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Quali sono i motori di ricerca più usati al Mondo?

I motori di ricerca sono utilizzati per fare richieste e trovare informazioni nei database o sul World Wide Web. I processi di un motore di ricerca assumono la forma di algoritmi di intelligenza artificiale che seguono passi specifici con poco intervento umano. In questo articolo presentiamo alcuni dati statistici su alcuni dei motori di ricerca più usati al mondo.

Verranno toccati i seguenti argomenti:

Cos’è un motore di ricerca? Significato e come funziona

Prima di scoprire quali sono i motori di ricerca più famosi e quindi più usati in Italia e nel Mondo, è bene capire che cos’è e qual è il significato di un motore di ricerca. 

Un motore di ricerca è uno strumento fondamentale per la ricerca di informazioni su Internet. Immagina di avere una biblioteca gigantesca con miliardi di libri. Il motore di ricerca è come un bibliotecario esperto che conosce tutti i libri e sa esattamente dove trovarli. Quando digiti una parola chiave nella barra di ricerca, il motore di ricerca inizia a cercare in tutto il suo enorme archivio e ti mostra una lista di risultati pertinenti.

Ma come funziona un motore di ricerca? I motori di ricerca utilizzano algoritmi che analizzano e indicizzano costantemente il contenuto di Internet. Raccolgono informazioni su siti web, parole chiave, link e molte altre cose. Quando fai una ricerca, l’algoritmo confronta la tua parola chiave con tutte le informazioni indicizzate e restituisce i risultati più rilevanti.

Qual è il motore di ricerca più usato al Mondo?

Non sorprendentemente, è Google il motore di ricerca più utilizzato al mondo: detiene più di due terzi della quota di mercato negli Stati Uniti e più del 90% in Europa.

Google è stata fondata da Larry Page e Sergey Brin, due dottorandi dell’Università di Stanford, nel 1998. Da allora l’azienda ha ampliato il suo modello di business ed è cresciuta fino a includere molti prodotti come YouTube, Gmail, Docs e Chrome creando un vero e proprio ecosistema.

Stiamo parlando di una delle più grandi aziende al mondo con una capitalizzazione di mercato di 1.3 trilioni di dollari. Inoltre, a giugno 2022 il motore di ricerca Google deteneva una quota di mercato globale superiore al 91%. In altre parole, è come se più di 9 su 10 utenti di internet nel mondo utilizzano Google come motore di ricerca.

Per avere una panoramica dell’enorme utilizzo di Google a livello mondiale basta sapere che dal 2022 il motore di ricerca californiano ha iniziato ad elaborare più di 100.000 query al secondo; questo significa che si tratta di oltre 8,5 miliardi di ricerche ogni giorno.

Quali sono i motori di ricerca più usati dopo Google?

Oltre a Google, però, esistono altri motori di ricerca nel mondo, che molte meno persone conoscono e utilizzano. Questa la classifica dei motori di ricerca più utilizzati al mondo:

  1. Google, 91,88%
  2. Bing, 3,19% – Motore di ricerca fondato nel 2009 di proprietà di Microsoft
  3. Yandex, 1,52% – Uno dei motori di ricerca più utilizzato in Russia con oltre il 40% delle ricerche. Fondato nel 1997 da Arkadij Volož, Arkadij Borkovskij e Il’ja Segalovič.
  4. Yahoo, 1,33%
  5. Baidu, 0,76%
  6. DuckDuckGo, 0,64%
  7. Altri motori di ricerca, 0,68%

Bing, motore ricerca internet

Bing è stato lanciato da Microsoft nel 2009 come risposta al dominio di Google sul mercato dei motori di ricerca. Nel corso degli anni, Bing ha guadagnato costantemente terreno rispetto al suo rivale grazie ai risultati migliori per alcune query che sono state adattate meglio alle esigenze degli utenti. Bing, secondo motore di ricerca più utilizzato al mondo, ha una base utenti media pari a 1.1 miliardi di persone.

Yandex motore di ricerca russo

Yandex è il motore di ricerca russo per eccellenza. Nonostante la concorrenza di Google, che rimane il motore di ricerca più usato in Russia, Yandex è riuscito ad accaparrarsi una quota di mercato notevole: nel 2015 è arrivato ad elaborare le query di più del 50% di utenti di internet russi.

