerli rapidamente;
  • Ottimizzazione del sito web: Google Search Console fornisce anche suggerimenti e informazioni utili per ottimizzare il tuo sito web, come la velocità di caricamento, la compatibilità con la versione mobile e le indicazioni per la creazione della sitemap.

Come accedere alla Google Search Console?

Per accedere alla Google Search Console, segui questi semplici passaggi:

  1. Vai su https://search.google.com/search-console e fai clic sul pulsante “Accedi” in alto a destra;
  2. Accedi con il tuo account Google (se non ne hai uno, creane uno);
  3. Una volta effettuato l’accesso, dovrai aggiungere il tuo sito web. Inserisci il nome di dominio del tuo sito web e segui le istruzioni per la verifica del sito;
  4. Una volta verificato il tuo sito web, avrai accesso alla dashboard della Google Search Console, dove potrai visualizzare le statistiche e gestire la tua presenza online.

Per accedere a Google Search Console, sono necessari alcuni requisiti tecnici, tra cui:

  • Avere un account Google valido;
  • Avere accesso e autorizzazione per gestire il sito web che si desidera monitorare sulla Google Search Console;
  • Verificare la proprietà del sito web tramite uno dei metodi di verifica supportati da Google;
  • Essere in grado di utilizzare strumenti come Google Analytics per integrare le informazioni di Google Search Console con altre informazioni sul traffico del sito web.

Come usare la Google Search Console per migliorare il posizionamento dei tuoi contenuti?

Come abbiamo visto, la Google Search Console può essere un potente strumento per migliorare la propria presenza online e ottimizzare il proprio sito web per i motori di ricerca. Ecco alcuni consigli su come sfruttare al meglio tutte le potenzialità di questa piattaforma:

  1. Monitora le tue parole chiave: la prima cosa da fare è monitorare le parole chiave per cui il tuo sito web viene mostrato nei risultati di ricerca. Utilizza la sezione Rendimento per vedere quali parole chiave stanno generando traffico verso il tuo sito web e quali pagine del tuo sito web stanno ottenendo il maggior numero di clic. In questo modo, potrai capire quali sfruttare per creare contenuti pertinenti e utili per gli utenti;
  2. Correggi gli errori tecnici: utilizza la sezione “Pagine” di Google Search Console per identificare e correggere eventuali errori tecnici del tuo sito web, come le pagine 404 o i problemi di crawling. Correggere questi problemi può migliorare la user experience degli utenti che visitano il tuo sito web e aumentare il posizionamento del tuo sito sui motori di ricerca;
  3. Migliora la tua Content Strategy: utilizza le informazioni fornite da Google Search Console per capire quali contenuti del tuo sito web stanno ottenendo il maggior numero di clic e di impressioni. Questi dati possono aiutarti a capire quali tipi di contenuti sono più popolari tra gli utenti;
  4. Migliorare la tua strategia di Link Building: utilizza la sezione “Link” per identificare quali sono i siti web che linkano al tuo sito web e quali sono i link più importanti. Queste informazioni possono aiutarti a capire quali sono i siti web più autorevoli del tuo settore e creare una strategia di link building mirata per migliorare il posizionamento del tuo sito sui motori di ricerca.

Come creare una Sitemap usando la GSC

Innanzitutto è bene capire che cos’è una sitemap. Si tratta di un file XML che elenca tutte le pagine del tuo sito web, consentendo ai motori di ricerca di comprendere la struttura e la gerarchia del tuo sito. In pratica, funziona come una mappa dettagliata che indica ai motori di ricerca quali pagine devono essere indicizzate e come sono connesse tra loro.

Le sitemaps sono uno strumento essenziale per migliorare l’indicizzazione e la visibilità del tuo sito web sui motori di ricerca, contribuendo a garantire che tutte le tue pagine siano facilmente accessibili agli utenti che effettuano una ricerca online.

Ma ora veniamo al dunque: come creare una sitemap usando la Google Search Console? Segui questi passaggi e non avrai alcuna difficoltà:

  1. Accedi alla Google Search Console: Assicurati di essere connesso al tuo account Google e aver aggiunto e connesso il tuo sito web nella Google Search Console, come descritto nelle fasi precedenti dell’articolo.

  2. Seleziona il tuo sito web: Nella dashboard principale della Google Search Console, troverai una lista dei siti web che hai aggiunto e verificato. Seleziona il tuo sito web su cui desideri lavorare.

  3. Naviga nella sezione “Sitemap”: Nella barra laterale a sinistra, troverai una serie di opzioni. Clicca su “Sitemaps” nella sezione “Indicizzazione”. Questa sezione ti permette di inviare e monitorare la tua sitemap.

  4. Inserisci l’URL della sitemap: Inserisci l’URL completo della tua sitemap XML nel campo fornito. Assicurati che l’URL sia corretto e che punta direttamente alla tua sitemap.

  5. Invia la sitemap: Una volta inserito l’URL, clicca su “Invia”. La Google Search Console verificherà la sitemap e inizierà a monitorarla.

  6. Controlla lo stato della sitemap: Dopo aver inviato la sitemap, puoi vedere il suo stato nell’elenco delle sitemaps presenti nella sezione “Sitemaps”. La Google Search Console ti fornirà informazioni sul numero di pagine indicate nella sitemap e quanti URL sono stati effettivamente indicizzati dai motori di ricerca.

  7. Monitora e aggiorna regolarmente: Assicurati di monitorare periodicamente lo stato della tua sitemap nella Google Search Console. Se apporti modifiche significative al tuo sito web, è importante aggiornare anche la sitemap in modo da riflettere accuratamente la struttura del tuo sito.