Motori ricerca: DuckDuckGo

Menzione speciale per DuckDuckGo, uno dei motori di ricerca più innovati sul mercato. Si tratta di un engine americano che ha la particolarità di non raccogliere e non condividere informazioni personali sugli utenti. Il motore di ricerca fondato da Gabriel Weinberg ha come Mission quella di prestare molta attenzione alla privacy degli utenti e per questo motivo non memorizza gli indirizzi IP, non registra alcun tipo di informazione sull’utente e usa i cookie solo quando sono necessari al funzionamento del sito.

Quali sono i motori di ricerca più usati in Italia?

Dopo aver scoperto quali sono i motori di ricerca più usati al mondo, vi starete chiedendo quali sono i motori di ricerca più utilizzati in Italia. 

Per rispondere a questa domanda ci viene in aiuto il Report Digital2023 di WeAreSocial, un documento relativo al rapporto tra tecnologia ed esseri umani che viene redatto annualmente per la maggior parte dei Paesi nel mondo. 

Per quando riguarda il nostro Bel Paese, partiamo con la classifica dei Browser più utilizzati: 

  • Google Chrome, 66,74%;
  • Safari, 18,50%;
  • Firefox, 4,81%;
  • Microsoft Edge, 3,99%;
  • Samsung Internet, 3,28%;
  • Opera, 1,43%;
  • Altri, 1,25%.

Motori di ricerca Italia: quali sono i più famosi?

Infine, per rispondere alla domanda principale, i motori di ricerca più usati in Italia sono:
  • Google, 94,7%;
  • Bing, 3,33%;
  • Yahoo!, 1,25%;
  • DuckDuckGo, 0,36%;
  • Ecosia, 0,21%;
  • Yandex, 0,06%;
  • Altri, 0,09%

Se vuoi ricevere informazioni sui nostri servizi non esitare a contattarci! Saremo Very Content-i di trovare la soluzione più adatta alle tue esigenze di marketing.

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TaTaTu, come funziona il nuovo social italiano che ti paga per utilizzarlo

Sì, avete letto bene: esiste un Social Network che paga i suoi utenti in base all’utilizzo, non è uno scherzo. Si chiama Tatatu ed è il nuovo orgoglio italiano. Stiamo parlando di una piattaforma innovativa che ha un modello di business molto particolare: ogni volta che un’utente genera un’interazione, Tatatu dà un una ricompensa sotto forma di token.

Ma vediamo nello specifico che cos’è Tatatu, il nuovo social network italiano!

In questo articolo parleremo di:

Che cos’è Tatatu?

Tatatu è il nuovo orgoglio italiano. Si tratta, infatti, di una nuova ed innovativa piattaforma di social networking che ha deciso di ribaltare la logica di fruizione dei contenuti. Il suo fondatore è Andrea Iervolino, rinomato sceneggiatore, produttore cinematografico e imprenditore italo-canadese.

L’idea di Andrea nasce da una profonda riflessione sul panorama delle piattaforme di Social Networking attuale. Analizzando il modello di business dei principali social non faceva altro che pensare a quanto fosse ingiusto che le piattaforme sfruttassero la nostra attenzione e i nostri interessi senza darci nulla in cambio se non dei contenuti personalizzati.

Questa riflessione di Iervolino trova conferma anche in uno studio promosso dall’Università di Pisa che chiedeva agli intervistati se i social network fossero gratuiti: l’80% di loro rispose di no. Questo lascia presupporre che ci sia una fetta di popolazione che si chiede se, quanto e perché le grandi aziende “ci sfruttano” in questo modo. Tatatu nasce proprio per dare un’alternativa valida a tutti loro.

Come funziona Tatatu?

Distaccandosi da ciò che fanno i Social Network tradizionali, Tatatu dà un valore monetario ad ogni azione che compiamo al suo interno. Per ogni follower che riceverai, like o commento che lascerai ai contenuti verrai ricompensato con dei token virtuali (chiamati TTU Coin) dal valore di 0,25euro ciascuno.

Importante ricordare che i token possono essere spesi unicamente all’interno di Tatatu, che presenta una sezione dedicata interamente all’ecommerce all’interno della quale potrai acquistare tramite asta i prodotti o i servizi offerti.  

Quanto vale TaTaTu? 

L’azienda di Iervolino, dopo soli 4 anni di attività, è stata quotata alla Borsa di Parigi in data Venerdì 21 ottobre 2022 raggiungendo una capitalizzazione di mercato iniziale superiore a 1.6 miliardi di euro, conferendole a pieno diritto lo status di Unicorno.

Dopo una sola settimana dalla quotazione, TaTaTu ha quadruplicato la capitalizzazione di mercato fino a raggiungere 7 miliardi di euro. Per quanto riguarda le azioni, invece, sono passate da un valore di 3,35 euro a 9,90 in poco più di una settimana. 

Come registrarsi su Tatatu?

Registrarsi a Tatatu è molto più semplice e ti basterà seguire i seguenti passaggi:

  • Scarica l’app Tatatu;
  • Crea un’account fornendo il tuo indirizzo email e il tuo nickname;
  • Inizia a guadagnare TTU Coin!

Una volta creato l’account verrai introdotto alla piattaforma con un semplice Tutorial, di cui questi sono i passaggi principali:

  • In alto a sinistra c’è il Portafoglio Personale in cui verranno accumulati i TTUCoin;
  • In altro a destra, invece, c’è la Chat tramite la quale potrai comunicare con chi vorrai;
  • In basso al centro c’è il pulsante con cui è possibile postare i contenuti che ti faranno guadagnare;
  • In basso a destra c’è la sezione relativa all’e-commerce, in cui potrai partecipare alle Live Auction per acquistare prodotti o servizi.

Come guadagnare su TaTaTu?

Per guadagnare su TaTaTu ci sono due modi. Il primo, come abbiamo visto, consiste semplicemente nell’utilizzare l’app. Il secondo, invece, fa riferimento all’e-commerce: all’interno della piattaforma, infatti, è possibile sia comprare prodotti e servizi sia vendere prodotti o servizi. 

Per vendere ti basterà inviare una mail all’indirizzo ecommerce@tatatu.com con le tue richieste: riceverai una mail di risposta con tutte le indicazioni per iniziare a vendere e guadagnare su TaTaTu.

Se vuoi restare sempre informato sul mondo dei Social Network non perderti gli articoli del nostro Blog, altrimenti contattaci se vuoi iniziare a lavorare con noi!

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Marketing Automation Email per Ecommerce: 3 automazioni fondamentali

Se sei un lettore del nostro Blog saprai già che noi di Very Content siamo specializzati anche in Marketing Automation e probabilmente sai già di che cosa si tratta. Se invece è la prima volta che senti il termine Marketing Automation ti consigliamo di andare a recuperare i nostri articoli in tema:

In questo articolo, invece, parleremo di:

Marketing Automation: un breve riassunto

La Marketing Automation è un insieme di strumenti al servizio della strategia aziendale utili a personalizzare la comunicazione con gli utenti supportando le attività di marketing e le vendite. In altre parole è l’automazione di molte azioni di marketing in modo efficiente evitando di continuare a fare le solite attività ripetitive. Si tratta di un workflow in cui hai la possibilità di attivare una serie di azioni scegliendo e impostando tu stesso le condizioni.

Ma vediamo assieme quali sono le principali azioni di Marketing Automation per Ecommerce.

Le 3 automazioni fondamentali per il tuo ecommerce

Se vuoi fare Marketing Automation per il tuo ecommerce ma non sai da dove partire, ci sono 3 automazioni fondamentali da cui devi partire. Vediamole nello specifico.

Email di benvenuto

Se sei riuscito ad ottenere i dati dell’utente sul tuo ecommerce e in particolare la sua email, è fondamentale inviargli una mail di benvenuto spiegandogli chi sei, di che cosa ti occupi e che cosa può fare lui sul tuo sito. Si tratta di un passaggio fondamentale poichè ci troviamo all’inizio del Funnel di marketing, per questo motivo potresti pensare anche di mettere all’interno della mail dei benvenuto anche un Bonus come la spedizione gratuita sul primo ordine oppure uno sconto se si supera una certa soglia di spesa.

Email per recuperare carrello abbandonato

Purtroppo quando un utente inserisce un articolo nel carrello del tuo ecommerce non è detto che poi completerà l’acquisto. Potrebbe non fidarsi di te perchè non ti conosce, potrebbe aver avuto dubbi o ripensamenti oppure aver trovato problemi per il pagamento. In ogni caso, si tratta di un utente vicinissimo alla conversione ed è importantissimo non perderlo per strada.