In sintesi, la Google Search Console può fornirti molte informazioni utili per migliorare la tua presenza online e ottimizzare il tuo sito web per i motori di ricerca. Utilizzando al meglio questa piattaforma, puoi creare una strategia di SEO efficace e migliorare il posizionamento del tuo sito sui motori di ricerca.

Se tutto ciò ti sembra troppo complicato non preoccuparti: ci pensiamo noi! Come dice il nostro Brand Name, infatti, siamo specializzati in strategie di Content Marketing e di conseguenza nell’uso di tutti gli strumenti utili ad ottenere risultati concreti.

Contattaci per avere maggiori informazioni!

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Quali sono i migliori strumenti di Intelligenza Artificiale per il Content Marketing?

Negli ultimi mesi il tema Intelligenza Artificiale è esploso in tutti i settore grazie all’avvento di ChatGPT, il tool di Generazione di Linguaggio Naturale prodotto da OpenAi. Dopo essere stato bannato dal Garante della Privacy italiano per non aver rispettato alcune delle norme vigenti in termini di riservatezza e protezione dei dati degli utenti, il 30 aprile 2023 ChatGPT è tornato perfettamente funzionante e sicuro anche nel nostro paese. Quello che tutti non sanno, però, è che non si tratta dell’unico tool disponibile sul mercato: esistono, infatti, tantissimi altri strumenti di Intelligenza Artificiale (IA) che possono essere game-changer in una strategia di Content Maketing

Quali sono? Scopriamolo assieme!

In questo articolo toccheremo i seguenti argomenti:

In che modo l’IA può supportare o migliorare una strategia di Content Marketing

Come abbiamo visto in un articolo dedicato, il modo principale tramite cui l’AI migliora una strategia di Digital Marketing è senza alcun dubbio la Content Intelligence, definita come:

La disciplina che, sfruttando l’IA, permette alle aziende di organizzare i contenuti a disposizione e di estrarre insight sul comportamento di navigazione, fruizione dei contenuti e preferenze degli utenti al fine di offrire contenuti ed esperienze più personalizzate.

In particolare, i dati creati e ottenuti dalle piattaforme di Content Intelligence, sono preziosi per le strategie di Content Marketing perché consentono di creare contenuti altamente mirati e pertinenti che rispondono alle necessità del pubblico.

Le piattaforme di Content Intelligence utilizzano l’intelligenza artificiale per analizzare il comportamento online dei potenziali clienti e trarne informazioni utili. Questi strumenti sono in grado di rilevare quali sono i canali preferiti dal pubblico, quali sono i temi di maggiore interesse, quali sono le parole chiave utilizzate per le ricerche online e molto altro.

Inoltre, le piattaforme di Content Intelligence possono aiutare a identificare i momenti giusti per pubblicare i contenuti, ad esempio quando il pubblico è più attivo sui canali social.

Quali sono le migliori piattaforme di IA per il Content Marketing?

Come accennavamo nell’introduzione, ChatGPT non è il solo tool di IA utile per il Content Marketing: certo, è tra gli strumenti più potenti e utilizzati ma in realtà possiede numerosissimi competitor di altrettanto valore.

Vediamone insieme qualcuno!

Contents.com

Il tool di Content Marketing Contents.com si differenzia dagli altri in quanto offre una dashboard per scegliere il servizio desiderato e perchè è l’unica che non si affida esclusivamente all’Intelligenza Artificiale. Tra le varie opzioni disponibili, infatti, è possibile richiedere testi personalizzati, generati dall’AI e revisionati da un essere umano esperto in contenuti digitali.

Questa piattaforma offre anche un numero elevatissimo di servizi, tra cui:

  • Generazione articoli di Blog;
  • Riscrittura contenuti testuali;
  • Riassunto degli articoli per generare Title e Metadescription;
  • Generazione di caption per contenuti da condividere sui social media;
  • Generazione di immagini;
  • Trascrizione contenuti Text-To-Voice e Voice-To-Text

Per quanto riguarda i prezzi, infine, Contents.com propone un piano a “consumo” con un prezzo minimo di 50 euro, che include 30 crediti AI. In alternativa, è possibile scegliere tra il piano starter a 30 euro al mese, il premium a 69 euro o una versione personalizzata. La piattaforma offre anche una prova gratuita della durata di una settimana.

Copy.ai

Copy.ai è uno dei software più utilizzati al mondo per la creazione di contenuti. Offre diverse funzionalità, tra cui la possibilità di personalizzare i contenuti partendo da 60 modelli preimpostati, tra cui testi pubblicitari, post sui social media, articoli di blog, lettere di presentazione, e-mail, descrizioni di prodotti, didascalie per Instagram e altro ancora. Una volta selezionato il modello desiderato, è sufficiente fornire informazioni specifiche sull’azienda per adattare il contenuto in base alle esigenze.

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I costi di Copy.ai includono un piano gratuito limitato, un piano avanzato al prezzo di 36 euro al mese e una versione personalizzata per le grandi imprese. Come gli altri strumenti di cui abbiamo parlato, è possibile provarlo gratuitamente.

Jasper

Jasper rappresenta una delle soluzioni più rinomate per la creazione di contenuti marketing basati sull’Intelligenza Artificiale. Con ben 52 modelli a disposizione, è in grado di produrre contenuti brevi e lunghi come descrizioni di prodotti per e-commerce, schede di presentazione, video e così via. Per creare i propri contenuti, basta fornire alcune linee guida utili al tool per generare testi personalizzati. Uno dei punti di forza di questo strumento per fare Content Marketing con l’IA è che supporta ben 26 lingue.

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Jasper si basa sulla tecnologia GPT (Generative Pre-trained Transformer) per generare testi simili a quelli umani, esattamente come ChatGPT. In più, però, il tool offre un’estensione per Chrome che permette di utilizzarlo direttamente mentre si naviga su Internet.

Per quanto riguarda i prezzi, Jasper offre una versione base a partire da 39 euro al mese ma dà anche la possibilità di provare il tool gratuitamente per 5 giorni. Jasper si distingue dai suoi competitor per la sua ampia scelta di modelli di contenuto, rendendolo una soluzione versatile e adatta a diverse esigenze.

In conclusione, abbiamo visto come l’Intelligenza Artificiale possa essere un incredibile alleato per una strategia di Content Marketing, come dimostrato dalla descrizione di alcune delle migliori piattaforme di IA presenti sul mercato.

Se vuoi saperne di più sull’argomento o se vorresti implementare anche tu l’Intelligenza Artificiale all’interno del tuo business, non esitare a contattarci! Saremo Very Content-i di trovare la soluzione più adeguata alla tue esigenze.

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Content Marketing: quanto costa ed esempi di successo

Come è possibile intuire dal nostro Brand Name, Very Content è una Digital Agency milanese specializzata nello sviluppo di strategie di Content Marketing. I contenuti sono la nostra passione mentre la produzione di contenuti rilevanti, efficaci e di valore è ciò di cui ci occupiamo quotidianamente in agenzia. Ma che il Content Marketing? A che cosa serve? Ma soprattuto, quanto costa implementare una strategia di Content Marketing e quali sono degli esempi di successo?

All’interno di questo articolo daremo una risposta a tutte queste domande andando a toccare i seguenti punti:

Che cos’è il Content Marketing e quante tipologie ne esistono

Il Content Marketing viene definito come l’insieme delle strategie e delle tecniche utilizzate per la creazione di contenuti di valore per l’attrazione, il coinvolgimento e la fidelizzazione degli utenti e dei clienti. Per avere una definizione più approfondita ti consigliamo di leggere l’articolo verticale che abbiamo pubblicato sul nostro Blog: “Che cos’è il Content Marketing e la sua definizione” .

Per quanto riguarda le tipologie di Content Marketing, di seguito trovi un elenco delle più rinomate ed efficaci:

  1. Articoli di blog;
  2. Video;
  3. Infografiche;
  4. Podcast;
  5. Webinar;
  6. Contenuti sui Social Media;
  7. Newsletter;
  8. Recensioni;
  9. Opuscoli e brochure;
  10. Eventi online e offline.

Quanto costa il content marketing?

Forse, più che questo, sarebbe opportuno domandarsi quanto costa il content marketing efficace. È importante capire come gestire gli investimenti all’interno di strategie di comunicazione che coniughino qualità e distribuzione. Un’altra variabile da valutare è il tempo: una campagna di Content Marketing performante dà i suoi migliori frutti nell’arco del medio periodo (12/24 mesi), non nell’immediato. Inoltre, va tenuto presente che il costo del content marketing resta costante/diminuisce con l’aumentare del tempo, mostrandosi più conveniente (sotto certi aspetti) rispetto all’advertising tradizionale.

Ma quanto costa il Content Marketing? 

Nell’offerta di Very Content si parla di un investimento mensile a partire da €260, in base alle specifiche esigenze.

Content marketing esempi

Molte persone credono che il content marketing sia riconducibile esclusivamente alla scrittura e alla pubblicazione di articoli all’interno di un blog aziendale, attività che però costituisce solo un tassello di un puzzle estremamente più articolato. Il content marketing, infatti, comprende tutti i contenuti che un’azienda pubblica per raggiungere obiettivi specifici: capiamo bene, dunque, perché la creatività che vi sta alla base è spesso il fattore critico di successo.

Uno degli esempi di content marketing di successo di cui si parla in quanto ritenuto modello virtuoso è quello di Airbnb. Il portale di affitti turistici e locazioni ha saputo conquistare il mercato grazie all’originalità e alla creatività dei suoi contenuti facendo nascere e sviluppare nei consumatori un senso di appartenenza a una comunità, dando a ciascuno l’opportunità di agire direttamente e far sentire la propria voce, generando contenuti personali e condividendoli con la community.

Un altro celebre esempio è costituito dal caso Buitoni, il brand produttore di pasta più famoso in Italia che ha implementato come parte fondante della sua strategia digitale un canale YouTube: al suo interno, il brand condivide video tutorial su come utilizzare i propri prodotti per creare facilmente ricette deliziose e organizzare una cena memorabile.

Un benchmark di riferimento quando si parla di Content Marketing (in particolare di Article Marketing) è indubbiamente ClioMakeUp. Clio, infatti, è una youtuber e truccatrice professionista ed è stata trai primi a credere nel valore dei contenuti e soprattutto degli articoli di Blog. Ad oggi il suo sito è uno dei più visitati in Italia all’interno del settore e deve il suo successo alla qualità dei contenuti che ha pubblicato con costanza da anni a questa parte.

Se vuoi implementare una strategia di Content Marketing efficace, non devi fare altro che contattarci! Saremo Very Content(i) di trovare la soluzione più performante per le tue esigenze e per raggiungere i tuoi obiettivi.