Per questo motivo, la seconda automazione è proprio un email per recuperare il carrello abbandonato. Esistono piattaforme come Shopify che presentano opzioni preimpostate per monitorare il carrello e inviare automaticamente una mail in caso di abbandono. Altrimenti bisogna monitorare l’evento carrello e specificare dopo quanto tempo un carrello viene considerato abbandonato (1 ora, 10 ore…) cosicchè il software invii la mail trascorso quel tempo.

Email per richiedere una recensione

Infine, l’ultima azione di Marketing Automation fondamentale per qualsiasi ecommerce è quella relativa alla richeista di fare una recensione. Dando per scontato che tutti siamo a conoscenza dell’importanza delle recensioni positive per qualsiasi business, all’interno di questa mail è possibile inserire una domanda per calcolare il Net Promoter Score, ovvero “un indicatore della fedeltà degli utenti alla tua azienda e al tuo marchio”.

Per concludere è bene ricordare che una strategia di Marketing Automation include numerossissime altre azioni e queste erano solo 3 delle più importanti. Se vuoi implementare una strategia di Marketing Auotmation per Ecommerce a lungo termini non devi far altro che contattarci, saremo più che Content-i di individuare la soluzione perfetta per il tuo business.

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Rebranding aziendale: che cos’è, come e quando attuarlo e quali sono i pro e i contro

Quando si parla di Rebranding aziendale si fa riferimento ad una strategia di marketing molto delicata che aziende in difficoltà intraprendono, più o meno forzatamente, per cercare di dare una svolta e migliorare le performance di business. Per parlare di rebranding abbiamo bisogno di sapere che cos’è la Brand Identity di un’azienda visto che tutto il processo parte proprio da una sua analisi e termina con una sua totale o parziale ridefinizione.

In questo articolo parleremo di:

Che cos’è il Rebranding aziendale?

Quando si parla di Rebranding aziendale si fa riferimento ad un cambiamento di strategia a livello di Brand Identity e Brand Image, che vengono definite come il modo in cui un’azienda si presenta ai consumatori: nome, logo, comunicazione sui social, sito web, colori, packaging… insomma, tutto ciò che l’azienda mostra al mondo esterno.

Il processo di Rebranding può avvenire su due aree principali: posizionamento sul mercato ed elementi visivi o estetici. Per farlo si può intraprendere un cambiamento evolutivo (se si vuole proseguire lungo la strada già tracciata ma modificando qualche aspetto) o rivoluzionario (se si vuole stravolgere completamente l’immagine del Brand.

Quali sono le tipologie di Rebranding di un’azienda?

Stando alle dichiarazioni del The Economic Times, un’azienda può scegliere tra due tipologie di Rebranding: proattivo e reattivo.

  1. Rebranding proattivo: quando il Brand ritiene che questa strategia sia una possibilità di miglioramento della Brand Image o di innovazione per rivolgersi a nuovi mercati o nuovi target. Esempio: un’azienda mette sul mercato un prodotto così innovativo che sente la necessità di adeguare le comunicazione istituzionale a questo cambiamento;
  2. Rebranding reattivo: quando questa strategia viene implementata in risposta a specifici eventi come la fusione con un’altra azienda, un’acquisizione o come reazione all’attività di un competitor che impone al Brand in questione di fare un restyling per mantenere il cosiddetto Vantaggio Competitivo Strategico (VCS).

Quali sono i rischi dell’implementazione di una strategia di Rebranding?

Come abbiamo detto, fare Rebranding è la soluzione perfetta quando si vuole aggiornare l’immagine dell’azienda per consolidare o modificare la sua reputazione nella mente dei consumatori. I Pro di questa strategia sono infatti tutti legati ai vantaggi derivati da ciò ma non dobbiamo dimenticare che fare Rebranding comporta anche dei rischi. Vediamo quali:

  1. Rischia di generare confusione nella mente del consumatore, che non riconosce più il Brand perchè abituato a vederlo in un determinato modo;
  2. Questa confusione può sfociare in lamentele da parte dei consumatori che, non sentendosi più a loro agio con la nuova immagine dell’azienda, possono o smettere di acquistare o schierarsi contro la strategia di Rebranding per cercare di tornare all’immagine precedente.

Se pensi che una strategia di Rebranding sia ciò che fa al caso della tua azienda non esitare a contattarci: saremo Very Content-i di conoscerti e di valutare assieme se e come fare un restyling della tua Brand Image!

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