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Content Intelligence, il connubio tra Content Marketing e Intelligenza Artificiale per il successo del tuo business

Ormai lo sapete, qui da noi il Content Marketing oltre che essere una passione è anche il Core Business. Da sempre siamo infatti affascinati a questa peculiare branca dal Marketing e cerchiamo ogni giorno modi nuovi e innovati per la produzione dei contenuti dei nostri clienti così da aumentare il traffico ai loro social o siti web. Come abbiamo anticipato all’interno dell’articolo su SEO e AI, l’Intelligenza Artificiale è un ottimo strumento per ottimizzare e migliorare le performance di qualsiasi tipo di Business. Così come per la SEO, anche l’Article Marketing può essere AI-Powered, ovvero “spinto dall’IA”. In questo caso parliamo di Content Intelligence, ovvero “la disciplina che, sfruttando l’IA, permette alle aziende di organizzare i contenuti a disposizione e di estrarre insight sul comportamento di navigazione, fruizione dei contenuti e preferenze degli utenti al fine di offrire contenuti ed esperienze più personalizzate”

Per questo nel seguente articolo ci occuperemo di:

Che cos’è e in cosa consiste il Content Marketing

Nonostante all’interno del nostro Blog vi siano numerosi articoli sull’argomento (Content Strategy, Branded Content Marketing…) facciamo un breve ripasso di che cos’è il Content Marketing. Con questo termine s’intende l’insieme delle attività finalizzate alla creazione, cura e distribuzione di contenuti interessanti per i potenziali pubblici.

Alcuni studiosi hanno elaborato un processo in cinque fasi di progettazione per una strategia di Content Marketing, vediamoli assieme:

  1. Ascolto dei pubblici. Si tratta della prima indispensabile attività che serve a capire meglio i linguaggi, gli interessi e i bisogni degli utenti con cui l’azienda vuole comunicare. In questa fase bisogna raccogliere tutti gli elementi e le indicazioni utili, come per esempio i canali in cui intercettare il pubblico prendendo in considerazione tutte le fonti di ascolto (interne o esterne all’azienda).
  2. Progettazione della strategia. A questo punto è possibile produrre il modello ideale di target di riferimento costruendo quella che in gergo viene definita Buyer Persona. Si tratta di un identikit specifico e preciso che rappresenta idealmente il consumatore perfetto per il business.
  3. Produzione dei contenuti. Ora si passa alla vera e propria creazione dei contenuti che devono coprire quello spazio che c’è tra i valori del brand e gli interessi della Buyer Persona. L’obiettivo generale deve essere quello di rielaborare il know-how, la storia e tutti i contenuti precedenti per trasformarli in nuovi contenuti coerenti e specifici. Il tutto deve essere fatto adottando e non tralasciando mai un’ottica SEO attenta ai dettagli.
  4. Pubblicazione dei contenuti. Una volta pronti, è il momento di condividere i contenuti su Internet. Oltre ad un’attenzione maniacale alla scelta del giusto social (fondamentale per avere successo), è fondamentale scegliere la giusta strategia (SEO, Google ADS, Facebook ADS…).
  5. Verifica dei risultati. Così come ogni attività di marketing, anche il Content Marketing deve essere seguito da un’analisi delle performance. Monitorando le metriche giuste si potrà avere un resoconto su ciò che è andato bene e ciò che, invece, va modificato per migliorare.

Content Intelligence, piattaforme di Content Marketing e Intelligenza Artificiale

Solo per rendere l’idea di quanto la Content Intelligence possa essere utile ad un’azienda che vuole implementare una strategia di Content Marketing citiamo uno studio realizzato dalla società di ricerche di mercato americana Forrester. Lo studio venne effettuato su 210 decision maker di aziende con oltre 500 dipendenti e oltre 300M di fatturato in alcuni paesi europei e ha dimostrato come una delle principali difficoltà riscontrate sia quella relativa alla necessità dell’azienda di trovare i contenuti più efficaci per i diversi target.

Proprio qui vengono in aiuto le piattaforme di Content Intelligence. Nello specifico possono essere utili in tutte le 5 fasi di cui abbiamo scritto sopra:

  1. Analisi e progettazione: utilizzando un enorme mole di dati di qualità le piattaforme di AI tracciano i comportamenti dell’individuo nei diversi canali integrandoli con dati precedenti. Con questi dati sarà molto più facile avere una panoramica delle scelte effettuate in precedenza dal proprio pubblico di riferimento.
  2. Produzione di contenuti: queste piattaforme utilizzando avanzati algoritmi di NLG (Natural Language Generating) con cui creano contenuti a partire dai dati aziendali che difficilmente sono riconoscibili come scritti da una macchina. Inoltre hanno anche la capacità di ottimizzare contenuti che sono già stati creati•
  3. Diffusione dei contenuti: in questa attività le piattaforme AI-Based vengono in aiuto selezionando gli orari e i giorni migliori per pubblicare un determinato contenuto, conoscendo i momenti in cui il pubblico di riferimento è più attivo.
  4. Analisi delle Performance: analizzando molti più dati rispetto ad una qualsiasi piattaforma di Data Analysis, vengono anche proposti suggerimenti molto più dettagliati e coerenti con l’attività dell’azienda affinchè vi sia un miglioramento decisivo delle performance.

Se vuoi ricevere maggiori informazioni sull’argomento o se vuoi iniziare un percorso con noi, non esitare a contattarci! Saremo Very Content-i di aiutarti nella costruzione della strategia digitale perfetta per il tuo Business.

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Marketing Automation: cos’è, esempi e perché è importante per il tuo business

Ci siamo quasi. Se stai leggendo questo articolo probabilmente hai quasi terminato la stesura e la definizione della tua strategia di marketing. Dopo aver identificato il tuo target di consumatori, aver svolto l’analisi dei competitor e aver definito anche la tua strategia di comunicazione sui social sei pronto per partire col tuo business. Ed è proprio a questo punto che diventa fondamentale implementare una strategia di Marketing Automation.

Marketing Automation cos’è?

Se sei riuscito a portare traffico verso il tuo sito ma vuoi assicurarti che il tuo business continui a crescere, la Marketing Automation è ciò che fa per te. Questa tecnologia consiste nell’automatizzare le azioni di marketing in modo efficiente evitando di continuare a fare le solite attività ripetitive: così potrai concentrarti su attività più importanti e stimolanti per ottenere un tasso di conversione ancora più elevato.

Si tratta di un workflow in cui hai la possibilità di attivare una serie di azioni scegliendo e impostando tu stesso le condizioni. Per fare un esempio banale, potrai creare e inviare una serie di mail che raggiungeranno il destinatario solo e unicamente in base alle azioni che ha svolto sul tuo sito, permettendoti di rendere personalizzata e capillare la comunicazione.

Stiamo parlando di software sempre più diffusi all’interno delle agenzie di digital marketing o anche di aziende, specialmente quelle che hanno la possibilità economica di sostenere questa tipologia di investimento.

Marketing Automation esempi

Le potenzialità della Marketing Automation sono infinite. Permette infatti di connettere tutti i media online per ottimizzare l’esperienza del lead e assicurarti di non perderli durante il processo di acquisto.

Uno degli esempi più rilevanti, a tal proposito, è quello relativo al carrello abbandonato. Con questo tipo di automazione potrai ritrovare e recuperare tutti quei clienti che erano molti vicini a completare l’acquisto ma che hanno abbandonato il carrello per un motivo o per un altro.

Per fare ciò hai bisogno monitorare l’attività dei tuoi clienti all’interno del tuo sito utilizzando un codice di tracciamento. In questo modo potrai trovare gli utenti che abbandonano il carrello e inviargli una mail (magari con un’offerta promozionale dedicata) così da stimolarli ancora una volta e aumentare le possibilità che concludano l’acquisto.

Un altro dei servizi più rinomati e utilizzati dalle aziende che fanno Marketing Automation è quello di generazione automatica di fatture. I clienti, soprattutto quando si tratta di acquisti online, vogliono monitorare costantemente quanto stanno spendendo per ogni articolo e perciò è possibile utilizzare software di generazione di fatture per tenere aggiornato il cliente sullo stato del suo pagamento. Avrai anche la possibilità di creare fatture personalizzate per ogni cliente che lo faranno sentire speciale aumentando così le possibilità di fidelizzazione.

Quali sono i software più diffusi

Se vuoi iniziare ad automatizzare anche tu, ecco una lista dei migliori software Marketing Automation:

  • ActiveCampaign, opzione molto semplice e intuitiva che però pecca in flessibilità nella fase di progettazione;
  • Hubspot, uno dei migliori competitor sul mercato e perciò ha un prezzo molto elevato. Infatti, è pensato per le grandi aziende;
  • Mailchimp, software molto utilizzato dalle PMI per gestire campagne di e-mail marketing. Ha un costo accessibile, un’interfaccia molto semplice ed è particolarmente di facile utilizzo anche per i principianti;
  • Sendinblue, è un tool all-in-one come Hubspot. Inoltre, è anche il più economico tra quelli citati e permette di fare report e analytics molto dettagliati.

Perciò che aspetti? Se sei incuriosito dal mondo della Marketing Automation e vuoi implementarla nella tua strategia di marketing non esitare a contattarci! Dopo una breve call conoscitiva saremo in grado di proporti i servizi che più si addicono alla tua azienda, alla tua mission e alla tua vision.

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Di che cosa si occupa un’agenzia di Article Marketing Italia?

Facci indovinare: hai appena creato il tuo sito web ma non stai vedendo ancora risultati. Non ricevi visite e nessuno conosce l’esistenza del tuo business. Se stai cercando una soluzione a questo problema e una risposta alle tue domande di Marketing, sei nel posto giusto. Hai mai sentito parlare di Article Marketing? E di Content Marketing? In Italia se ne parla ancora (troppo) poco ma all’estero tutti sono a conoscenza delle loro enormi potenzialità.

Se vuoi approfondire l’argomento ti consigliamo due articoli in cui spieghiamo in modo chiaro di che cosa si tratta:

Che cos’è l’Article Marketing?

Con Article Marketing s’intende quella specifica branca del Web Marketing che rientra all’interno del Content Marketing. Nella pratica s’intende la creazione di articoli redazionali all’interno della pagina Blog o News del proprio sito finalizzati alla creazione e alla gestione della propria Web Reputation e alla generazione di traffico verso il proprio sito.

Come probabilmente saprai, è fondamentale per il tuo sito risultare tra i primi risultati di ricerca di Google e per farlo esistono due modi: pagando o in modo organico. Ecco, l’Article Marketing si concentra e si interessa di questa seconda metodologia. Chi lavora in questo ambito ha il compito di scrivere e ottimizzare gli articoli riguardanti la propria azienda (o il proprio business) in ottica SEO: Search Engine Optimization. Utilizzando keyword specifiche è infatti possibile incontrare le richieste degli utenti di Google, ai quali esso proporrà i suddetti articoli.

Allo stesso modo, l’Article Marketing è un modo molto efficace per coinvolgere i tuoi attuali clienti. Informandoli sullo sviluppo della tua azienda o sull’offerta dei tuoi prodotti e raccontandogli curiosità e aneddoti sarai in grado di creare in loro un senso di appartenenza che andrà ad influire in modo positivo sulla fedeltà al vostro brand.

Di che cosa si occupano le agenzie di marketing che offrono servizi di Article Marketing Italia?

Infine, oltre ad aumentare il traffico verso il tuo sito posizionandolo tra i primi risultati della SERP di Google, oltre a migliorare la Web Reputation del tuo brand e di conseguenza l’autorità del tuo sito rispetto ai concorrenti, l’Article Marketing è in definitiva lo strumento migliore per tutte le aziende che avrebbero necessità di investire in pubblicità digitale ma non hanno il budget adeguato a farlo.

Proprio per questo motivo le agenzie di marketing come noi di Very Content offrono i loro servizi di Content Marketing e Article Marketing delineando una strategia a lungo termine con l’obiettivo finale di aumentare le vendite dei loro clienti. Perciò cosa aspetti? Raccontaci chi sei, la Mission e la Vision del tuo brand e noi ci occuperemo del resto.

Affidati a Very Content!

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Come eliminare i risultati di ricerca da Google per la tua reputazione online

Ti è mai capitato di ricercare il tuo nome su Google e scoprire dei risultati che ledono la tua immagine?

Quando conosciamo una persona per la prima volta c’è il 92% di possibilità che questa provi a digitare il nostro nome su Google per cercare più informazioni su di noi. 

Le informazioni riportate dai motori di ricerca su di noi dipendono dalla nostra reputazione online, ovvero dalla percezione circa la nostra immagine personale e professionale.

In altre parole, essa definisce la nostra identità digitale che altro non è che il risultato di come gli altri ci vedono in base alle informazioni che trovano online e di come interpretano i nostri atteggiamenti. È facile capire, di conseguenza, quanto diventi indispensabile perseguire una corretta visibilità della propria immagine personale su internet attraverso il controllo dei motori di ricerca. 

Il problema più grande relativo alla reputazione online consiste nella difficoltà di manipolazione dei contenuti: un individuo non può controllare le informazioni e i dati personali diffusi su internet, dal momento che per farlo sarebbe necessaria la proprietà dei siti web e degli strumenti che memorizzano le informazioni in questione. 

Non esistendo un software specifico per cancellare il proprio nome da Google, è fondamentale intervenire subito a difesa della propria reputazione online attraverso società specializzate nella realizzazione e divulgazione di notizie si potranno evitare eventuali ripercussioni sulla propria attività lavorativa.

GDPR e Diritto all’Oblio: eliminare i risultati di ricerca da Google per difendere la tua reputazione online.

L’estrema facilità con cui le persone riescono a reperire informazioni online diventa un rischio estremamente pericoloso nell’eventualità in cui tali informazioni siano negative, soprattutto nel caso in cui riguardino situazioni passate che non sussistano più nel presente.

Per fortuna però anche in questo caso nulla è perduto in quanto ciascun individuo ha la facoltà di esercitare il suo diritto all’Oblio, come definito dal General Data Protection Regulation entrato in vigore nel 2014: esso consiste nel diritto di ogni cittadino a richiedere la cancellazione dei suoi dati personali da Google e dagli altri motori di ricerca, che hanno messo a disposizione un apposito link per inoltrare la richiesta.

Ma come va presentata questa richiesta?

Oltre a munirsi di un regolare documento d’identità necessario per il riconoscimento, l’interessato deve valutare che sussistano le condizioni necessarie: è possibile richiedere di eliminare i risultati di ricerca da Google solo nel caso in cui le relative informazioni non siano di utilità pubblica oppure nel caso in cui siano stati pubblicati dei dati personali da terzi senza alcun consenso da parte dell’interessato (come nel caso del furto di dati personali). 

Se sussiste almeno una di queste condizioni, è possibile presentare la domanda: l’interessato dovrà però prima di tutto individuare tutte le URL contenenti informazioni che si desidera eliminare dai motori di ricerca (ogni risultato corrisponde a un’URL da rimuovere) e allegare tutte le argomentazioni a sostegno della sua pratica. 

È poi consigliabile rivolgersi a un professionista, come un’agenzia digital, per eliminare i risultati attraverso una strategia di Content Creation per far pubblicare nuovo materiale posizionato fra le prime informazioni nella SERP di Google. 

Come eliminare i risultati di ricerca da Google per difendere la reputazione online.

La richiesta di esercitare il diritto alla cancellazione dei propri dati personali coincide spesso nella richiesta specifica di eliminare dei risultati di ricerca da Google, consentendo di deindicizzare alcuni risultati che riportano il proprio nome. Nonostante la richiesta da inoltrare sia la medesima per qualsiasi tipologia di contenuto, vi può essere una differenza in termini di procedura di cancellazione a seconda del contenuto.

Per cancellare i risultati di ricerca da Google, oltre a inoltrare una richiesta di cancellazione al proprietario del sito web che l’ha diffusa, l’unica soluzione possibile è quella di “coprire” i contenuti negativi per mezzo della creazione di contenuti nuovi positivi: contenuti positivi che devono necessariamente essere indicizzati per la stessa keyword di quelli negativi, in modo tale che quando verranno posizionati nella SERP di Google produrranno l’effetto di far “scivolare” i vecchi contenuti nelle posizioni più arretrate. 

Il processo di content creation, indicizzazione dei contenuti e posizionamento SEO è estremamente delicato e, vista l’importanza della posta in palio, è opportuno appoggiarsi all’esperienza e alla professionalità di una digital agency.

Se hai trovato delle informazioni in rete che danneggiano la tua reputazione online e vuoi affidarti a un professionista per delineare una strategia di creazione di contenuti positivi per ristabilire la tua immagine e quella del tuo business, contattaci.

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Che cos’è una Content Strategy e perché la tua azienda ne ha bisogno

Ne sentiamo parlare sempre di più nel corso degli anni, ma c’è spesso confusione quando si parla di Content Marketing e Content Strategy. Per darne una definizione specifica, una Content Strategy è un processo per creare, pianificare e curare contenuti che hanno lo scopo di soddisfare le esigenze di un pubblico specifico. Il Content Marketing, con cui spesso la si confonde e che a sua volta viene scambiato per Branded Content Marketing, è una strategia che sfrutta i contenuti per aumentare il traffico verso un sito web o un blog per generare lead e/o vendite.

Con il termine Content s’intende qualsiasi tipo di articolo, copy, video, foto o documento che sia in grado di fornire informazioni all’utente e di suscitare engagement o una risposta emotiva in lui.

Noi però ci soffermeremo principalmente sul Contenuto inteso come articoli per il blog di un sito web.

Le 4 fasi per sviluppare una Content Strategy

Se la tua azienda non sta ottenendo le performance che ti aspettavi in termini di traffico verso il sito o in termini di CTR potresti aver bisogno di progettare e implementare una Content Strategy, che si articola in 3 diverse fasi:

Analisi del target e degli interessi

Una volta compreso qual è il target della tua azienda e analizzato il contesto competitivo di riferimento, bisogna concentrarsi sull’analisi delle ricerche che gli utenti fanno su Google. Qui vengono in aiuto i tool e le competenze di SEO, che permettono di ottimizzare i contenuti della campagna in modo che risulti tra i primi risultati della SERP di Google (in pratica si tratta di migliorare il PageRank).

Altro passaggio fondamentale è quello definito del Social Listening che, grazie all’utilizzo di determinati tool, permette di osservare le conversazioni degli utenti di internet intorno ad un determinato topic e quindi estrapolare informazioni utilizzabili nella stessa Content Strategy.

Selezione dei contenuti per un sito o un blog

Analizzati i discorsi che fanno le persone intorno ad un determinato tema, ora è il momento di scegliere quelli più inerenti alla tua azienda e che siano coerenti con i tuoi obiettivi così da intercettare i bisogni e le richieste dei tuoi potenziali clienti. Si procede così con la stesura di un Piano Editoriale (solitamente mensile) in cui viene organizzata la pubblicazione dei contenuti settimana per settimana. Per fare ciò esistono alcuni strumenti che permettono di visualizzare quali sono le keyword più ricercate dagli utenti dei tuoi principali competitor così da sapere su quali argomenti incentrare gli articoli del blog.

Misurazione dei risultati

Una volta scritti e pubblicati i contenuti, l’ultima ed imprescindibile fase di una Content Strategy è quella della misurazione dei risultati. Questa fase, chiamata Content Audit, consiste nell’analizzare tutte le metriche di riferimento per comprendere l’andamento della campagna così da comprendere se abbia generando risultati positivi o meno. Con risultati positivi s’intende un aumento del traffico al sito, un aumento del CTR, ecc…

Conclusione: perché dovresti implementare una Content Strategy per la tua azienda

Come abbiamo visto, una Content Strategy permette di migliorare le performance di un sito web in termini di traffico verso di esso. Perciò se hai un’azienda che fatica a farsi spazio nel proprio ambiente competitivo e non capisci come fare per emergere, contattaci per ottenere un preventivo su misura per le tue esigenze. Decine di clienti si sono affidati e si affidano tutt’ora al nostro team per implementare una Content Strategy e hanno tastato con mano i suoi principali benefici. Fidati, non te ne pentirai!

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Che cos’è il content marketing e la sua definizione

Un approccio di marketing strategico basato sulla creazione e distribuzione di contenuti di valore, con l’obiettivo di attirare un pubblico di riferimento sul proprio sito web o social network, creare una relazione e, infine, aumentare le vendite di un prodotto o di un servizio. È ciò che emerge analizzando gli esempi di content marketing. Secondo Joe Pulizzi, fondatore dell’istituto specializzato in questa disciplina, contenuto risulta essere qualsiasi tipo di informazione in grado di educare, coinvolgere o divertire. Le informazioni e i messaggi che si comunicano possono essere tradotti in testo, immagini e audio. Come emerge dagli esempi del content marketing, quest’ultimo va di pari passo con l’ottimizzazione seo di un sito web nonché con la brand reputation vanno di pari passo: più si creano contenuti utili e di valore, maggiore sarà la fiducia riposta nel marchio o in un’azienda da parte degli utenti. 

Se ti interessa saperne di più sul content marketing e su come implementare una Content Marketing Strategy, questo articolo farà sicuramente al caso tuo. Al suo interno passeremo in rassegna i seguenti punti:

Cos’è la content marketing strategy

Alla base degli esempi del content marketing è fondamentale che ci sia una solida pianificazione strategica. Condividendo contenuti di qualità e inerenti al proprio settore di competenza, un’azienda può utilizzare il content marketing per aumentare la considerazione dell’utente rispetto ai suoi prodotti e servizi. Gli step per una efficace content marketing strategy sono almeno sei. Si parte da un’analisi delle caratteristiche fondamentali della realtà aziendale e dei competitor. Si individua il target di riferimento, ovvero le persone che si vogliono raggiungere con la propria attività e offerta commerciale. Si definiscono gli obiettivi, relativi al volume del traffico verso il sito web, all’acquisizione di nuovi contatti – potenziali consumatori – all’aumento delle vendite. Vanno poi individuati i canali per la distribuzione: sito web, social network, micro-influencer e brand ambassador. Progettare, creare e distribuire contenuti presuppone un piano editoriale e un timing per la pubblicazione. Infine, va incluso il monitoraggio dei risultati: i dati vanno costantemente analizzati per migliorare le iniziative future e correggere il tiro se necessario. 

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Quanto costa il content marketing

Quanto costa il content marketing? Forse, più che questo, sarebbe opportuno domandarsi quanto costa il content marketing efficace, come quello di Airbnb preso a esempio. È importante capire come gestire gli investimenti all’interno di strategie di comunicazione che coniughino qualità e distribuzione. Un’altra variabile da valutare è il tempo: una campagna di content marketing performante dà i suoi migliori frutti nell’arco del medio periodo (12/24 mesi), non nell’immediato. E va tenuto presente che il costo del content marketing diminuisce all’aumentare del tempo, mostrandosi più conveniente rispetto all’advertising tradizionale.

Quanto costa, quindi, il content marketing? 

Nell’offerta di Very Content si parla di un investimento mensile a partire da €260, in base alle specifiche esigenze.

Content marketing esempi

Molte persone credono che il content marketing sia riconducibile esclusivamente alla scrittura e alla pubblicazione di articoli all’interno di un blog aziendale, attività che però costituisce solo un tassello di un puzzle estremamente più articolato. Il content marketing, infatti, comprende tutti i contenuti che un’azienda pubblica per raggiungere obiettivi specifici: capiamo bene, dunque, perché la creatività che vi sta alla base è spesso il fattore critico di successo.

Uno degli esempi di content marketing di successo di cui si parla in quanto ritenuto modello virtuoso è quello di Airbnb. Il portale di affitti turistici e locazioni ha saputo conquistare il mercato grazie all’originalità e alla creatività dei suoi contenuti facendo nascere e sviluppare nei consumatori un senso di appartenenza a una comunità, dando a ciascuno l’opportunità di agire direttamente e far sentire la propria voce, generando contenuti personali e condividendoli con la community.

Un altro celebre esempio è costituito dal caso Buitoni, il brand produttore di pasta più famoso in Italia che ha implementato come parte fondante della sua strategia digitale un canale YouTube: al suo interno, il brand condivide video tutorial su come utilizzare i propri prodotti per creare facilmente ricette deliziose e organizzare una cena memorabile.

In prima linea quando si parla di content marketing strategy c’è poi sicuramente la NASA, che oltre a produrre e condividere contenuti di valore su Instagram ha deciso di aprire nel lontano 2013 anche un account su Soundcloud. Cosa c’entra l’Ente Nazionale per le attività Spaziali e Aeronautiche con il celebre portale dedicato alla condivisione di file audio? La risposta è tanto semplice quanto inconsueta: la NASA ha creato un archivio di suoni registrati nello spazio, musica per le orecchie degli appassionati. In tutti i sensi.

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Tool per il monitoraggio dei risultati

Così come esempi di content marketing di valore, in commercio esistono anche diversi strumenti per analizzare la performance delle strategie adottate. Qual è un valido tool per il monitoraggio dei risultati del proprio sito web? La risposta a questa domanda non è univoca. Vediamo di seguito i migliori tool analitici per il monitoraggio dei risultati relativi all’andamento del proprio sito web.

Google Analytics

Indispensabile quando si parla di analisi e monitoraggio dei dati relativi al traffico del proprio sito web è sicuramente Google Analytics: piattaforma che non solo consente di raccogliere grandi quantità di dati e informazioni sul proprio sito, ma già nella versione free offre funzionalità più complete e complesse di quelle presenti in alcuni tools a pagamento. Un esempio è fornito dalla possibilità di filtrare gli indirizzi IP (dell’azienda, di casa e della web agency) e di collegare l’account Google ADS a Google Analytics. Quali benefici comporta? Per citarne solo alcuni, la comprensione delle specifiche pagine su cui atterrano gli utenti a partire dalle ricerche su Google e della frequenza di rimbalzo su ogni specifica pagina. 

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Semrush per il monitoraggio dell’andamento del traffico

Un altro tool fondamentale per analizzare le performance del proprio sito web è Semrush, piattaforma digitale che consente di eseguire una scansione completa del proprio sito in pochi minuti. È sufficiente inserire il nome del dominio del sito web che si vuole analizzare e impostare i parametri crawling per ottenere una vera e propria radiografia del sito web in questione: un report dettagliato che presenta un punteggio indicativo dell’ottimizzazione del sito, con un elenco dei punti da migliorare relativi per esempio alla SEO, alla velocità di caricamento delle pagine e all’inserimento dei link interni. Ovviamente con tutti gli opportuni consigli da seguire, ordinati per importanza. 

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SEOZoom: analisi delle keywords e monitoraggio del traffico organico

Imprescindibile per il monitoraggio dei dati è infine SEOZoom, una suite completa per analizzare e ottimizzare le performance del proprio sito web sui motori di ricerca. SEOZoom consente di tracciare le posizioni nella SERP e di elaborare i dati raccolti per evidenziare eventuali punti da migliorare all’interno della propria strategia digitale, fornendo metriche intuitive e facili da interpretare. Questa piattaforma consente altresì di confrontare i propri dati con quelli dei competitor, offrendo la possibilità di scaricare report completi per aggiustare la propria strategia.

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Per sviluppare strategie di content marketing che ti permettano di massimizzare le performance del tuo business, contatta Very Content, digital agency di Milano. 

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